La cosa più bella di questa giornata? Prendere in braccio la mia cuginetta e cullarla fino a sentire che il "respiro si ferma" e che puoi metterla nel letto, coprirla e mangiartela con gli occhi per la tranquillità che leggi sul suo bel visino. E un po' sentire l'invidia di chi invece ha mille grilli per la testa, cose da risolvere, da capire, da "mettere" a posto, l'orgoglio sempre lì in agguato da scalfire un po'.
E allora la guardi e dici: "ma perché non posso essere anche io così, tranquilla, spensierata?"
E poi pensi che forse questo voleva dire qualcuno dicendo che "bisogna tornare bambini".
Fidarsi, avrebbe detto un'amica. Fidarsi. Lasciarsi guidare e cullare.
Oggi tra i tanti auguri me ne arrivato uno che mi sembra riassuma il senso della Pasqua, laica o religiosa che possa essere:
"[…] ci dia la forza di fare quelle scelte per cui non abbiamo mai avuto abbastanza coraggio e rianimi in noi il fuoco che ci fa andare avanti".
Ecco, guardando oggi la mia cuginetta dormire mi sembrava proprio che dall'alto dei suoi otto mesi mi stava insegnando tanto.
Bellissima esperienza un bambino che si addormenta in braccio… è qualcosa che fa parte della Vita molto più di tantissime altre cose.
Ciao,
Emanuele
Certo una cosa magnifica 🙂