icniV ad ecidoC

Attenzione: post modificato rispetto all’orginale

Alla fine non ho resistito: anche nel mio blog ci sarà traccia del Codice da Vinci.

Ieri è uscito il film, che segue il già discusso "Codice da Vinci", romanzo di Dan Brown.

Non ho letto il libro, ma vorrei farlo. Sono credente e non credo che la lettura di questo libro possa scombussolare le mie basi di fede. Perchè io penso che se uno si fa condizionare dalla lettura di un libro .. beh .. è messo male e la sua fede non sia poi così "solida".

All’interno della Chiesa da più parti si sono mobilitati cattolici per boicottare l’uscita del film. Niente di più sbagliato, perchè fa involontariamente (lancio una provocazione: o volutamente?) pubblicità al "nemico", e in secondo luogo perchè sembra l’estremo tentativo di nascondere qualcosa.

Non solo il film. Si boicotta pure chi l’ha prodotto, la Sony. Prima della Sony, però il gioco io-boiocotto-tu-che-fai? era toccato all’acqua S.Anna (che in compenso si sta facendo tanta pubblicità): l’azienda piemontese, infatti, aveva indetto un concorso che permetteva di vincere le opere di Dan Brown. Attraverso la propria newsletter il portale Fattisentire.net rilancia una mail preimpostata da mandare alla Sant’Anna.

La prima battaglia la vincono i cattolici: pare che la Sant’Anna abbia rinunciato al concorso. Ora tocca alla Sony.

Davvero però la mia testolina non riesce a comprendere il motivo di tanto accanimento. Se io ho le mie basi di fede solide, non sarà certo questo romanzucolo a farmi cambiare idea.

Dov’eramo noi cattolici quando nella sale uscivano film di dubbio gusto? Perchè interveniamo solo e sempre per difendere il nostro orticello?

Le alte gerarchie e certi cattolici non hanno capito che tutto il polverone alzato sul libro e sul film deve servire a noi cattolici per una discussione con il mondo "ateo" su queste questioni di fede, tante volte messe lì su un tavolo : prendere o lasciare. E’ una verità di fede. O credi o non credi.

Questo manca. Un mettere in discussione le proprie convinzioni per cercare di solidificarle. Tempo fa ho letto molto volentieri un libro di Vittorio Messori, "Ipotesi su Gesù". E’ un po’ il Codice da Vinci al contrario: prova a spiegare molto razionalmente la figura di Gesù come una figura storica. A me è servito molto come Cristiana. Arriva un momento in cui anche Dio,Gesù, la mia fede possa essere "spiegata" attraverso ragionamenti e non solo attraverso una formuletta magica.

Altro discorso vale per chi questo film lo prende come una rivalsa sulla Chiesa. Se crea una possibilità di dialogo, ben venga. Se serve solo a contrapporre due muri, tempo sprecato. Di muri in questo mondo ce ne sono fin troppi.

3 thoughts on “icniV ad ecidoC

  1. Il Codice da Vinci è fatto con materiali di scarto che attingono a “pettegolezzi” medievali e non riguardanti Cristo, Chiesa e via dicendo. Lo ha detto Umberto Eco che proprio credente non è. Un romanzo, questo, abbastanza appassionante da leggere ma ha un limite: insinuare il dubbio nel lettore. Un dubbio che può riguardare tante cose e far vacillare fedi abbastanza fragili. Riguardo al boicottaggio: non è questione di odio nei confronti del film in quanto tale, tuttavia… è un discorso economico. Io non posso dare i miei soldi a gente che ha fatto della diffamazione un stile letterario. Perchè le allusioni del romanzo e del film sono chiare. Se loro non avranno un ritorno economico meglio. Poi il film me lo potrò vedere in un altro modo. Ma questo lo dico sottovoce. 🙂

  2. Non volevo dire che il Codice da Vinci sia una cosa buona. E’ un libro scritto in malafede, perchè si rivolge esattamente alle persone che vacillano nella loro fede. Non si rivolge certo a me o a te.

    Per quanto riguarda il fatto che questo libro possa far vacillare la fede.. Non lo metto in dubbio. Ma boicottare non aiuta, anzi, fa sorgere dubbi rispetto a qualcosa che eventualmente si vorrebbe nascondere. Io penso che l’uscita del libro e adesso del film debbano essere l’occasione per un confronto con chi la pensa diversamente da noi. Ovviamente con quelli che hanno voglia di un confronto onesto. Gli altri non li considero neppure. Perchè non proporre delle tavole rotonde dove discutere punto per punto quello che è messo in discussione nel libro? Sono sicura che li batteremmo di grande lunga e alla fine tutte le boiate del film verranno alla luce. Ma boicottare solo, senza proporre niente di alternativo, non mi sembra un modo positivo di porsi nei confronti di questa situazione.

    Io NON comprerò il libro e NON andrò a vedere il film per il tuo stesso motivo: non voglio in qualche modo finanziare Mondadori e Dan Brown. Se ne avrò la possibilità leggerò il libro e guarderò il film in altri modi.

    Comunque grazie per il tuo punto di vista Tony. Spero di rileggerti presto! 🙂

  3. scusate, mi intrometto… premetto che neppure io ho letto il libro e non andrò a veder il film.

    Dan Brown abbia scritto un romanzo provocatorio in cui mette in dubbio dei capisaldi della chiesa cattolica. lui ha detto che è un romanzo, anzi un giallo, e non la verità sacrosanta. poichè oramai a questo mondo per avere successo bisogna essere provocatori e “stravaganti” lui l’ha fatto, contornato poi da un’ottima campagna di marketing. nn è lui quello sbagliato, è la gente che ha preso le sue parole per oro colato che ha dei problemi, quelli che cercano di tutto per andare contro la chiesa e trovarne i difetti e i punti deboli, per trovare una giustificazione alla loro mancanza di fede (“ah, ecco, vedi la chiesa mi ha ingannato e quindi faccio bene a nn credere”), sono state le persone a farne un fnomeno mondiale, a considerarla la nuova Bibbia. e Dan Brown sguazza nell’ignoranza della gente. e fa bene.

    vabbè scusa se ho scritto in fretta e magari non ci capisci niente… ciaooo!! 🙂

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