La cosa più bella di questa giornata? Prendere in braccio la mia cuginetta e cullarla fino a sentire che il "respiro si ferma" e che puoi metterla nel letto, coprirla e mangiartela con gli occhi per la tranquillità che leggi sul suo bel visino. E un po' sentire l'invidia di chi invece ha mille grilli per la testa, cose da risolvere, da capire, da "mettere" a posto, l'orgoglio sempre lì in agguato da scalfire un po'.
E allora la guardi e dici: "ma perché non posso essere anche io così, tranquilla, spensierata?"
E poi pensi che forse questo voleva dire qualcuno dicendo che "bisogna tornare bambini".

Fidarsi, avrebbe detto un'amica. Fidarsi. Lasciarsi guidare e cullare. 

Oggi tra i tanti auguri me ne arrivato uno che mi sembra riassuma il senso della Pasqua, laica o religiosa che possa essere:
"[…] ci dia la forza di fare quelle scelte per cui non abbiamo mai avuto abbastanza coraggio e rianimi in noi il fuoco che ci fa andare avanti".

Ecco, guardando oggi la mia cuginetta dormire mi sembrava proprio che dall'alto dei suoi otto mesi mi stava insegnando tanto.

[Photo credit]

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