Che vergogna!

Italia inguardabile quanto i calzettoni azzurri dell’Olanda (niente contro l’azzurro … ma quell’abbinamento azzurrino-arancio – che poi sono anche i miei due colori preferiti – è davvero orrendo).

Siamo sotto di due goal e abbiamo almeno un’altra volta rischiato il terzo.

Speriamo in un secondo tempo migliore, ma non era certo questa l’Italia che volevamo vedere.

Donadoni quanto ancora aspetterà prima di cambiare? E’ dall’inizio che l’Italia soffre e già da subito bisognava cambiare modulo. Domani lo "crocifiggono", se continua di questo passo.

A più tardi per le considerazioni del secondo tempo.

Aggiornamento post partita:

Ed eccoci alle considerazioni finali.

I goal nel frattempo sono diventati 3 … una vergogna senza fine!

A parziale discolpa c’è da dire che per lo meno nel secondo tempo ci abbiamo provato e abbiamo sfiorato il goal almeno tre volte : quando Toni si è mangiato un goal che facevo pure io credo di aver lanciato una calza contro la TV dalla "rabbia".

Mia sorella mi ha dato la colpa di questa disfatta perchè indossavo una maglietta completamente arancione … e dire che proprio non ci ho pensato all’abbinamento maglia-partita. Provvederò per venerdì ad un abbigliamento più consono.

E sempre a mia sorella è arrivato un messaggio mezzo "irriverente" pure dalla Germania … cioè, si è toccato il fondo!

Direi che i nostri giocatori, se usciranno in questa fase a gironi, potrebbero espiare la loro colpa andando a coltivare tulipani in Olanda per il resto della loro vita. Potrebbe essere una buona punizione?

Intanto c’è da ringraziare che la Francia oggi non abbia per niente impressionato e che siamo ancora in tre squadre a giocarci un posto per l’accesso ai quarti. Magra consolazione, ma se una tra Francia e Romania oggi avesse vinto avremmo già avuto un mezzo piede fuori dall’Europeo.

Speriamo davvero la prossima vada meglio!

Europei

Incominciano oggi gli Europei di calcio in Austria e Svizzera.

L’Italia si presenta con i favori del pronostico e da Campione del Mondo.

Vedremo cosa riusciranno a fare gli azzurri, che si sa, di solito danno il meglio di loro stessi quando sono sotto pressione e senza i favori del pronostico come nel 2006.

Come primo scoglio c’è un girone di ferro da passare, Olanda, Ucraina Romania e Francia (ancora lei) nell’ordine. E poi speriamo di arrivare a Vienna, sede della finalissima.

Cercherò di seguire quanto possibile, ovviamente, come per i mondiali, con immagini Rai e radiocronaca della Gialappa’s Band per farsi nel frattempo qualche risata che non guasta mai, e anche perchè i telecronisti Rai non li posso proprio sopportare!

Per chi fosse interessato, sul sito della trasmissione di c’è il calendario delle partite coperte dalla radiocronaca di Radio2.

E vediamo se riusciamo anche questa volta a coinvolgere la sorella, come in occasione dei Mondiali … anche se è vero che "sopportarmi" durante una partita di calcio è davvero difficile!

Il Derby

Dialogo sentito oggi sull’autobus:

A: "…questi pullman*, sono sempre in ritardo!"
B: "eh si, mai una volta che siano puntuali!"
A: "poi oggi non ho ben capito … ci deve essere anche una partita"..

* a Torino (e forse solo qui), non ho mai capito bene perchè, tutto viene chiamato "pullman".

Come *una* partita? Oggi a Torino c’è "la partita", il derby!
E anche se in questi ultimi anni seguo il calcio in modo più distaccato … il derby è sempre il derby!

 

(immagine tratta da TuttoSport di oggi)

Forza Juve!

Al via la Formula 1

E’ ricominciato il campionato di Formula 1.

Tante novità: la prima senza Schumi, Raikkonen alla Ferrari ,il campione del mondo Alonso con una nuova squadra, un nuovo regolamento.

Tanti ingredienti perchè speriamo questo campionato possa essere quanto meno più divertente degli scorsi anni.

Si dice che "chi ben comincia è a metà dell’opera". E allora Raikkonen e la Ferrari devono essere contenti, perchè la prima vittoria è proprio del neo-ferrarista.

E chissà che non impareremo presto l’inno finlandese, a forza di sentirlo – speriamo – spesso. Così come d’altronde è successo con quello tedesco, che io ho imparato a riconoscere dopo le tante vittorie di Schumi.

Fermi tutti

Post ampiamente rimaneggiato dopo la prima scrittura

Non si può certo morire per una partita di calcio.
Eppure succede. Ma non in Iraq. In Italia.

C’è bisogno di pulizia, c’è bisogno di chiudere per un po’ la baracca. Ma pultroppo sono i soldi che la muovono, e dopo le lacrime (finte) di questi giorni per i gravi episodi di Catania e dell’altra settimana, tutto tornerà come prima.

Perchè nonostante la sospensione dei campionati a "caldo" .. "the show must go on", soprattutto quando lo "show" in questione porta un sacco di soldi in tante tasche.

Piccola provocazione di Beppe Servegnini sul Corriere. Non ho capito, però, il punto 4.

Il racconto di chi c’era. E una riflessione che condivido pienamente. Qui un’altra. Il pensiero di Francesco Costa. Alcune proposte (forti) per combattere il fenomeno. I fatti visti dall’estero.

Aggiunta delle 21.20

Il procuratore che indaga sulla morte del poliziotto dice che lo stop dei campionati è un errore, perchè significa darla vinta ai teppisti.
Cito dall’articolo di Repubblica:

Fermarsi è, a mio avviso un errore – spiega Papa – perché potrebbe essere interpretato come un arrendersi ai teppisti. Il rischio è che passi il concetto che si dà ragione a pochi criminali che tengono così in ostaggio la stragrande maggioranza di tifosi che vanno allo stadio, che sono persone per bene, faziose ma non pericolose, di sicuro non delinquenti"

Non sono per niente d’accordo. O meglio.
E’ importante, invece secondo me, rendersi conto che davvero il mondo del calcio è ostaggio di pochi criminali. Perchè di lì non si scappa. Non si può continuare a nasconderlo. I fatti di ieri, il famoso derby di Roma, e tanti altri episodi sono lì a testimoniarlo.
Ben venga una pausa di riflessione per prendere coscienza una volta per tutte di un fenomeno che, volenti o nolenti, esiste.
Io sarei per il blocco completo del campionato. Niente scudetto, niente coppe europee, niente di niente.
.. per interrogarsi e trovare insieme i modi per combatterlo e debellarlo una volta per tutte.
Ci sono riusciti in Inghilterra.  Ci dobbiamo riuscire anche noi.

Universiadi

Girando per Torino non si direbbe (a parte l’apparizione, al posto delle mascotte delle Olimpiadi dell’anno scorso, di Crazy, la nuova mascotte e gli orribili shanghai e gli striscioni color giallo sulfureo, un pugno nell’occhio), ma oggi sono iniziate le Universiadi.

Il clima pre-"olimpico" non ha niente a che vedere con quello di un anno fa .. vedremo il durante.

Stassera, tra uno zapping e l’altro sono capitata su RaiSport Sat (uno dei canali satellitari della Rai) che trasmetteva in diretta! la cerimonia di apertura. Bellina, peccato solo che sia stata interrotta "bruscamente" dal commentatore: "Sono iniziate le Universiadi" e via alla sigla di chiusura, ovviamente sul più bello (si stava esibendo Arturo Brachetti).
Vero che poi dopo ci sarebbe stato il "concerto" dei Negrita e non mi sono persa chissà che ..
Però, dare un minimo di visibilità, e non farlo solo perchè "bisogna" non sarebbe male.

Pare che la RAI abbia deciso di trasmettere solo le gare di pattinaggio.
Diciamo che dell’evento non gliene importa più di tanto..

La “Vaticano FC”

Ieri il Cardinal Bertone, Segretario di Stato si è lasciato coinvolgere in un discorso sul calcio.

Di fede Juventina (evviva!), è sempre stato un grande tifoso e quando era ancora a Genova commentava spesso le partite delle due squadre locali.

Ora che si è trasferito a Roma pensa in grande, addirittura di poter formare una squadra del Vaticano che possa competere a livello nazionale nel campionato di Serie A.

Chissà cosa ne pensa Ratzinger, che conosciamo tutti come "filosofo" e pensatore, che pure a luglio si era messo davanti alla TV in occasione della semifinale Germania-Italia, quasi un derby.

Ovviamente la notizia, abbastanza strana, ha fatto il giro della rete. Qualcuno ha addirittura stilato un simpatico decalogo per il prossimo campionato, qualcun’altro invece crede che la presenza di prelati in campo possa "attenuare" gli spiriti accesi dei giocatori.

In ogni caso, senza pensare di arrivare subito in A, dovrebbe partire a breve una "Clericus Cap".

Tecnicamente penso che sia possibile pensare ad una squadra "estera" come il Vaticano nel campionato di Serie A. Se non ricordo male il San Marino gioca in serie C1.

Mi chiedo però una cosa.
Non è forse meglio che i sacerdoti, che fanno una precisa scelta di vita, possano donare tempo e spirito completamente per la missione per cui sono chiamati? Non dico che non possano giocare a calcio .. ma nel tempo libero, con i ragazzi in oratorio, in particolari iniziative benefiche. Addirittura partecipare ad un campionato impegnativo come quello di Serie A mi sembra fin troppo eccessivo.