Salta che ti passa!

SaltoIeri sera mi sono addormentata con in testa una canzone di cui avevo sentito parlare e che ho trovato "ravanando" (non sapevo che questo termine esistesse davvero nei dizionari!) un po’ su Youtube … e stamattina inevitabilmente mi ronzava nella testa e mi ha accompagnato nella giornata di lavoro.

E l’effetto è stato quello di farmi venire voglia di "saltare", di muovermi, e perché no, di scrollarmi un po’ di dosso il torpore con cui era cominciata questa giornata, anche accentuato da questo grigiore che si vede fuori dalla finestra e che non fa altro che amplificare i mille pensieri e le mille preoccupazioni.

Diciamo che è stata la medicina giusta. E pazienza se piove e fa tanto freddo, pazienza se non sono capace, se non so mai dove è il mio posto nelle cose e anzi spesso mi "siedo" in quello sbagliato, pazienza se frequentemente mi faccio tanti castelli che basta un soffio e cadono inesorabilmente lasciando dietro di sé tante macerie difficili alle volte da rimuovere, pazienza se è passato un mese e la premiata ditta "P&P" deve essersi dimenticata di noi e dei nostri esami, pazienza se quella compagna sono tre settimane che ti dice che torna e ancora nessuno l’ha vista e tu stai lavorando anche per lei, pazienza se sei stanco e vorresti le giornate da almeno quarantotto ore  … oggi si "salta"! E chissà che con una chitarra in mano si non ragioni meglio!

Quel che c’è davanti a noi e quel che c’è dietro di noi sono poca cosa in confronto a ciò che c’è dentro di noi!

[L’immagine l’ho presa qui]

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