Si è appena conclusa la finale di Champions, vinta dal Barcellona.

Una partita intensa, spettacolare, che ha visto la vittoria della squadra onestamente più forte forse, senza esagerare, a livello mondiale. 

Ma è stata una serata sportiva con un piccolo episodio che restituisce al calcio anche un po' di umanità e bellezza. La famosa coppa delle orecchie, come viene scherzosamente chiamata, non è stata sollevata da Carles Puyol, storico capitano del Barcellona, ma da Eric Abidal, suo compagno di squadra oggi titolare dopo appena due mesi e 10 giorni dall'intervento chirurgico per un tumore al fegato.

Forse il calcio non è poi così tutto da buttare.

Lidia

Ieri ho saputo che una signora che conosco ci ha lasciati. Una notizia come tante forse, ma appena ho saputo questa cosa mi è tornato in mente un episodio successo qualche anno fa.

Era l'anno della maturità e nella mia spensieratezza giovanile avevo acconsentito di accompagnare un gruppetto di bambine al loro incontro annuale a Castelgandolfo. Questo 20 giorni prima di cominciare la maturità. Avevo portato con me i libri nella speranza di poter approfittare di qualche momento per poter ripassare qualcosa per la prima prova di italiano.

Se non fosse che l'ultima mattina avevo lasciato la mia valigia a una di loro perché la portasse sul pullman al mio posto, visto che ero stata chiamata per fare una cosa. Ma si sa, le cose simpatiche sono sempre dietro l'angolo e per un'incomprensione la mia valigia (con i libri dentro) è rimasta a Castelgandolfo e io mi sono accorta del "misfatto" soltanto una volta a Torino. Così era partito un giro di telefonate per recuperare la mia valigia – fortunatamente le cose lasciate a Castelgandolfo, dove si tengono questi incontri nella maggioranza dei casi si riescono a recuperare.  Ma i tempi di recupero non sono stati così rapidi e la valigia non è tornata che lo stesso giorno che ho fatto la prima prova. Niente di tremendo, fortunatamente ci si può abbastanza arrangiare per la prima prova.

Perché ho raccontato tutte queste cose? Perché chi mi ha riportato a casa la valigia è proprio Lidia, questa signora di cui dicevo all'inizio del post. 

E ieri sapendo della sua morte mi veniva da ricordare quanto si fosse fatta in quattro per fare in modo che la mia valigia non solo tornasse da Roma, ma anche poi mi arrivasse velocemente.

E pensavo a quanto è bello sentirsi sfiorare nella vita da persone così e che nel mio piccolo, sì, spero di riuscure ogni tanto ad essere anche io così, proiettata totalmente e gratuitamente negli altri.

«Ecco, prendi te per esempio. Tu sei unico», spiegò la mamma, «e anch’io sono unica, ma se ti abbraccio non sei più solo e nemmeno io sono più sola».  «Allora abbracciami», disse Ben stringendosi alla mamma.

Lei lo tenne stretto a sé. Sentiva il cuore di Ben che batteva. Anche Ben sentiva il cuore della mamma e l’abbracciò forte forte.  «Adesso non sono solo», pensò mentre l’abbracciava, «adesso non sono solo. Adesso non sono solo».  «Vedi», gli sussurrò mamma, «proprio per questo hanno inventato l’abbraccio».

David Grossman, L’abbraccio

Per fare gli auguri alla mia mamma, per dirle che le voglio bene!

AUGURI A TUTTE LE MAMME!

Costruire o piantare

" Ogni essere umano, nel corso della propria esistenza, può adottare due atteggiamenti: costruire o piantare. I costruttori possono passare anni impegnati nel loro compito, ma presto o tardi concludono quello che stavano facendo. Allora si fermano e restano lì, limitati dalle loro stesse pareti. Quando la costruzione è finita, la vita perde di significato. Quelli che piantano soffrono con le tempeste e le stagioni, raramente riposano. Ma, al contrario di un edificio, il giardino non cessa mai di crescere. Esso richiede l’attenzione del giardiniere, ma, nello stesso tempo, gli permette di vivere come in una grande avventura" . (Paulo Coelho)

Questa è l’Italia

Dopo la sbornia post-festa-150, ritorniamo con i piedi per terra ad assaporare cosa comunque è l'Italia, un paese dove per non aumentare il prezzo del biglietto del cinema si preferisce aumentare il costo della benzina o dove la presidenza del consiglio dei ministri sente il bisogno di comunicare ufficialmente che il presidente del consiglio – e tutte le minuscole sono volute – durante la cena con il gruppo dei responsabili, che in cambio di un ministero daranno due voti all'attuale (per quanto ancora?) maggioranza – non ha cantato alcuna canzone. Solo in Italia certe cose. 

Prima che venga rimosso, meglio "screenshot-are".

Giappone: storie di ordinario altruismo dopo il terremoto [6]

Mi sono commosso. Un mio collega, per aiutare anche solo una persona in più, Si è recato alla stazione affollata con un cartello con scritto "Disponibile a dare un passaggio in moto" e ha accompagnato un ragazzo che lavora in un cantiere. Allora questo mondo non  è da buttare. Lo rispetto tantissimo! Per la prima volta in vita mia ho pensato che anche io voglio essere utile agli altri.

Camminavo da ore, e a ogni palazzo o locale che passavo qualcuno mi chiedeva se avevo bisogno di usare il bagno o volevo fare una pausa. Sono commosso. In un palazzo c'erano delle persone che facevano volontariato, che gridavano cose come "La linea *** ha riaperto!" o "Se volete potete riposarvi qui!". A vederli mi veniva da piangere, davvero.

Qui alla stazione della linea Toueidaieido-sen c'è una folla incredibile. Dalle banchine fino a fuori dai tornelli, la gente si è messa in fila diligentemente, senza nessuno che rompa le linee, tenendo aperti i passaggi e seguendo attentamente le istruzioni degli addetti. Eppure non ci sono corde che delimitino gli spazi.Questo senso di ordine in mezzo al caos è davvero commovente.

[ Photo credit ]

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