La guida turistica

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Sono uscita dalla stazione di Asti come chi si trova ad esplorare un nuovo mondo. Avevo guardato su internet il percorso che avrei dovuto fare a piedi, una 15ina di minuti massimo.
Ma appena messo il naso fuori tutto sembrava molto diverso: vado a destra, a sinistra?

Mi sono incamminata, ovviamente dalla parte sbagliata.
Avevo preso in considerazione l’idea di attaccare il navigatore del cellulare. Ma tra la pioggia, la valigia che mi avevo appresso ho desistito: ‘al massimo chiederò‘.

E così ho fatto. Ho chiesto ad un signore che casualmente andava verso la mia destinazione. ‘Allungo un po’, ma tanto a me piace camminare’. Perfetto.

Mentre camminiamo, io a debita distanza per evitare di dare troppa confidenza, mi racconta i luoghi ch passiamo: la ex-piazza del Palio, la nuova piazza del Palio. Questa è la contrada x, di là c’è quella y…

Insomma, oltre aver trovato la mia meta, ci ho anche guadagnato anche una guida turistica per Asti.

E poi stasera, prima di andare a dormire, un pensiero: l’idea che questa esperienza sia quella che faccio ogni giorno, alla scoperta della vita invece che alla scoperta di Asti. E per assonanza una domanda: non è che a volte faccio la diffidente anche con la mia, di ‘guida turistica’? Eppure anche lui non si fa scalfire dalla mia diffidenza: continua ad indicarmi, a spiegarmi, a guidarmi.

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