Sul bus – La signora e il passeggino

Sono alle fermata che aspetto il bus e vicino a me c’è una giovane mamma con il suo bimbo che cercano di salire sul Satti, il pullman extraurbano che collega Torino fon la sua cintura.
L’autista non l’ha accettata a bordo con il solo biglietto urbano-sub urbano anche se ci sarebbe da discutere, perché lei stessa mi racconta che quel pullman l’ha preso tante volte e sempre con quel biglietto. Ma non essendoci una regola chiara (provate a chiamare Gtt per chiedere, ogni operatore vi dirà la sua verità a proposito) la cosa finisce per essere a discrezione degli autisti.

Così questa mattina la signora dovrà prendere con il figlio, sul passeggino, il pullman di linea.
Che fortunatamente non si fa attendere più di tanto.
Saliamo ed ovviamente c’è un po’ di assembramento (cara Gtt, certo che poi mi dovrai spiegare quale logica spinge, visto il riordino – e depotenziamento – degli orari a mettere i pullman doppi il sabato e la domenica e non durante la settimana quando si sa, le persone, sopratutto alle 8 forse sono un po’ di più).

Ma un po’ di spazio sul bus c’è e così non riesce contemporaneamente a tenere il passeggino ed allungare il braccio per timbrare visto che la guida dell’autista è abbastanza sportiva e con molti ‘strattoni’.

La signora dietro a lei si accorge della situazione, e lo fa anche il ragazzo che sta con la schiena sulla porta e ha i cuffioni nelle orecchie: così in tre le teniamo fermo il passeggino mentre lei riesce finalmente ad allungarsi verso la macchinetta a bollare.

Un sorriso e la settimana può cominciare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *