Quando l’italiano è un optional!

Non che poi io non mi faccia le mie belle figure con l’italiano … ma diciamo che pur essendo un "tecnico", ho i miei buoni pruriti quando sento sbagliare un congiuntivo (anche dal mio prof di italiano del bienno alle superiori, che mi aveva nominato in veste ufficiale come colei che doveva correggerlo quando sbagliava … della serie no comment!), o sento ad esempio mia mamma che si ostina a dire "dirgli" anche quando si riferisce a mia sorella (qui sarà invece che mi è rimasto il trauma di essere passata al triennio sotto le grinfie di una prof che ci teneva parecchio che venisse usato un italiano corretto).

Ecco, detto questo … mi viene proprio da dire a chi ha scritto questo titolo: ma almeno l’itagliano sallo, no?

sei di Torino se …

Solitamente non amo particolarmente ricevere le catene via email per tanti motivi (ad esempio perché chi le manda nel 99% dei casi mette una sbrodolata di indirizzi in chiaro), ma qualche tempo fa mi era arrivata questa, che è abbastanza simpatica e ne avevo fatto un post che però era rimasto in un angolo desolato del computer. Casualmente l’ho ritrovato e lo ripropongo qui con qualche mio commento che avevo scritto all’epoca.

  • sei di Torino quando per dire che hai marinato la scuola dici : ho tagliato!

Si, in effetti anche io ho sempre detto "tagliato" (anche se in realtà i miei libretti scolastici da questo punto di vista erano molto "lindi", per cui mi riferivo ad altri )

  • sei di Torino se l’appartamento lo chiami "alloggio"…

Bah, secondo me si dice così anche in altre parti d’Italia

  • sei di Torino se chiami "bignola" il pasticcino…

Questa non la sapevo. L’ho sempre chiamato pasticcino, al più "paste" 

  • sei di Torino se quando ordini un Marocchino in Calabria ti guardano come se fossi un marziano…

Mai stata in Calabria quindi non posso confermare. E mai chiesto un Marocchino in un bar. Wikipedia dice addirittura che "è nato" a Milano .

  • sei di Torino se tifi Toro

Eh no, eh! Torino è bianconeraaaaaaaa!

  • sei di Torino se per fare la svolta da corso a corso ti metti nel controviale…

Non ho la patente e non ho mai fatto caso come fanno gli altri. Rimedierò, al di là del fatto che suppongo che anche nel resto d’Italia ci siano persone che si comportano allo stesso modo .

  • Sei di Torino se d’estate al bar siedi nel Dehor…

Perché in altre parti d’Italia invece non si fa?

  • sei di Torino quando dici "beh, io a questo punto farei che andare a pranzo" e loro ti guardano ancora più strano e si chiedono perché non puoi andare e basta senza "fare che andare"…

Può essere che lo dica … ma dovrebbe dirmelo qualche non-piemontese .

  • sei di Torino quando la frase "ho fatto la figura da cioccolataio" non è positiva, anche tu fossi golosissimo …

Ho sempre sentito espressioni più "pepate" … ma si, in effetti alle volte capita anche di sentirlo .

  • Sei di Torino quando pensi che girare a destra quando il semaforo e’ rosso sia legale…

Tutto il mondo è paese. Avete mai provato a girare a piedi per Roma, dove hanno un codice della strada tutto loro ed è bene farsi istruire per bene prima di avventurarsi per le sue strade?

  • sei di Torino quando fuori dal Piemonte ordini uno stick al bar e ti guardano come se venissi da Marte…

Uhm … devo provare

  • Sei di Torino se anzichè chiedere "Come va?" dici "Com’è?" e nel 90% dei casi ti rispondono "Com’è cosa?"

Oh questo si, lo facevo un sacco di volte … anche se a dire il vero adesso ormai grazie a frequentazioni extra-piemontesi sto perdendo il vizio

  • sei di Torino se a chi non è di Torino (o del Piemonte) chiedi un cicles e nessuno sa cosa sia…

Si, quando ero più piccolina succedeva anche questo … adesso ho imparato!

  • sei di Torino quando abusi del "più", preferibilmente a seguito del "solo"(es.: ne restano "solo più" 2) …

Non l’ho capita, perché, "è italianamente scorretto"? (domanda da ignorante che l’altro giorno ha scritto "anno" –> hanno: no comment! ) Io comunque avrei detto quando abusi del "nè" ogni tre parole … quello sì

  • sei di Torino se dici "non mi oso"…

Solo io penso che lo si dica anche in Sicilia?

  • sei di Torino quando…sei in viaggio, soffri la macchina ed esclami "sto patendo!!!"

Idem come sopra

  • sei di Torino se per te ogni via larga e lunga è un Corso …

Beh, è anche ovvio … a Torino penso la metà delle strade siano dei corsi

  • sei di Torino se ti giran le balle se una via principale fa una curva …

Ma no, non è vero. Certo che la pianta tendenzialmente squadrata aiuta molto (ad lì là del fatto che qualche genovese ultimamente mi abbia detto che questo invece confonde perché tutte le vie sono uguali .. de gustibus – anzi, per fare i raffinati usiamo la locuzione – ah che brutti ricordi questo nome – "De gustibus non est disputandum" , visto che Wikipedia dice che solo "de gustibus" è latino maccheronico), ma ogni tanto qualche curva ci sta bene

  • sei di Torino quando fuori dal Piemonte vai al bar e chiedi una brioche…

No, perché scusa, come si chiama fuori dal Piemonte?

  • Sei di Torino quando in vacanza ordini un San Simone e guardandoti perplesso il cameriere ti porta un’immaginetta sacra…

Non so cosa sia un San Simone, è grave?

  • sei di Torino quando commenti qualcosa andato storto dicendo "Suma bin ciapà"…

  • sei di Torino se guidando gridi "Bùgia!" a chi va piano…

Oh yeah! Ultimamente diciamo che lo alterno volentieri a "Vamosssss"

  • sei di torino quando ti perdi se le strade non si incrociano in modo perpendicolare…

Vedi sopra.

  • sei di Torino se leggendo alcune frasi precedenti ti sei ripetuto: "Perchè scusa? Non si dice così ovunque??"

… comunque il prof che oggi è arrivato a lezione con il cappello da cowboy meriterebbe un premio!
Noi ovviamente tutti piegati in due dal ridere!

Mentre invece le due tipine che ho incontrato per strada in pausa pranzo, che con il cellulare cantavano a squarciagola una canzone della Pausini (poi almeno fossero state un po’ intonate … e invece neppure quello), quelle no, spero di non rincontrarle più che mi hanno fatto andare per traverso il toast che stavo mangiando

Sentita in tv

Stasera abbiamo cenato presto e così, facendo un po’ di zapping sulla tv tanto per ingannare un po’ il tempo, sono capitata su Canale5 e mi sono imbattuta nel suo pre-serale "Chi vuole essere milionario".

Penso di non dover spiegare a nessuno di cosa si tratta e per cui passo alla chicca di stasera.

Concorrente donna, 5° domanda:

"Chi pronuncia la frase "questo matrimonio non s’ha da fare" nei Promessi Sposi?"

Quattro opzioni come al solito: L’Innominato, Don Abbondio, Don Rodrigo, i Bravi.

Io penso: "Ma che facile, lo sanno tuttiiiii"!

Lei invece tentenna: "Mi pare siano i bravi, ma chiedo l’aiuto del pubblico".

Ehhhhhhh? 
L’aiuto del pubblico, per una domanda di questo genere? Dopo aver sciorinato i nomi dei due bravi, sintomo per per lo meno hai idea di cosa stiamo parlando?

Povera Italia!! (N.B. sono cosciente che l’Italia ha ben altro genere di problemi più seri con cui fare i conti e per cui dire "povera Italia", ma piuttosto che piangere preferisco fare un po’ di ironia)

Cioè, io sono molto ignorante perché ho fatto un istituto tecnico e se mi mettete in una sala degli Uffizi potrei avere (anzi, ho) qualche problema a riconoscere che cosa ho davanti, ma per lo meno so riconoscere senza bisogno dell’aiuto del pubblico chi ha pronunciato il secondo verso (si, lo so che i Promessi Sposi sono in prosa e quindi sto un po’ abusando di questo termine) più famoso della letteratura italiana dopo "Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita".

E attenzione, forse la cosa più scandalosa è che, premettendo che non so se l’aiuto del pubblico viene in qualche modo pilotato dagli autori del programma, l’opzione "bravi" non abbia avuto il 100% come sarebbe lecito aspettarsi per una domanda del genere, ma mi pare si attestasse intorno all’ 80%. Un buon 20% si è andato a perdere tra le altre varie opzioni.

Siamo un popolo di ignoranti?

[Immagine presa qui]

… domande …

Ma tu, che ti sei seduto davanti a me sull’autobus oggi … perchè caspita non ti compri un paio di cuffie (le mie… da "battaglia", che ho dovuto comprare tempo fa, le ho pagate "l’astronomica cifra" di 2,44 euro!) e ti ascolti la tua musica (fosse poi almeno stata bella … invece nemmeno quello) per i fatti tuoi come fanno tutti (io compresa) e non la spari con il cellulare a palla per tutto l’autobus, che magari la gente che sta attorno a te non ha poi così tanta voglia di doversela sorbire? Ci vuole tanto ad arrivarci?

E perchè mai il prof di Architettura degli Elaboratori sembra il gemello di Chico? (il profilo è davvero lo stesso … fa quasi impressione la somiglianza!)

E perchè tutte le volte che dice "quando poi vedremo in dettaglio i transistor" … mi incomincia a ritornare in mente quel bellissimo quaderno giallo di elettronica che speravo di aver accantonato definitivamente… e che invece mi sa mi toccherà andare a riprendere (anche se fortunatamente, immagino sarà una cosa moooolto molto soft … altro l’elettrotecnica da cui sono scappata da ingegneria!)?

E sempre tu, prof di Architettura, perchè devi fare il simpaticone dicendo: " A chi risolve l’esercizio in modo corretto regalo questo palloncino"? (fatto realmente successo nell’aula D oggi pomeriggio tra le risate – ovviamente – dei presenti)
Domani per "interrogare" mi chiedo che metodo userà! Ci lancia il gessetto?

E sempre tu … laureato in Filosofia con indirizzo "Filosofia informatica" … dottorato in Informatica.
Relatore di entrambi: chi se non lui, il mitico "capo" del corso di Informatica (su cui qualcuno forse mi ha già sentito "sfogarmi" per via della sua pignoleria – e lentezza – fin troppo acuta)?
Però, che accostamento strano … Filosofia e Informatica. Ma per lo meno adesso capisco perchè ti compiaci e fai un sorrisone a quarantacinque denti tutte le volte che si parla di "astrazione".

E perchè mai il prof di Analisi, invece che pinzarsi il microfonino sulla maglia come fanno tutti, se lo tiene nella mano sinistra e con l’altra scrive alla lavagna? Ma non è scomodo? Bah. Contento lui …

Sempre ancora per restare in ambito universitario … domani prima vera lezione di CVS ().
"Googlando" un po’ con il nome delle mie professoresse di questo corso, ho scoperto, nell’ordine:
– che una delle professoresse ha scritto un saggio dal titolo: "«Petrarca for ever!»: «interpellanze petrarchesche» nel carteggio Calcaterra-Cian "
Petrarca for ever???? Oddio!
– che cercando il nome dell’altra professoressa, la "capa" del corso di CVS … il secondo risultato è di una conferenza che ha tenuto a Bologna […] al dipartimento di Italianistica dal titolo: "Io penso ad elettrizzare i caratteri": Il "romanzo storico" che "non va colle regole "
– la terza (che sarebbe la nostra "esercitatrice"), invece, ha tenuto un seminario alla Normale di Pisa.

Io mi sento "circondata" da cotanta "maestria".
Stanotte sognerò di sicuro i tanto "amati" quanto ancora "oscuri" (anche se va beh, la mia idea a proposito me la sono fatta) confissi, il greco che ancora ci serve oggi.

Chiudendo questa parentesi universitaria, torniamo alla "vita di tutti i giorni".

Perchè i vigili (non so se solo di Torino) devono sempre mettersi in bella mostra e piazzarsi agli incroci nelle ore di punta del traffico, rendendoli praticamente un caos (ed è la loro sola presenza a farlo)?
I semafori li hanno inventati solo come arredamento cittadino?

E perchè mai, tutte le volte che sono in coda … la probabilità che arrivi un’ambulanza a sirene spiegate rasenta quasi l’1% (per chi non masticasse tanto la materia: la probabilità di un evento deve necessariamente oscillare tra lo 0 – probabilità più bassa – e 1 % – ovviamente la probabilità più alta) … la gente sta male solo quando c’è il traffico … o gli autisti delle ambulanze pensano bene che se mettono la sirena la gente li lascia passare e non si fanno "il traffico"?
(mi sorella, che suo malgrado su un’ambulanza ci è dovuta salire dopo essere svenuta – se ripenso ancora allo spavento che mi ha fatto prendere!!! -, mi raccontava che anche in quella occasione, in cui lei era coscientissima, hanno attaccato la sirena lo stesso … per cui mi pare di capire che quella di attaccare la sirena "in-ogni-caso" è una prassi molto in uso)

E ultima domanda, non meno importante delle altre: ma perchè mai non vado a dormire invece di continuare a riempire questo mio blog di così tante cialtronerie?

Note e battute

Oggi sto lavorando al sistema di prenotazioni online della Mariapoli (incontro promosso dal Movimento dei Focolari) di Torino.

E nelle note della registrazione, chi si registra, lascia alle volte delle chicche veramente spettacolari.

Eccone una carrellata (trascritte così come sono state scritte), con i relativi miei commenti:

  • Purtroppo russo. Non vorrei disturbare nel sonno chi non ha proprio un sonno… di piombo! (ma che carino )

  • posso portare uno strumento musicale (chitarra)?  (no, la chitarra no!! tastiere, maracas, tamburelli, violini … tutti tranne le chitarre!  )

  • Se possibile vorrei essere accoppiato con un partecipante approssimativamente mio coetaneo. (questa non la commento nemmeno)

  • Possibilmente vicino all’alloggiamento delle giovani perchè intendo partecipare alle serate con loro  (a scanso di equivoci, la richiesta arriva da una ragazza )
  • Posso mettere la vettura a disposizione ma necessita che mi si indichi la strada (c’è chi sta lavorando per te alla cartellonistica, no tu preocupa! … non ti lasciamo mica perdere per Agliè! )

  • Docce x tutti!! Anche x le ragazze! Grazie!!  (questa so chi l’ha scritta!!!   ps. questa richiesta è perchè l’alloggiamento dei giovani sarà in palestre e in una ex-manifatturiera)

  • Caio Lazzarin (il cognome è vero) lascia questa nota:  Presso famiglia vicina per gravi problemi di salute  (vediamo se ti troviamo posto da Renzo e Lucia? )

  • Caio GALLInaro (come sopra, il cognome è vero) lascia questa nota: In Albergo con Famiglia Colombo (e Aquila non la volete? )
  • Camera con vista mare 🙂
    Grazie veramente di tutto.  (la prossima volta anche colazione a letto, se vuoi )

Il mondo con la musica

[…] Io farò sognare il mondo con la musica […]

canta Elisa in una sua canzone.

C’è chi ha provato a "costruire" il mondo con la musica.
Basta cliccare sull’immagine di qui sopra per vedere il planisfero creato da uno spartito musicale.
Non si può certo dire che quella che viene fuori sia una vera melodia … ma volendo si può dare anche un ascolto al risultato "sonoro" di tutto questo lavoro (io non ne ho avuto ancora la possibilità per cui non garantisco).
Per lo meno però è una cosa simpatica e originale.

E l’artista in questione pare non sia nuovo a questo tipo di creazioni.

[L’ho letto da BlueVolvox]