Il biglietto dell’autobus

Biglietto a NapoliUna storia che non cambierà l’Italia, ma è bella da raccontare.

E’ presa – con il permesso dell’autrice – dalla bacheca facebook di una mia amica napoletana.

Napoli , Ore 15:00 circa , esco di casa , armata di valigia e del mio sgencissimo zainetto rosa per andare a prendere il bus.

Vado a comprare quindi un biglietto del bus, o almeno la volonta’ c’e’: a quell’ ora tutte le tabaccherie chiuse, i bar non vendono biglietti…e io non so come fare…passa il bus e io mi dico : “vabbe’ lo chiedo all’ autista e lo compro a bordo”.

Salgo sul bus e l ‘ autista mi dice che ha finito i biglietti. Io gli spiego che ho cercato una tabaccheria e che voglio comprarlo e lui si mostra disponibile e mi dice che e’ disposto a farmi scendere dal bus e aspettarmi per farmi comprare un biglietto ad una biglietteria elettronica. Scendo dal bus ( tutti mi guardano ovviamente XD), e la macchinetta elettronica si ruba i soldi senza darmi il biglietto (no comment).

Risalgo sul bus (in tutto cio’ avevo lasciato li valigia e zaino incustoditi) e spiego all’autista l’inconveniente e lui si mette a ridere e mi assicura che garantisce per me nel caso dovesse presentarsi un controllore.

Io non me la sento e decido di scendere quando una signora , ovviamente sconosciuta, con un sorriso bellissimo, si avvicina a me , e mi cede il suo biglietto dato che lei deve scendere dal bus.
Cosa dire? Sembrerà una cavolata, ma questa piccola, divertente avventura mi ha illuminato la giornata.

2 thoughts on “Il biglietto dell’autobus

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