Ciao Riccardo e Alessio

Morire a 17 anni coltivando il sogno, un giorno, di calciare su qualche campo importante quei due palloni che dovevano recuperare.

E’ la triste storia di ieri in casa Juventus. Protagonisti due giovanissimi della squadra bianconera della categoria Berretti. Solo l’anno scorso un altro elemento della squadra aveva perso la vita in un incidente stradale.

 Avevano un anno in meno di me …

Non esistono tante parole in questi momenti .. e anche solo il dire "condoglianze" sembra poco.

E però bello vedere tifosi di altre squadre, ex-juventini, "anti-juventini", unirsi al dolore della famiglia e della squadra.

Il calcio deve essere anche questo. Perchè di fronte a tragedie come queste non esiste colore o bandiera.

Per sorridere un po’

Mettendo in ordine la vecchia posta sto trovando cose davvero carine ..

Questa soprattutto, letta a posteriori di questa strana estate del mondo del calcio è davvero divertente!

GERMANIA 2006: UN MONDIALE PULITO
(dalla Gazzetta dello Sport del 30/6/2006)
di Giorgio Gherarducci (Gialappa’s band)

Giustizia è fatta!

Dopo i torti arbitrali subiti 4 anni fa in Corea, l’Italia si è presa la
tanto agognata rivincita ed è pronta a giocarsi la finale col Brasile.
Siamo ormai al termine di quello che, citando le parole del
vicepresidente della Fifa Luciano Moggi, verrà ricordato come

"il mondiale più pulito della storia".

Ripercorriamo il trionfale cammino degli azzurri:
alle prese con un girone eliminatorio "di ferro" (Arabia Saudita, Isole

Far Oer e Siberia orientale) e nonostante le maligne insinuazioni sul
fatto che il bambino bendato che ha sorteggiato i gironi si è scoperto
essere un nano di 42 anni di Forcella soprannominato "Peppino mani di
fata", l’Italia si è qualificata a punteggio pieno grazie a tre rotonde
vittorie per 1-0. La prima grazie a un sacrosanto rigore al 97′ (la
moviola ha svelato il netto fallo su Inzaghi al quale, proprio mentre stava
per calciare a rete, il difensore avversario ha urlato "buh!" sbilanciandolo),

la seconda con un gol più che regolare all’88’ (è vero che Vieri era in
fuorigioco di 8 metri, ma la leggera svista arbitrale andava a compensare
un evidente fallo laterale a centrocampo negato agli azzurri al 3′ del primo
tempo) e la terza con uno splendido colpo di testa in mischia di Cannavaro
(irrilevante la coltellata all’addome inferta da Gattuso al portiere avversario:
di falli così in area ce ne sono mille a partita).

Ironia della sorte, negli ottavi di finale l’Italia si è trovata di fronte la
Corea del Sud, ma grazie ad un arbitraggio impeccabile dello statunitense
John Gotti junior, la compagine asiatica è stata travolta per 3 a 0. Le inutili
ed infantili le recriminazioni dei coreani, che sono arrivati all’appuntamento
privi di ben 9 titolari, ritrovati peraltro 48 ore dopo impiccati sotto un ponte
di Londra, non possono certo essere considerati un alibi per la batosta subita.

Il duplice 2 a 0 con cui gli azzurri hanno eliminato poi Danimarca e
Inghilterra nei quarti e in semifinale, ci fanno ben sperare sull’esito
finale di questo mondiale, e ai soliti maligni che sottolineano come i
4 gol di queste 2 partite siano arrivati grazie a 4 papere dei portieri
definite "sospette", rispondiamo dicendo che i familiari degli estremi
difensori di Danimarca e Inghilterra, che erano stati rapiti alla vigilia

delle partite con l’Italia, sono stati liberati oggi e godono tutti di
ottima salute, orecchio più, orecchio meno.

A questo punto niente ci può fermare, il Brasile ci teme a tal punto
che stanotte i giocatori carioca non hanno chiuso occhio per la
tensione (e non certo perché l’albergo che li ospitava ha preso fuoco
per cause ancora da accertare).

A quella che si profila essere una vittoria annunciata assisteranno
oggi sia il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, sia il presidente

della repubblica ad interim Silvio Berlusconi.
Voci bene informate assicurano che dal Vaticano seguirà con
trepidazione l’incontro anche il Santo Padre Paolo Berlusconi I, meglio

noto in tutto il mondo come "il Papa scemo".

Siamo certi che anche lui insieme a tutti noi griderà lo slogan coniato
ndalla gazzetta nel lontano 1982:
"Italia facci sognare!".

Buon compleanno, Toro

Domani sarà il 100° compleanno del Torino, seconda squadra (solo per anno di nascita) di Torino.

Sono juventina, ma ci tengo anche ad essere una tifosa di calcio un po’ anomala.

A Torino, come a Milano, Roma, Genova, etc, la rivalità tra le "due" squadre cittadine è molto viva e pultroppo certe volte si manifesta non con semplici sfottò (che ci stanno), ma in modi ben peggiori.

Ecco. Cerco di dare il buon esempio.
Di come si può essere tifosi senza perdere quel senso di rispetto che si deve a chi la pensa in modo diverso da noi. In tutti gli ambiti, quindi anche nel calcio.

Cento anni di storia sono tanti.
Una storia, quella del Torino, costellata da momenti di gloria (l’innarrestabile Grande Torino), ma anche di dolore (Superga), di delusione (il fallimento dello scorso anno) e di rinascita.

Una società importante, che ha comunque fatto la storia del calcio italiano e che merita il rispetto di tutti, juventini compresi.

E allora, buon compleanno, Torino.
Con l’augurio di altri cento anni, magari con qualche soddisfazione in più, perchè i tuoi tifosi ti amano, soffrono con te, a volte ti contestano, ma lo fanno perchè ti vogliono bene.

E speriamo presto di poter tornare a giocare un derby in serie A.
Sarebbe bello se finisse senza botte, senza cori offensivi, solo con quel sano sfottò del lunedì mattina  in ufficio, a scuola, nei bar.

Chissà. Forse sogno tanto.

Per intanto Buon Compleanno Toro.

Stiamo arrivando!!

Ieri è stato uno dei giorni più attesi dai tifosi di Juve, Milan, Lazio e Fiorentina.

L’arbitrariato, infatti emetteva la sua sentenza sulle possibili riduzioni sui punti di penalizzazione delle quattro squadre dopo la bufera di Calciopoli.

Ebbene.

La Juve si è vista "aggiungere" 8 punti in classifica, saltando immediatamente a metà con 10 punti, a soli 8 punti dalla vetta presidiata dal Genoa. Ma la Juve ha una partita in meno.

Anche la Lazio ha avuto lo stesso sconto.
La Fiorentina invece solo 4 e il Milan nessun punto.

Ovvimente la decisione fa e farà discutere. Così i tifosi milanisti lamentano "l’uso del carbone" nei loro confronti da parte della Befana, altri la mettono sul ridere.

Al di là della mia juventinità, che mi potrebbe portare a dire cose di parte, mi sembra di poter interpretare questa decisione come un "premio" verso la gestione della Juve post-Calciopoli.
Infatti è stata l’unica società a far fuori chi l’ha portata sul baratro, prendendone le distanze e inimicandosi per questo una parte (ininfluente a dir la verità) del consiglio di amministrazione.

Il Milan, poi, è bene ricordarlo, ha già usufruito di uno "sconto", non in termini di punti, che gli ha permesso di partecipare alla Champions. Per cui non vedo assolutamente tutta questa disparità di giudizio.

E al di là di questo, oggi si gioca Juve-Frosinone e il derby milanese: per dire che una gioca in serie B, mentre l’altra sta in serie A.

Anno magico per lo sport italiano

Lo dicevo in un altro post.

Questo è un anno quasi d’oro per l’Italia sportiva. Quasi perchè ci sono le figure "magre" delle rappresentative di pallavolo (soprattutto), basket (un po’ meno) e atletica a "macchiare" questo anno che altrimenti sarebbe perfetto (aspettando domenica il gran premio che potrebbe portare il titolo costruttori alla Ferrari).

Alla vittoria ai mondiali tedeschi di calcio, alle tante medaglie vinte dal nuoto, alla più recente vittoria della 16 Vanessa Ferrari ai mondiali di ginnastica. Senza dimenticare l’acuto di Paolo Bettini ai mondiali di ciclismo e la Fed Cup conquistata dalle ragazze del tennis e le Olimpiadi Invernali di Torino.

Belle soddisfazioni che sarà bello riassaporare magari anche il prossimo anno.

Forza Azzurri!

La paura di perdere

Forse lo fa solo per mettere pressione al suo avversario (Schumacher), un po’ come si fa nelle partite di calcio dicendo che l’altra squadra è la favorita.

Di concreto c’è però che Alonso sente in classifica generale il fiatone di Schumi, pronto a soffiargli la prima piazza, che difende dall’inizio dell’anno.

Domenica si corre un Gran Premio quanto mai fondamentale. E Alonso già mette avanti le mani nel caso non dovesse vincere (il mondiale).

Non è certo questo l’atteggiamento di un campione del mondo!

Forza Schumi!

Ciclismo d’oro

E’ giusto celebrare Paolo Bettini, che ieri ha riportato sul tetto del mondo l’Italia del ciclismo. Dopo Zolder, dove vinse Mario Cipollini, ieri è stato il turno di un altro toscano, il "Grillo", come simpaticamente viene chiamato il corridore di Livorno.

Lui che, ricordiamolo, porta al collo la medaglia d’oro vinta alle Olimpiadi 2004 di Atene.
Gara perfetta degli azzurri, che hanno portato il loro "capitano" a vincere in volata sul sempre presente Zabel e sul giovane spagnolo Valverde.

Bravo Grillo .. e brava Italia!


(nella foto tutta la soddisfazione di Bettini)

E fa bene allo sport, ma in modo particolare al ciclismo (che non attraversa certo un momento felice) la sportività dimostrata sul palco delle premiazioni da Zabel (che probabilmente il prossimo anno non ci sarà) e da Valverde.

Questo 2006 ci vuole dare delle grandi soddisfazioni mondiali (Mondiali di Calcio e di Ciclismo), anche se non mancano delle delusioni (dal basket e dalla pallavolo).

Una curisosità. Fra i corridori ce n’era uno anche a rappresentare i colori del Burkina Faso.