Oltre il velo nel cuore del Pakistan. Un invito al dialogo che va oltre

Copertina di Oltre il velo nel cuore del Pakistan

Oltre il velo nel cuore del Pakistan – la copertina

Allacciate le cinture, si parte: destinazione Pakistan!

Quello che Daniela Bignone propone nel suo libro “Oltre il velo nel cuore del Pakistan” (Città Nuova Editrice, 9 euro) è un viaggio da “mille e una notte” nel cuore del Pakistan: a volte un po’ spericolato, ma al tempo stesso affascinante e delicato, alla scoperta di una terra che l’ha accolta per lunghi 23 anni. Un viaggio vissuto sulla propria pelle, in prima persona. Donna, occidentale, cristiana: ecco gli ingredienti più paradossali con cui si è presentata nella sua “avventura” e con cui ora la racconta, ce la dipinge attraverso i suoi occhi. Per dare voce ad un popolo, per farci entrare nel profondo di una terra che conosciamo, spesso, dalla sola angolazione che ci viene presentata dai media (quelle poche volte che ‘fa notizia’, a dire il vero). Non solo per dirci c’è un altro Pakistan, che ha vissuto ed è diventato parte di lei. Ma come invito ad un dialogo che va oltre e sa scoprire la ricchezza della diversità.

Ecco una piccola “recensione”, se così la si può chiamare!

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Proposte letterarie -5

Avevo lasciato in sospeso la "medaglia d’oro" del primo blocco di libri che ho letto quest’estate (e nel frattempo ho quasi finito il secondo blocco).

Medaglia d’oro che va senza dubbio a "Sono come un fiume che scorre", di Paulo Coelho. E’ il primo libro di Coelho che prendo in mano, ma forse non potevo cominciare meglio. Mi dispiace doverlo riportare in biblioteca, mi sono segnata alcune frasi che penso proprio mi torneranno utili in certi momenti.

Signore proteggi i nostri dubbi, giacchè il Dubbio è una maniera di pregare. E’ lui che ci fa crescere, perchè ci obbliga a considerare senza paura tutte le molte risposte a medesima domanda. E affinchè ciò sia possibile, Signore, proteggi le nostre decisioni, giacchè la Decisione è una maniera di pregare. Dacci coraggio affinchè, dopo il Dubbio, noi si sia capaci di scegliere tra una strada e l’altra. Che il nostro Sì sia sempre un Sì, e il nostro NO sempre un NO. Che una volta scelto il cammino, non ci si guardi indietro, nè si lasci che la nostra anima sia rosa dal rimorso. E affinchè ciò sia possibile, Signore, preteggi le nostre azioni, giacchè l’Azione è una maniera di pregare. Fai che il nostro pane quotidiano sia frutto di quel che c’è di meglio dentro di noi.Che noi si possa, per mezzo del lavoro e dell’Azione, condividere un pò dell’amore che riceviamo. Ed affinchè ciò sia possibile , Signore, proteggi i nostri sogni, gicchè il Sogno è una maniera di pregare. Fai che, a prescindere della nostra età o condizione, noi sia capaci di tenere acceso nel cuore il sacro fuoco della speranza e della perseveranza. E affinchè ciò sia possibile , Signore, dacci sempre entusiasmo, perchè l’Entusiamo è una maniera di pregare. E’ lui che ci lega ai Cieli e alla Terra, agli uomini e ai bambini, e ci dice che il desiderio è importante, e che merita il nostro sforzo. E’ lui che ci ribadisce che tutto è possibile, a patto che si creda ciecamente in quello che si fa.E affinchè ciò sia possibile, Signore, proteggici, perchè la Vita è l’unico modo che abbiamo per testimoniare il Tuo miracolo. Che la terra continui a trasformare il seme in grano, che noi si continui a trasformare il grano in pane. E ciò sarà possibile solo se avremo Amore; pertanto, non abbandonarci mai. Dacci sempre la Tua compagnia, e la compagnia di uomini e donne che hanno dubbi, che agiscono, sognano, si entusiasmano, e vivono come se ogni giorno fosse interamente dedicato alla Tua gloria.

Amen.

Sono come un fiume che scorre è un libro che affronta temi eterni, la ricerca del senso della vita, la potenza dell’amore, il senso del dolore.

Da leggere, assolutamente!  E se volete farci un salto, il buon Coelho tiene un blog.

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Proposte letterarie -4

Siamo quasi alla fine della prima rassegna dei libri letti durante quest’estate. Gli altri sono sulla mensola della mia camera che attendono ancora di essere divorati.

Il libro che vi presento diciamo quindi che è sul podio e prende la medaglia d’argento e che ha primeggiato quasi alla pari con quello che alla prossima puntata vincerà la medaglia d’oro.

E’ un libro relativamente breve, molto veloce ma che in effetti in alcuni punti tende un po’ a rallentare la narrazione. Ma glielo si può perdonare e concedere.

Nel magico Oriente, una storia incantata per entrare nel mondo della matematica, per penetrare il segreto dei numeri, per capire il loro stretto legame con i grandi problemi filosofici e morali dell’uomo. Per dimostrare che la matematica possiede non solo verità, ma anche suprema bellezza. "Se contempliamo il cielo in una notte limpida e tranquilla, sentiamo di non poter comprendere le meravigliose opere di Dio. Ai nostri occhi stupiti le stelle formano una luminosa carovana che viaggia in un deserto infinito, dove sterminate nebulose e pianeti erranti seguono eterne leggi nelle profondità degli spazi e ci suggeriscono una nozione ben precisa: l’idea di ‘numero’"

E’ la storia di un uomo che guardando un gregge sterminato riesce a dire esattamente da quanti animali e composto, che spiega perché due numeri sono amici tra di loro, che dirime questioni di eredità, che insegna la matematica ad una giovane che poi diventerà sua moglie …

Certo, c’è molta matematica in questo libro, ma tutta accuratamente spiegata da essere comprensibile a chiunque.

Un libro veramente molto bello e che mi piacerebbe avere da conservare, a dire la verità. Un libro che non distingue tra matematica e filosofia, tra numero e riflessione. E’ una riscoperta della Matematica al di là del numero, delle formule. Forse può aiutare a capire il vero ruolo di questa scienza che, detto tra di noi, mi fa penare e non poco sui banchi universitari tanto da non sopportarla proprio più tanto. Ma qui l’ho riscoperta.

Consigliato a tutti, affini al mondo matematichese e non.

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Proposte letterarie -3

Pausa dallo studio ed eccoci ad un altro dei libri che ho letto quest’estate, così magari evito di parlare di politica (poca a dire la verità) & affini (nonostante nel mio passato non abbia niente di cui preoccuparmi e quindi potrei permettermi di farlo, ma sto incominciando ad avere il voltastomaco da quello che leggo).

Ritornando al libro.

E’ abbastanza intuibile dal titolo che si tratta di una parodia del più famoso "Il codice da vinci", parodia in salsa (dolce) prettamente piemontese!

Rimpiango un po’ di averlo letto senza prima aver letto il libro da cui è tratta la parodia …. ma pazienza, non si può aver tutto dalla vita, anche se sicuramente se l’avessi fatto me lo sarei potuto gustare (è proprio il caso di dirlo) di più capendo i parallelismi e le prese in giro del buon Bruno Gambarotta.

E’ un libro che scivola via molto veloce e leggero. Consigliato come lettura spensierata!

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Proposte letterarie -1

Copertina libro "La classe"Eccoci alla prima puntata con l’appuntamento letterario di questo blog (ieri altro giro in biblioteca, nuovi gialli e nuovi libri di altri generi).

Incomincio, in un’ipotetica scala di valori, dall’ "ultimo" libro fino ad arrivare a quello che mi è piaciuto di più.

Il primo è "La classe", di Bégaudeau François.

A questo libro assegnerei la palma di "senza infamia e senza lode". Anzi, forse con una leggera pendenza verso l’infamia, a dire il vero.

L’ho trovato un libro che sì, scorre, ma su cui assolutamente non ci si riesce a fermare, riflettere. Che non "dice" niente, racconta racconta ma senza, forse volutamente, prendere una posizione, dire qualcosa in più. Quasi una cronaca asettica, direi.

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Topo da biblioteca

[Nota di servizio: non capisco perché ultimamente i miei post vengano pubblicati con questo interlinea gigantesco tra un a capo e l’altro … cercherò di capirci di più, scusate l’inconveniente che esteticamente disturba anche me ]

L’estate è sinonimo di riposo, di relax … e perché no, anche di lettura!

A me poi è una cosa che piace già particolarmente fare solitamente, per cui è un periodo che sfrutto molto in questo senso.

Così qualche giorno dopo l’ultimo esame mi sono fatta una mattina in biblioteca per prendere un po’ di libri da "divorare" in vacanza.

Non potevano ovviamente mancare i miei amati gialli e l’onnipresente Agatha Christie, di cui forse ho letto quasi tutto, soprattutto negli anni delle superiori dove ormai quando la bibliotecaria della scuola sapeva già quale scompartimento aprire quando mi vedeva far capolino, due volte alla settimana!

A questo giro ho preso quattro sue gialli, nell’ordine di lettura

  • Assassinio allo specchio
  • Istantanea di un delitto
  • Destinazione ignota
  • Aiuto, Poirot

Mi sono piaciuti tutti e quattro. L’ultimo forse l’avevo già letto, ma fino alla fine non sono riuscita a capire l’assassino e quindi me lo sono gustato per bene.

I primi due hanno come protagonista Miss Marple che non avevo mai letto approfonditamente e che adesso incomincia a fare seriamente concorrenza al buon e amato Poirot!

Soprattutto "Istantanea di un delitto" l’ho trovato particolarmente geniale nella sua costruzione, come del resto anche "Destinazione ignota" che esula un po’ dal solito copione dei gialli e propone invece un canovaccio molto innovativo che alla sottoscritta è piaciuto parecchio, talmente tanto che me lo sono "mangiato" nel giro di un giorno – come quasi gli altri, del resto!

Passata la rassegna di gialli in biblioteca avevo preso altri 6 libri di genere totalmente diverso – avevo proprio paura di rimanere senza, eh! … ma degli altri parlerò alla prossima puntata letteraria!

Repubblica.it & Harry Potter – La gaffe

Si aggiunge una gaffe al già lungo elenco di Repubblica.it. (sul blog di Paolo Attivissimo potrete trovare quelle  in campo "tecnologico")

L’articolo in questione è apparso questa sera sul sito on-line del quotidiano.

Si parla di Harry Potter. Come tanti ormai sanno, il maghetto più famoso al mondo rischia seriamente di morire nell’ultimo libro della serie, in opera di scrittura da parte dell’autrice, J.K. Rowling.
I due maggiori scrittori americani, John Irving e Stephen King, hanno chiesto che questo non avvenga.

Ma il punto non è questo. Si può essere a favore o meno (io poi non sono una fan del maghetto, per cui la cosa mi tocca relativamente).

Nel suo articolo il giornalista (sempre che on-line scriva davvero un giornalista) redige un elenco dei personaggi che potrebbero morire nell’ultima puntata di Harry Potter (si, perchè le morti dovrebbero essere di due protagonisti).
Copio e incollo dall’articolo (per previdenza ho fatto uno screenshot della pagina, se mai si accorgessero dell’errore):

  • E allora, visto che l’autrice ha preannunciato la morte di due dei personaggi, chi abbandonerà la scena? Se non sarà Harry, forse Silente, il preside della scuola, o la professora Mc granit? O ancora, il professor Severus, o il gigantesco Agreed? Oppure l’amichetta di Harry, Ermione, o il fido compagno Ron? E chi non scommetterebbe sul cattivo Voldemort, che da sempre ha un conto aperto con il maghetto?

Ho letto bene? Silente?
L’ho scritto sopra: non sono una fan di Harry Potter e non ho mai aperto un libro.
Però mia sorella è patita (infatti le ho regalato per il nostro compleanno la nuova uscita "Il principe mezzosangue") e qualcosa lo so.
Proprio nell’ultimo libro uscito, Il Principe di Mezzosangue, Silente viene ucciso da Piton.

Certo, non sarebbe il primo personaggio a "resuscitare".
Credo che però l’errore sia stato dettato esclusivamente dalla poca "preparazione" e competenza di chi ha scritto il pezzo.

E’ balzato agli occhi a me che non me ne intendo. Non immagino cosa abbiano pensato gli amanti della saga.

Bene. Repubblica.it ha fatto la sua figuraccia.

Insomma, voglio dire. Non tutti sono tenuti a sapere ogni passaggio del libro. Ma mi sembra che se uno deve fare un articolo su un determinato argomento, sia meglio prima prepararsi per evitare figure come questa.
Che per carità, sarà balzata all’occhio solo a me. Ma denota una certa poca preparazione e competenza in chi scrive.