Danix. Danielita. Baudins

La discarica dei miei scarabocchi. Cercando semplicità e stupore. Che sia un eterno ricominciare.

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Come l’uva

11 settembre 2009danix 5 Comments

Non ce la faccio. Non ce la faccio.

E’ un po’ come l’uva con cui in questi giorni potrei fare colazione, pranzo, merenda, cena e spuntino di mezzanotte. Mi dico sempre "Questo è l’ultimo acino" e poi invece ancora uno, un altro ancora e così via.

E’ la stessa cosa. Uno apre i propri feed e trova certe "perle" di rara bellezza e niente, non ce la fa proprio a non lasciarne traccia da queste parti, a non lasciare la propria battuta. E’, come una "droga" [e passatemi il termine], non c’è niente da fare, crea "dipendenza" e uno sente il bisogno di "parlarne".

E forse in effetti questo è il gioco che il simpatico burlone (che però, per sfortuna nostra, risponde al nome del presidentedelconsiglio – minuscole d’obbligo) vuole. E ci sto cadendo in pieno ma niente, non riesco a frenare la voglia di dirlo.

Ah, dimenticavo la "battuta". Quando si dice la modestia! (peccato che purtroppo per il simpatico pagliaccio – che, ripeto, se fosse nel cast di Zelig non creerebbe nessun problema, ma purtroppo sta a fare le leggi per noi poveri abitanti del regno delle due Banane – dicevo, purtroppo mi sa che si stia un po’ confondendo. E il povero De Gasperi, tanto per citarne uno ma è in buona compagnia, si starà rivoltando nella tomba).

Poi basta, lo giuro! A meno che Silvius non ne tiri fuori un’altra delle sue. Ormai sono – quasi – pronta a tutto.

ps. tanto per dire, sembra che comunque il vento stia leggermente cambiando e che qualcuno stia incominciando a gettare la scialuppa di salvataggio. Si sa mai, prima che la nave si incagli e coli a picco, meglio incominciare a prepararsi per l’eventualità. Si intravedono iceberg e Scart che continua a cercare la sua ghianda. (e non lo dico in tono ironico, sono convinta che Fini faccia molto bene)

ps1. spiace ridurre ad un "post scriptum": ma i problemi seri, a mio modo di vedere, in Italia in questo momento sono due: 1) che ci sia gente ancora disposta a votare e difendere certi individui – ma già, come dargli torto, gli italiani lo invidiano e lo votano perché vorrebbero essere come lui! Sic, mi piange il cuore a pensare che come gli si può, da questo punto di vista, dar torto?  2) che l’opposizione – e chi segue il mio racconto delle vicende politiche sa benissimo essere questo un mio cavallo di battaglia – sia NULLA. Nulla perché, come la sottoscritta (con la differenza che – ben per voi – non mi trovo ad avere ruoli di importanza istituzionali – si, per me anche l’opposizione è un ruolo fondamentale in una democrazia), dicevo come la sottoscritta anche l’opposizione sia caduta nel tranello mediatico, al grido di "che se ne parli bene, che se ne parli male, purché se ne parli".

Cari Franceschini, Bersani e compagnia (cantante): questo era il momento di tirare fuori i programmi, il momento di non abboccare alle polemiche sulla vita privata (insomma) del premier, delle donzelle che entrano ed escono dal suo letto. Quello lasciatelo giudicare agli italiani. E’ vero, c’è disinformazione, ma è compito nostro diffondere dove sappiamo certe cose non arrivano. Cioè, capisco benissimo che non ci si può esimere alle volte da dire qualcosa, perché certe cose sono così evidenti che sembra esserne "complici" a non stigmatizzarle.

Però, cari Franceschini, Bersani e compagnia (sempre cantante), questo era il momento di mettere il dito nella piaga per aprirla, squarciarla. Questo era il momento per ricordare all’Italia delle promesse che difficilmente verranno mantenute in Abruzzo, della monnezza di Napoli … questo era *il* momento propizio per dare una spallata vigorosa. L’avversario sta annaspando, non sa più a che santi votarsi, che pesci pigliare. Lo deridono pure dall’estero ormai. E deridono anche noi. Bisognava "colpire". Con un programma serio, magari pure semplice, che ne so, 10 punti al massimo.

Questo era il momento ed invece no, tutti a lagnarsi delle donnine, di questo e dell’altro, la libertà di stampa, etc. Per carità, tutte cose giustissime, ma questo lasciatelo fare a noi, lasciate a noi fare "opinione". Voi cortesemente, date fiato alle trombe sulle questioni politiche, parlate di politica, di scuola, di sanità, di immigrazione, di finanziaria. E magari, presentare delle idee alternative, per quanto possibili, "costruttive", e perché no, anche magari "scomode" – anche alla propria pancia-, perché altrimenti "l’opposizione" diventa una mera "ostruzione". Ma allora siamo punto da capo. E l’attacco va sferrato (scusate il linguaggio, ma sto leggendo un libro che parla di guerre e battaglie e quindi mi viene naturale) da più fronti: ognuno tenga e segua il suo. Attaccare tutti dallo stesso lato non serve granché. E poi veramente. Fuori dei programmi e si incominci un po’ di pulizia seria anche nel PD, perché il marcio, e io l’ho sempre detto, sta a destra e sinistra indistintamente.

Alle primarie non potrò votare e da un certo punto di vista non mi dispiace. Io ho in mente una persona che mi piacerebbe vedere un giorno per lo meno a capo di quella che oggi è (o più propriamente non è) l’opposizione e che reputo uno degli ultimi Politici sulla piazza: Renato Soru. Il resto sono solo minestre riscaldate.

E detto questo chiudo, che ho già fatto un post scriptum più lungo del post!

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A tutto campo

19 agosto 2009danix 1 Comment

Ah, ci tenevo a ringraziare pubblicamente l’anonimo benefattore che ieri ha fatto suonare il mio cellulare con questo simpatico messaggio:

Vodafone: la ricarica di 10.00 euro è stata eseguita. Per conoscere il tuo traffico disponibile e bla bla bla.

Peccato (non certo per me) che il messaggio arrivasse davvero dalla Vodafone e che il mio credito sia stato incrementato sul serio di Euro 10. Il mio problema è che non so chi ringraziare!

Che ridere. C’è gente che sono settimane che cerca la fortuna puntando sull’enalotto e un esercito di pecoroni che gli va dietro e a me è bastato aprire un sms per trovare la mia piccola "fortuna".

A proposito di superenalotto: stasera è stato veramente imbarazzante guardare il TG1 con l’estrazione in diretta: ma dico, non c’è niente di più importante di cui parlare? Con quella enfasi, poi? Boh! Giovedì – o quando sarà la prossima estrazione, scusate, non sono avvezza di queste cose – ci sarà una diretta a partire dall’ora di pranzo?

Ci sarebbe da parlare di cose più importanti ovviamente delle uscite di senno di "quelli del nord" che dicono che nessuno – nessuno chi? Bossi e la sua combricola sarebbero e rappresenterebbero tutti? – conosca l’inno di Italia e tutti – tutti chi? – invece saprebbero "Va Pensiero" – io ho vagamente idea "dell’aria", figuriamoci se conosco le parole: no Bossi, non è vero che tutti lo conoscono perché io, ad esempio, non lo so!

Mentre l’inno d’Italia, si, quello lo conosco e ne vado fiera (fino alle elementari lo sapevo tutto), e come giustamente dice il buon Fabione Cannavaro, anche per i nostri compatrioti all’estero è motivo di orgoglio, vanto e segno di appartenenza! –
Gente di internet, lancio una proposta: ognuno si registra mentre canta l’inno d’Italia e lo mette su Youtube e poi lo mandiamo al ‘sior a cui l’estate non fa bene perché prende sempre troppi colpi di sole e finisce per sparare cretinate più del solito – d’altronde Calderoli docet, aboliamo l’estate per i leghisti, vi prego! Ci state?

Ah, e l’Inno è da cantare ovviamente in dialetto, ringraziando l’amico Bossi che farà in modo che i nostri figli lo impareranno anche a  scuola. Si, bella idea. Quindi scusa, io nasco in Piemonte e voglio dire, il piemontese che si parla a casa dei miei nonni è diverso da quello che si parla a Cuneo, ma anche solo da quello che si parla ad Ivrea, nel Canavese, per non andare troppo lontano … quindi già un problema: quale piemontese?) ma per vari motivi mettiamo che mi debba trasferire in un’altra regione e ovviamente in casa continuerei a parlare il mio bel dialetto piemontese. I miei figli che dialetto dovrebbero imparare? Dalla maestra Franca, poi, che viene da Oristano?

Che poi il dialetto sia ormai in certe parti d’Italia in disuso (mio papà alle elementari parlava solo in dialetto e tornando a casa chiedeva a mia nonna come mai i suoi compagni parlassero quella lingua strana e straniera, io se a mala pena riesco a capire cosa si dicono i miei nonni quando parlano è già una gran cosa) è cosa nota, anche se io parlo, appunto, a titolo personale, perché delle tante persone che conosco penso che quello di non conoscere il mio dialetto sia un problema quasi solo mio.

Quindi, onestamente, io in questo momento non vedo tutta questa necessità, la scuola ha ben altre priorità che mettersi ad insegnare il dialetto! L’Italia ha ben altre priorità che queste idee (?) senza senso!

Comunque avevo iniziato questo post parlando della ricarica anonima ricevuta e sono finita a parlare di Bossi, dialetto, inno d’Italia. Ce la posso fare!

Ma meglio chiedere qui, che altrimenti mi tocca poi commentare certe cose che non so come si abbia il coraggio di dire (se Berlusconi non ha mai partecipato a festini – solo cene simpatiche? ma crede che gli italiani siano fessi?-  e frequentato minorenni io diventerò il Papa e la terra è quadrata, per dire) o mi tocca chiedere se è necessario fare in un telegiornale (quindi Studio Aperto è di per sé escluso vista la definizione di "telegiornale") un servizio di qualche minuto sul fatto che negli States abbiano addirittura aperto dei sondaggi – giusto per far notare come dall’altra parte dell’Oceano pur di attaccarsi a qualcosa sul Presidente si debba stare a guardare come si veste sua moglie, altro che i nostri cabarettisti che guidano il Governo e che fanno parlare di sé da soli – sullo "scandalo" della First Lady americana che scende dall’aereo in shorts! (e quindi? è in vacanza, potrà beatamente vestirsi come diavolo le pare? Sarebbe meglio non ricordare che dai nostri voli presidenziali scendono loschi figuri che si fanno dei viaggi a spese degli italiani – destra e sinistra che siano, tanto sono piuttosto uguali su queste cose)

E visto che si parlava di campo: oh, ma Mourinho, prendersi un po’ meno sul serio no, eh?

ps. saranno contenti certi miei vecchi lettori a cui piacevano molto questo mio genere di post un po’ "taglienti"

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