Opere d’arte sui vetri sporchi delle automobili

A chi non è capitato di trovare scritto sul vetro di una macchina particolarmente sporco il famoso "lavami"?

C’è qualcuno, che si è armato di fantasia è ha trasformato la famosa scritta in piccoli capolavori d’arte.

State attenti quando girate con la macchina con i vetri spochi .. potrebbe essere che al vostro ritorno troviate una piccola opera d’arte sui vostri vetri!

Macchina con vetri sporchi su cui c'è un disegno

Nonnina pirata

Leggo su Zeusnews la "simpatica" (per lei mica tanto) notizia del super risarcimento (495 euro, se l’è cavata ancora con poco) che deve una nonnina francese alla Societé Civile del Producterus Phonigraphiques (alter-ego francese della SIAE italiana) per aver scaricato 2889 brani da Internet (anche se solo 995 erano tutelati dalla SCPP).

.. e poi dicono che Internet non è per gli anziani! Faccina sorpresa

Mate

No, non parlo della matematica.

Parlo di un infuso d’erba, bevanda "nazionale" di molti paesi del Sud America.

L’altra sera, ero in allegra compagnia di un paio di brasiliane e argentine che me l’hanno fatto assaggiare.
Ok, non lo berrei alla mattina per colazione. E’ un po’ amarognolo, ma non è poi così male.

Si beve con questo aggeggio qui:

Contenitore per bere il mate

Da provare, se ne avete l’occasione.

E’ difficile

E’ in corso una lotta interiore. Che forse non riuscirò ad esprimere in modo completo. Ma pazienza.

Mi è sempre stato insegnato ad amare il nemico, qualunque esso sia.

Ma presa dal circo mediatico in questi giorni allestito intorno alla vicenda di Piergiorgio Welby, al sua morte, omicidio o suicidio che sia, al rifiuto categorico (e anche un po’ troppo sbrigativo e freddo) da parte del vicario di Roma, Cardinale Ruini, del funerale religioso, non riesco davvero a capire dove potrebbe essere la verità.

Da una parte l’uso distorto fatto dalla politca di questa persona, desiderosa di morire.
Welby poteva suicidarsi come pultroppo fanno tante persone nel silenzio. Ed invece ha (o hanno) deciso di "immolarsi" per la causa radicale sulla "libertà individuale" di decidere quando e come morire. Voleva fare audience.

Dall’altra la Cattolicità con i suoi Codici di Diritto da far rispettare.
Non ci sarà funerale religioso. Non sta a me dire se è un bene o un male.

Perchè se da una parte l’uomo non si può sostituire a Dio per decidere la fine di una vita, dall’altra gli stessi uomini non si possono sostituire a Dio per decidere se Egli l’ha accolto nella sua infinita misericordia oppure no.
Ma forse qualcuno del Vicariato romano ha pensato che celebrare un funerale religioso sarebbe potuto essere interpretato come un’arresa o una legittimzione di fronte alla scelta estrema di Welby.

Mi piacerebbe, dall’altra parte, però chiedere ai Cattolici che oggi impugnano condanne, Diritti Canonici e quant’altro che cosa abbiamo fatto perchè questo non accadesse.
Per cosa abbiamo fatto non intendo quante ore abbiamo passato in un forum o sul blog a chiederci se l’eutanasia è giusta, se è o non è accanimento terapeutico, a parlar male dei radicali.

No. Per "cosa abbiamo fatto", io intendo se per caso qualche Cattolico si è preso la briga di andare a trovare Welby in ospedale, fargli sentire il proprio calore, il proprio Amore, quello disinteressato, nonostante Welby fosse, appunto, il "nemico".
Abbiamo forse cercato di fargli cambiare idea? Non proponendogli polpettoni del Catechismo, ma con "l’azione"? Che io sappia nessuno l’ha fatto.

Buona parte dei cattolici è rimasta "spiazzata", bisogna ammetterlo. Difficile spiegare la posizione della Chiesa. Anche un po’ imbarazzante, se si pensa che ad altri personaggi (l’ultimo in ordine di tempo, Pinochet) non meno "peccatori" il funerale religioso sia stato concesso.

E poi difficile spiegare a parole ad un non credente perchè l’uomo non possa disporre della sua vita a proprio piacimento, e perchè sono contraria ad ogni forma di eutanasia, perchè credo nella vita, anche e soprattutto nel Dolore, quello di un Dio che a breve si rifarà uomo e che grida "perchè mi hai abbandonato?". Difficile. Potrei indirizzarlo verso figure che ci hanno tentato con la loro stessa vita. Ma forse non basterebbe. E non mi sentirei di giudicarli se non capirebbero: la loro idea è importante quanto la mia.

La “Vaticano FC”

Ieri il Cardinal Bertone, Segretario di Stato si è lasciato coinvolgere in un discorso sul calcio.

Di fede Juventina (evviva!), è sempre stato un grande tifoso e quando era ancora a Genova commentava spesso le partite delle due squadre locali.

Ora che si è trasferito a Roma pensa in grande, addirittura di poter formare una squadra del Vaticano che possa competere a livello nazionale nel campionato di Serie A.

Chissà cosa ne pensa Ratzinger, che conosciamo tutti come "filosofo" e pensatore, che pure a luglio si era messo davanti alla TV in occasione della semifinale Germania-Italia, quasi un derby.

Ovviamente la notizia, abbastanza strana, ha fatto il giro della rete. Qualcuno ha addirittura stilato un simpatico decalogo per il prossimo campionato, qualcun’altro invece crede che la presenza di prelati in campo possa "attenuare" gli spiriti accesi dei giocatori.

In ogni caso, senza pensare di arrivare subito in A, dovrebbe partire a breve una "Clericus Cap".

Tecnicamente penso che sia possibile pensare ad una squadra "estera" come il Vaticano nel campionato di Serie A. Se non ricordo male il San Marino gioca in serie C1.

Mi chiedo però una cosa.
Non è forse meglio che i sacerdoti, che fanno una precisa scelta di vita, possano donare tempo e spirito completamente per la missione per cui sono chiamati? Non dico che non possano giocare a calcio .. ma nel tempo libero, con i ragazzi in oratorio, in particolari iniziative benefiche. Addirittura partecipare ad un campionato impegnativo come quello di Serie A mi sembra fin troppo eccessivo.

Passi di dialogo

Papa Benedetto XVI torna in Italia dopo la tre giorni in Turchia.

Tre giorni "a rischio", che si sono trasformati quasi in un trionfo per il primo Pontefice ad entrare nella Moschea Blu (il primo in assoluto ad entrare in una moschea è stato Giovanni Paolo II).
Oltre a questo gesto molto importante, infatti, c’è stato anche l’incontro, altrettanto importante tra il successore di Pietro (Benedetto XVI appunto) e il successore di Andrea (il patriarca ortodosso Bartolomeo I).

Insomma: tre giorni importanti per incominciare a ricostruire i ponti con il mondo musulmano e incominciare a camminare su quelli già esistenti nel dialogo ecumenico.
Un buon punto di partenza.

Imbecillità allo stato puro

Si è parlato tanto in questi giorni del video "shock" che riprende alcuni studenti prendersi gioco e picchiare un loro compagno down (che poi si è scoperto non essere down, ma autistico).

E’ di ieri la notizia che si tratta di studenti torinesi.

Si è data la colpa a Google, sui cui archivi era stato caricato il video. Ma qualcuno mi sa dire esattamente che colpa ne ha Google, la quale non può certamente controllare ogni singolo video che viene caricato?

Anzi, da un certo punto di vista, come giustamente dice Vittorio Zambardino, è un bene che quel video sia finito su internet, in modo che la vicenda abbia avuto un risalto mediatico tale da poter fare indignare tante persone (blogger in questo caso).

Tanto poi, tutto finirà nel dimenticaio molto velocemente, perchè ci sarà da parlare di altre cose molto più  importanti (che ne so, il matrimonio di Tom Cruise, ad esempio ).

I quattro imbecilli (e sono gentile), già individuati, pare che possano essere condannati al massimo a quattro anni di carcere.
Un buon inizio, ma con la speranza che la cosa non finisca lì. Dovrebbero come minimo essere messi ai lavori "forzati" a seguire per tutta la loro vita persone come il ragazzo che hanno oltraggiato.

Per imparare prima di tutto il rispetto verso i diversi, soprattutto verso le persone in difficoltà.

Ma oltre a all’imbeccilità di questi quattro elementi, colpisce l’ "omertà" della classe di questi quattro ragazzi. Tutti hanno visto, ma ovviamente, in una classe che si rispetti vige la regola non scritta "Non c’ero, se c’ero dormivo". E magari, già che ci siamo, ci saranno i genitori di questi pronti a difenderli a spada tratta .. "Poverini".

Stanno crescendo generazioni di incivili, imbecilli senza rispetto per alcunchè.
E non mi si venga a dire che la colpa è dei videogiochi (l’ho sentita l’altro giorno, non mi ricordo dove).