Oggi pomeriggio, mentre ero in pausa dallo studio, leggevo delle lettere che sono arrivate in questi giorni da persone della mia "famiglia" che vivono in dramma del terremoto in Abruzzo sulla loro pelle.

E pensando a quanto ho scritto qui sotto, mi sono un po’ "vergognata" e mi dicevo che quasi quasi avrei voluto cancellare quel post, anche così "tagliente" e forse fin troppo polemico. Ma ormai è scritto e cancellarlo serve a poco.

Mi rendevo conto che si, qualcuno probabilmente ha sbagliato e forse pagherà.

Ma c’è tanto positivo che sta cercando spazio ed emergendo da quelle macerie, tante storie e gare di solidarietà, tanti gesti concreti, tante storie di qualcosa che sembra poter cambiare in noi nell’accogliere l’altro, nel farci partecipi anche in modo materiale del dolore di chi ci sta vicino o di chi è lontano …

Un imparare che anche in questo dolore ci possiamo scoprire "fratelli". Per scoprire che nel dolore che Qualcuno ha preso su di sè per tutti noi, si può trovare un Senso più profondo. Per Ricominciare proprio da quelle macerie.

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