Gallina che canta ha fatto l’uovo?

Non sono di certo originale con questo post .. ma potevo mancare?

Domani esce un documentario sui presunti brogli elettorali (da parte del centrodestra) verificatisi nella lunga notte del 10 aprile che ha poi portato alla formazione del Governo Prodi.

Sorgono un sacco di dubbi e risposte, due su tutti:

  • Ora capisco perchè Berlusconi, pur avendo sbandierato in tutti i modi possibili i brogli della sinistra (non era forse lui che voleva ricontare le schede??), non si è mai mosso in tal senso.
  • Perchè la sinistra non ha denunciato subito la cosa? Prova a rispondere Suzukimaruti

    9 – Il Centrosinistra si è accorto di tutto ciò? E cosa ha fatto in merito? Due domande difficili. Di certo qualcosa devono averlo capito, anche perché i DS storicamente seguono i trend elettorali con precisione svizzera, hanno una rete di rappresentanti di lista che monitora l’andamento dello spoglio e sono i migliori in Italia a capire come “butta” un risultato elettorale. Non a caso mandano Minniti al Ministero degli Interni (una sorta di Mister Wolf/Jack Bauer di sinistra), ma questo viene fermato da una telefonata prima che faccia scoppiare il bubbone. Chi lo ha fermato e perché? Non lo sappiamo, per ora. La tesi di Deaglio è che probabilmente i capi di Minniti – appreso del tentativo di brogli e saputo che Pisanu li ha fermati – hanno preferito evitare scenari inquietanti tipo l’annullamento delle elezioni (con Berlusconi al potere, tutte le tv in mano sua, ecc. gestire la cosa sarebbe stato rischiosissimo, sebbene vittime, e certo il tutto avrebbe rilanciato i fuochi berlusconiani, giacché la destra avrebbe tratto vantaggio dalla situazione) e – peggio ancora – il risultato politico di indurre alla sfiducia nelle istituzioni democratiche gran parte del paese.

Al di la di chi già sospettava, se davvero quella strana notte (perchè comunque qualcosa di strano quella notte successe .. i sondaggisti e gli exitpoll difficilmente possono prendere una cantonata come presero in quell’occasione) è successo qualcosa anche parente di questa ricostruzione .. beh .. penso che incomincerò a prendere in considerazione l’idea di trasferirmi altrove in futuro.

C’è anche chi sostiene sia tutta una bufala, o meglio ancora che il regista sia un servo del regime comunista (per citare anche opinioni diverse da quelle della sottoscritta che è aperta a qualsiasi tipo di discussione in termini civili).
Opinioni da rispettare.
Certo che essere beccati (forse, mettiamo il dubbio fino a quando non avremo visto il documentario) con le mani nella marmellata non fa certo piacere ..

E certo che all’estero ci facciamo sempre delle belle figure, eh, comunque!

Lancio un appello a chiunque sappia qualcosa di quei giorni: che parli.
In gioco c’è la credibilità di un’intera nazione!

3 thoughts on “Gallina che canta ha fatto l’uovo?

  1. Purtroppo la cosa è veramente preoccupante, se fossero confermati i presunti brogli sarebbe una bella botta sia per la democrazia sia per l’immagine del Paese.

    Deaglio sostiene non solo che il numero di schede bianche si sia ridotto drasticamente e uniformato per tutte le regioni, ma che vi siano inoltre comuni in cui non siano state contate schede bianche, il che è statisticamente impossibile.

    Di cose strane ce ne sono e meno male che la magistratura ha aperto un indagine.

    Ma tanto anche se fossero confermati i brogli sai come finirà?

    Che si troverà un capro espiatorio, un informatico del Min. dell’Interno che avrebbe agito da solo, un po come già sta succedendo nell’inchiesta nei confronti di Storace.

    La sinistra secondo me ha “paura” a denunciare il tutto perchè, se avvalorata l’ipotesi di brogli, si provocherebbe l’invalidamento delle elezioni con il conseguente ritorno alle urne…e la sinistra sinceramente me la vedo male se si dovesse tornare a votare.

    Dopo il decreto Bersani e la finanziaria questo governo si è inimicato, secondo me ingiustamente, veramente tanta gente.

    In Italia toccare l’argomento tasse è come toccare Maometto per i mussulmani…ma questa è un altra storia.

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