Che storie

Sale sull’aereo per Trapani anzichè su quello per Madrid.
Il comandante torna a Caselle [link]

Per di più sono rientrati ma il volo per Madrid era già partito, che storie!

Ma sul volo per Madrid non si sono accorti che mancava un passeggero? E sul volo di Trapani che ce n’era uno in più? Certe formalità che a volte scocciano non sono poi così “ovvie”.

Comunque, per dire, conosco una persona che doveva andare in Venezuela e si è accorta sull’aereo che quello che stava prendendo sarebbe andato in Giappone! 😀

Al ritmo di vuvuzela. This time for Africa.

Comunque io sulle vuvuzela ho una mia teoria. Non sto a spiegare cosa siano perché immagino che tutti ne abbiate sentito parlare in questi giorni. Sono fastidiose per i giocatori (ma accusare questo strumento di essere il motivo di un goal mi sembra alquanto eccessivo), sono fastidiose per i telespettatori, su Facebook impazzano i gruppi che le vogliono bandire dagli stadi, dall'altra parte ci viene detto che è qualcosa tipico della cultura africana e che quindi bisogna accettarle e così …

Dicevo. Non so se anche voi avete notato, quando le telecamere inquadrano gli spalti – anche interi settori – nessuno mai ha in mano o usa questa trombetta.  Per di più il rumore è sempre molto uniforme, in qualsiasi momento. E quando durante l'intervallo si sente la musica in sottofondo, il suono delle vuvuzela quasi sparisce per tornare magicamente all'inizio del secondo  tempo.  E poi diciamocelo, un intero stadio che suona ininterrottamente – e con la stessa intensità – non vi sembra un po' impensabile?

Ri-dicevo, la mia teoria.
Semplice, le vuvuzula non vengono suonate in modo così perdurante dagli spettatori – qualcuna sì, ma non come orchestra- e il loro suono viene amplificato dagli autoparlanti dello stadio o non so come. Diciamo che ho il dubbio che non sia un fenomeno naturale ma montato ad arte per far parlare delle vuvuzela – perché se nessuno ne parlava a seguito delle polemiche dei giocatori avremmo mai saputo  come si chiamavano e che esistevano? – e soprattutto … per venderle. Diciamo una mossa di marketing – azzeccata: che se ne parli bene, che se ne parli male, l'importante è che se ne parli. E visti i giri di affari che ho letto rispetto a questa semplice tromba – e tutti gli accessori anti-vuvuzela mi viene da chiedermi quanto non possa davvero essere così. D'altronde quando un'altra occasione come il mondiale per lanciare un simile business?  Mi starò sbagliando?

E comunque il mio computer in questi giorni sta cercando di imitarle, la ventola parte ogni tanto che sembra ci sia un elicottero in fase di decollo!

[ Photo credit ]

Quando l’italiano è un optional!

Non che poi io non mi faccia le mie belle figure con l’italiano … ma diciamo che pur essendo un "tecnico", ho i miei buoni pruriti quando sento sbagliare un congiuntivo (anche dal mio prof di italiano del bienno alle superiori, che mi aveva nominato in veste ufficiale come colei che doveva correggerlo quando sbagliava … della serie no comment!), o sento ad esempio mia mamma che si ostina a dire "dirgli" anche quando si riferisce a mia sorella (qui sarà invece che mi è rimasto il trauma di essere passata al triennio sotto le grinfie di una prof che ci teneva parecchio che venisse usato un italiano corretto).

Ecco, detto questo … mi viene proprio da dire a chi ha scritto questo titolo: ma almeno l’itagliano sallo, no?

Ho acceso il portatile per fare un esercizio per l’università … e mi ha lasciato a piedi!

Si è piantato ancora prima di fare il boot (per il pubblico non pagante che non mastica di informatica, indica i processi che avvengono dall’accensione al caricamento del sistema operativo) e non c’è stato verso di farlo andare avanti.
La sentenza sembra abbastanza funesta … proverò ancora a vedere se riesco a recuperarlo con una distro LIVE di Linux (un sistema operativo che non ha bisogno di essere installato fisicamente sul computer ma sta comodamente in un cd, piccolo inciso sempre per il pubblico non pagante) ma sono piuttosto rassegnata di riuscire a recuperarlo.

Intanto ecco, in questi giorni ho ripreso in mano Java e mi sono accorta di aver dimenticato tra aprile ed oggi gran parte delle cose … ci vorrà una bella rispolverata!

Sentita in tv

Stasera abbiamo cenato presto e così, facendo un po’ di zapping sulla tv tanto per ingannare un po’ il tempo, sono capitata su Canale5 e mi sono imbattuta nel suo pre-serale "Chi vuole essere milionario".

Penso di non dover spiegare a nessuno di cosa si tratta e per cui passo alla chicca di stasera.

Concorrente donna, 5° domanda:

"Chi pronuncia la frase "questo matrimonio non s’ha da fare" nei Promessi Sposi?"

Quattro opzioni come al solito: L’Innominato, Don Abbondio, Don Rodrigo, i Bravi.

Io penso: "Ma che facile, lo sanno tuttiiiii"!

Lei invece tentenna: "Mi pare siano i bravi, ma chiedo l’aiuto del pubblico".

Ehhhhhhh? 
L’aiuto del pubblico, per una domanda di questo genere? Dopo aver sciorinato i nomi dei due bravi, sintomo per per lo meno hai idea di cosa stiamo parlando?

Povera Italia!! (N.B. sono cosciente che l’Italia ha ben altro genere di problemi più seri con cui fare i conti e per cui dire "povera Italia", ma piuttosto che piangere preferisco fare un po’ di ironia)

Cioè, io sono molto ignorante perché ho fatto un istituto tecnico e se mi mettete in una sala degli Uffizi potrei avere (anzi, ho) qualche problema a riconoscere che cosa ho davanti, ma per lo meno so riconoscere senza bisogno dell’aiuto del pubblico chi ha pronunciato il secondo verso (si, lo so che i Promessi Sposi sono in prosa e quindi sto un po’ abusando di questo termine) più famoso della letteratura italiana dopo "Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita".

E attenzione, forse la cosa più scandalosa è che, premettendo che non so se l’aiuto del pubblico viene in qualche modo pilotato dagli autori del programma, l’opzione "bravi" non abbia avuto il 100% come sarebbe lecito aspettarsi per una domanda del genere, ma mi pare si attestasse intorno all’ 80%. Un buon 20% si è andato a perdere tra le altre varie opzioni.

Siamo un popolo di ignoranti?

[Immagine presa qui]

Presto, anzi, prestissimo avrò un zio "famoso".

Sto ascoltando in questo momento la canzone (in versione originale) che canterà tal  Marco Carta (che ho scoperto in questi giorni essere vincitore di quel pseudo programma tanto amato dagli adolescenti chiamato Amici-Nemici) nel "suo" cd (notare il virgolettato!) in uscita a metà giugno.

Cosa centra mio zio? Semplicemente è l’autore del testo e dell’arrangiamento di una delle canzoni della track-list, più precisamente "Anima di nuvola".

Quella che sto sentendo è la versione cantata dallo zio, voce e chitarra, anche se adesso sono curiosa di sentire come la canta-rovina questo tal Marco.

Ma ne ha scritte di decisamente migliori, devo dire. Speravo in qualcosa di meglio. Ma tanto probabilmente tra le ragazzine farà furore, indipendentemente da tutto.

E quindi che dire dire? Considerando quello che venderà questo cd e il fatto che probabilmente potrebbe ancora scrivere per l’entourage di Amici … lo zio ha trovato una gallina dalle uova d’oro!