Giappone: storie di ordinario altruismo dopo il terremoto [6]

Mi sono commosso. Un mio collega, per aiutare anche solo una persona in più, Si è recato alla stazione affollata con un cartello con scritto "Disponibile a dare un passaggio in moto" e ha accompagnato un ragazzo che lavora in un cantiere. Allora questo mondo non  è da buttare. Lo rispetto tantissimo! Per la prima volta in vita mia ho pensato che anche io voglio essere utile agli altri.

Camminavo da ore, e a ogni palazzo o locale che passavo qualcuno mi chiedeva se avevo bisogno di usare il bagno o volevo fare una pausa. Sono commosso. In un palazzo c'erano delle persone che facevano volontariato, che gridavano cose come "La linea *** ha riaperto!" o "Se volete potete riposarvi qui!". A vederli mi veniva da piangere, davvero.

Qui alla stazione della linea Toueidaieido-sen c'è una folla incredibile. Dalle banchine fino a fuori dai tornelli, la gente si è messa in fila diligentemente, senza nessuno che rompa le linee, tenendo aperti i passaggi e seguendo attentamente le istruzioni degli addetti. Eppure non ci sono corde che delimitino gli spazi.Questo senso di ordine in mezzo al caos è davvero commovente.

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