Aieie

Oggi avevo un aperitivo in precollina con un gruppo di amiche.

Prendo il bus e appena salgo mi accorgo che ci sono sopra i controlli. Sono in tre, due uomini e una donna. Io non ho nessun problema, ho l’abbonamento, lo tiro fuori, glielo faccio vedere. Beccano l’abusivo di turno, che oltre a non avere il biglietto si rifiuta di fornire le proprie generalità. I due uomini sono abbastanza calmi, la "controllora", invece, fa un po’ il diavolo a quattro. Telefona per richiedere l’intervento di una pattuglia mentre il giovanotto continua a bonfoschiare la solita cantilena che sento tutte le volte che qualcuno viene pizzicato: "eh si, ma a quelli sul 4 mica gliela fate la multa, sempre noi dobbiamo prendercela …" e non continuo con l’epiteto.

Il 4, per i non torinesi, è il tram che attraversa e taglia in due la città ed è frequentato in larga parte, passando per "Porta Palazzo", da stranieri.

Da un po’ di tempo a questa parte quando salgono i controllori, guardo sempre con interesse il loro lavoro perché mi rivedo mentalmente tutte le storie che leggo spesso nelle avventure raccontate sul proprio blog da un controllore dell’ATC di Bologna, blog che è scritto con un tono abbastanza "colorito", ma che leggo con interesse perché appunto, sono poi le stesse storie che vedo "realmente" realizzate sui bus torinesi. Ed è interessante come da abbonata con il coltello fra i denti riesca adesso quasi ad indovinare le mosse dei controllori, che puntualmente si dimostrano abili fiutatori quando c’è da trovare un abusivo. Una volta, ignorando quasi mezzo autobus, un controllore ha beccato una signora che tentava di fare "la furba" (utilizzando sulle linee di terra un biglietto utilizzato per la metropolitana il giorno precedente). Come abbia fatto ad individuarla in mezzo alla folla non mi è dato da sapere, ma ormai ho capito che i controllori li riconoscono dal primo istante che salgono sul bus. D’altronde è il loro lavoro.

Spero solo che la storia di oggi (i tre controllori sono scesi con il giovane in questione in attesa della volante), non sia finita come l’ultima storia raccontata da KingFreak.

Tutti fatti realmente accaduti … ma tutto questo post era solo per segnalare questo blog che merita, a mio avviso, di essere letto. E già che ci sono, per parcondicio, leggo anche il blog di un’autista dei bus di Bologna.

[Photo credit]

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