Variante torinese del Padre Nostro:

[…] e dacci oggi la nostra pioggia quotidiana […]

Comunque, per cambiare argomento, leggiucchiando in questi giorni le dispense di CVS (lo so, mi voglio fare del male), sono giunta alla conclusione sarà abbastanza dura riuscire ad arrivarci in fondo.

Qualche esempio:

Lingua parlata e lingua scritta: la lingua parlata presenta numerose differenze dialettali e di registro linguistico. La lingua scritta è più stabile; i parlanti usano la voce (cadenza, intensità, intonazione e ritmo) e sfruttano i gesti (movimenti del corpo e espressioni facciali); i parlanti usano le pause e l’intonazione. Gli scrittori usano la punteggiatura; i parlanti pensano e parlano quasi nello stesso tempo. Gli scrittori prima pensano e poi scrivono; il parlato è di solito spontaneo e poco pianificato. La maggior parte dei testi scritti richiede del tempo per la loro realizzazione. Per questo un testo scritto va pianificato. Gli scrittori possono tornare indietro nei loro testi e modificare quello che hanno scritto; di solito il parlante parla con un interlocutore che è presente […]. Per lo scrittore la risposta del destinatario è rinviata Lezione III – La lingua nel tempo […]. Lo scrittore è dunque costretto a immaginarsi il proprio lettore e a favorirne l’interpretazione; il parlato è spesso usato in modo informale e ripetitivo […]. Lo scritto è più formale e compatto […]. Esso procede secondo logica a sviluppare un discorso e evita le ripetizioni; scritto e parlato seguono una sintassi diversa nel disporre i messaggi uno dopo l’altro

Copiato e incollato dalle dispense (da una citazione, per essere precisi).
Ma dare un senso logico a tutto no, eh?

Piove, guarda come piove!

Dovrebbe cantare pressapoco così Jovanotti in una sua canzone.

Mentre andavo in aula studio  "magna" (da leggere in senso magnereccio, perché all’una, da sala "computer" che é nelle ore precedenti si trasforma quasi in una mensa) anche io per mangiare, constatavo che fuori continua a piovere.

Ora detto così potrebbe sembrare la scoperta dell’acqua calda.

Il problema é che a Torino e in generale in Piemonte sono quasi due settimane che piove. In senso alternato durante il giorno, ovviamente nei momenti in cui esci di casa/dall’università in modo più intenso, (altrimenti sai che noia) ma non é passato giorno che più di qualche goccia non sia venuta giù.

E ora i nostri fiumi rischiano seriamente di esondare, se non smette.
In giro la gente incomincia ad usare termini come alluvione, inondazione. Forse in certe parti del Piemonte e della Valle d’Aosta non ci siamo lontani, se non smette di piovere.

Passando sulla Dora a Torino, stamattina, aveva proprio una brutta "cera" e non sembrava aver intenzione di abbassare il suo livello, che anzi, pare sia destinato ad aumentare.

Speriamo in una tregua, anche se sembrerebbe che almeno fino a domenica continuerà con questo registro.
Poi ovviamente, una volta finito di piovere arriverà il caldo torrido e la gente che oggi si lamenta che piove e fa freddo (ho rivisto in giro i cappotti) incomincerà a lamentarsi per il troppo caldo. Ovvio.
Anche perché ovviamente le mezze stagioni non esistono più e il caldo sarà ovviamente insopportabile.

Intanto, aspettando che smetta di piovere e torni il bel tempo, visto che tra l’altro questo grigio mi mette un sacco di "tristezza", io fra un po’ vado a "divertirmi" con CVS.
E dopo aver imparato a fare scalette e indici, a mettere correttamente le virgole, i punti, i punti e virgola e la punteggiatura (…) oggi il programma prevede che qualcuno ci insegni come si fa una tesi di laurea.
Sicuramente una cosa positiva e apprezzata.

L’unica cosa è che sono ottimisti, loro. Fra due anni – ammesso che siano poi due anni – sono sicura non ricorderò nemmeno una virgola (spero messa nel posto giusto) di quello che mi sentirò raccontare oggi pomeriggio. Fortunatamente rimarranno le dispense a dare una mano.

ps. incomincio a non sopportare più ‘sta tastiera americana che c’è qui in università: prima o poi dovrò stampare una bella tabellina con tutte le combinazioni che mi servono per scrivere le lettere accentate per non doverle provare quarantacinque volte prima di trovare quella giusta.

CVS 3 la vendetta

Questo potrebbe essere un esercizio di CVS all’esame (ci è stato proposto oggi nella esercitazione): mettere in ordine logicamente le seguenti frasi:

1) Lo studioso constatò che era una specie del tutto nuova, mai osservata prima.

2) Hanno scelto il posto giusto.

3) Lo studioso identificò subito gli insetti come appartenenti al gruppo neotropicale Pheidole, identificando la loro sede nelle radici di una pianta.

4) Se c’è un habitat a prova di sicurezza per una specie vivente, quello è certo un ufficio del Wwf, la grande organizzazione dedita alla protezione di animali e piante di tutto il mondo.

5) Ma, assicura, sta creando per loro anche un completo ecosistema tropicale. Intanto la Fuller continua a curarle, servendo loro acqua zuccherata, torsoli di mela, formaggio e qualche dolcetto.

6) Da buon presidente, la signora Fuller non solo assicurò protezione alle formiche, ma chiese ad un esperto zoologo di analizzarle.

7) Una specie di formiche ha scelto addirittura la sede centrale dell’associazione, dove le garanzie non possono che essere massime.

8) A notare le ospiti inaspettate è stata proprio la presidente del Wwf, quando l’anno scorso osservò gli insetti mentre correvano da un punto all’altro della sua scrivania.

Vediamo se anche voi riuscite a farlo!
Io sono alquanto sconvolta.
Un quarto d’ora a discutere su dove era meglio mettere il punto 2) … ma quante paranoie mentali bisogna farsi su queste cose? Noi informatici e gli umanisti viviamo proprio su due mondi separati.

CVS 2 la vendetta

Vi ho raccontato tempo fa di questo "interessantissimo" corso che sto seguendo in università, CVS. E vi avevo detto che mi avrebbe dato "soddisfazione" (e al contempo anche tanto patimento).

Più va avanti e più sinceramente mi chiedo che caspita di senso abbia un corso del genere ad Informatica.
Per tre miseri crediti. Tre professoresse diverse (ognuna un credito?), un seminario interessantissimoooooo sulla "library 2.0", che di interessante ha avuto solo il fatto che il professore che l’ha tenuto aveva un marcato accento fiorentino e quindi era "piacevole" da ascoltare. Stop. Per il resto la noia più mortale a sentire dirmi che un tempo c’erano le biblioteche e ora si sta spostando tutto on-line.
Cioè, la noia non è per la lezione in sè, ma perchè mi sembrano nozioni abbastanza lontane da quelle che realmente a me un giorno serviranno. Per lo meno così come sono state presentate.

A me un giorno informatica, che cosa me ne può fregare della distinzione del testo tra semiologia e linguistica?? Della differenza tra coerenza e coesione?
… a cosa può diavolo servirmi nella mia vita di informatica?

Chi mi conosce sa che nascondo nel mio animo "tecnico" anche una buona parte "umanista". Poi che prevalga la prima parte è indubbio, ma non ho mai disprezzato anche la seconda, ma con la condizione necessaria che devo essere io a "cercarmela": se mi viene imposta mi impunto!

Poi voglio dire … ci facessero vedere esempi su testi un pochino interessanti, per lo meno attenenti al mondo scientifico. E invece ci tocca fare degli esercizi del genere:

Virgilio non è dunque allegoria di una qualità, di una virtù, di una capacità, di una forza e neppure di una istituzione storica. Egli non è né la ragione, né la poesia, né l’impero (SOST. GRAMMATICALE)
– Leopardi esprime questo concetto nell’antitesi grandezza-piccolezza. Questa opposizione percorre tutto il suo pensiero (SOST. LESSICALE CON SINONIMO)

Praticamente all’esame avremo la prima frase fino al punto e noi, sapendo con quale sostitutivo dobbiamo sostituire la parola in corsivo dovremo formulare una frase da aggiungere dopo il punto (che nell’esempio c’è già). Ora, ovvio che noi dovremo sapere la differenza tra sostitutivo grammaticale e lessicale (con tutte le casistiche, la sinonimia, la ipernonimia e iponominia) … ma vi sembra una cosa da far studiare a degli informatici? Sia chiaro: non discuto l’esercizio in sè, ma piuttosto il fatto che nella mia vita pratica e concreta di studente informatica servono mille volte di più bibliografia e come si fa una tesi (per restare nell’ambito di CVS) piuttosto che questo.

Per non parlare poi dell’ultima lezione in cui ci hanno insegnato a individuare in un testo e suddividere i paragrafi. Forse qualcuno aveva scritto fuori dalla porta "Seconda Elementare" …

Martedì il programma suggerisce una bellissima e interessantissima esercitazione sui paragrafi.

Esercizio 1. Leggere il testo sotto riportato, in cui sono stati eliminati i capoversi. Individuare i paragrafi, dare loro un titolo e rappresentare la struttura del testo (paragrafi e unità informative) in un diagramma ad albero.

Angoscia! Io ci esco pazza!!!!!!! (a parte che a voler fare la pignola … ma scusate, nella consegna di questo esercizio, nella prima frase, la virgola tra "riportato" e "in cui" non è abbondantemente superflua??)

La chicca finale è stata la frase con cui ha esordito una delle tre professoresse alla sua prima lezione:

In ambito umanistico la presunzione regna sovrana

Oh, se l’è detto da sola … io non ho detto niente di male!

Comunque, bisogna dirlo: il più mitico è lui, mister "ci siamo tutti?", il prof di analisi.
Quando arriva chiede sempre "come state, tutto bene?" e quando finisce la lezione conclude con un "grazie per avermi ascoltato e buona serata a tutti, ci vediamo domani".
Ma il top lo si raggiunge dopo gli intervalli: "ci siamo tutti?" E qualcuno l’altro giorno gli ha detto: "prof, perchè non fa l’appello?"

… domande …

Ma tu, che ti sei seduto davanti a me sull’autobus oggi … perchè caspita non ti compri un paio di cuffie (le mie… da "battaglia", che ho dovuto comprare tempo fa, le ho pagate "l’astronomica cifra" di 2,44 euro!) e ti ascolti la tua musica (fosse poi almeno stata bella … invece nemmeno quello) per i fatti tuoi come fanno tutti (io compresa) e non la spari con il cellulare a palla per tutto l’autobus, che magari la gente che sta attorno a te non ha poi così tanta voglia di doversela sorbire? Ci vuole tanto ad arrivarci?

E perchè mai il prof di Architettura degli Elaboratori sembra il gemello di Chico? (il profilo è davvero lo stesso … fa quasi impressione la somiglianza!)

E perchè tutte le volte che dice "quando poi vedremo in dettaglio i transistor" … mi incomincia a ritornare in mente quel bellissimo quaderno giallo di elettronica che speravo di aver accantonato definitivamente… e che invece mi sa mi toccherà andare a riprendere (anche se fortunatamente, immagino sarà una cosa moooolto molto soft … altro l’elettrotecnica da cui sono scappata da ingegneria!)?

E sempre tu, prof di Architettura, perchè devi fare il simpaticone dicendo: " A chi risolve l’esercizio in modo corretto regalo questo palloncino"? (fatto realmente successo nell’aula D oggi pomeriggio tra le risate – ovviamente – dei presenti)
Domani per "interrogare" mi chiedo che metodo userà! Ci lancia il gessetto?

E sempre tu … laureato in Filosofia con indirizzo "Filosofia informatica" … dottorato in Informatica.
Relatore di entrambi: chi se non lui, il mitico "capo" del corso di Informatica (su cui qualcuno forse mi ha già sentito "sfogarmi" per via della sua pignoleria – e lentezza – fin troppo acuta)?
Però, che accostamento strano … Filosofia e Informatica. Ma per lo meno adesso capisco perchè ti compiaci e fai un sorrisone a quarantacinque denti tutte le volte che si parla di "astrazione".

E perchè mai il prof di Analisi, invece che pinzarsi il microfonino sulla maglia come fanno tutti, se lo tiene nella mano sinistra e con l’altra scrive alla lavagna? Ma non è scomodo? Bah. Contento lui …

Sempre ancora per restare in ambito universitario … domani prima vera lezione di CVS ().
"Googlando" un po’ con il nome delle mie professoresse di questo corso, ho scoperto, nell’ordine:
– che una delle professoresse ha scritto un saggio dal titolo: "«Petrarca for ever!»: «interpellanze petrarchesche» nel carteggio Calcaterra-Cian "
Petrarca for ever???? Oddio!
– che cercando il nome dell’altra professoressa, la "capa" del corso di CVS … il secondo risultato è di una conferenza che ha tenuto a Bologna […] al dipartimento di Italianistica dal titolo: "Io penso ad elettrizzare i caratteri": Il "romanzo storico" che "non va colle regole "
– la terza (che sarebbe la nostra "esercitatrice"), invece, ha tenuto un seminario alla Normale di Pisa.

Io mi sento "circondata" da cotanta "maestria".
Stanotte sognerò di sicuro i tanto "amati" quanto ancora "oscuri" (anche se va beh, la mia idea a proposito me la sono fatta) confissi, il greco che ancora ci serve oggi.

Chiudendo questa parentesi universitaria, torniamo alla "vita di tutti i giorni".

Perchè i vigili (non so se solo di Torino) devono sempre mettersi in bella mostra e piazzarsi agli incroci nelle ore di punta del traffico, rendendoli praticamente un caos (ed è la loro sola presenza a farlo)?
I semafori li hanno inventati solo come arredamento cittadino?

E perchè mai, tutte le volte che sono in coda … la probabilità che arrivi un’ambulanza a sirene spiegate rasenta quasi l’1% (per chi non masticasse tanto la materia: la probabilità di un evento deve necessariamente oscillare tra lo 0 – probabilità più bassa – e 1 % – ovviamente la probabilità più alta) … la gente sta male solo quando c’è il traffico … o gli autisti delle ambulanze pensano bene che se mettono la sirena la gente li lascia passare e non si fanno "il traffico"?
(mi sorella, che suo malgrado su un’ambulanza ci è dovuta salire dopo essere svenuta – se ripenso ancora allo spavento che mi ha fatto prendere!!! -, mi raccontava che anche in quella occasione, in cui lei era coscientissima, hanno attaccato la sirena lo stesso … per cui mi pare di capire che quella di attaccare la sirena "in-ogni-caso" è una prassi molto in uso)

E ultima domanda, non meno importante delle altre: ma perchè mai non vado a dormire invece di continuare a riempire questo mio blog di così tante cialtronerie?

CVS

[ Oggi mi sto proprio "lanciando" … siamo già al terzo post! ]

Domani riprendo i corsi universitari.
Chiusa la parentesi più o meno "positiva" degli esami, si riprende il tran-tran quotidiano.

Questo trimestre avrò Analisi II, Laboratorio di Linguaggi (dove ri-studierò un po’ di C, e visto che l’ultima volta che l’ho "visto" è stato tre anni orsono, ripreso poi a sprazzi studiando PHP, e poi passando per la programmazione ad oggetti quest’estate e in questo inizio di università, immagino che sarà alquanto "traumatica" la cosa), Architettura degli elaboratori (questo è molto simile agli studi fatti con Sistemi alle superiori), ma soprattutto il temibile e temutissimo Comunicazione Verbale e Scritta.

Tre (scritto in lettere e non in numero perchè come diceva una delle mie prof. di italiano delle superiori: i numeri fino ad almeno d-i-e-c-i vanno scritti in lettere … sto già entrando nella parte :S) miseri crediti per un corso che si annuncia "soporifero" (non me ne vogliate).
Già avevo capito che era a frequenza obbligatoria, cosa che invece si è probabilmente rivelata falsa!
Inizio se non altro incoraggiante.

Stavo giusto dando un’occhiata al programma … c’è da venirne "pazzi" (almeno per me, magari a qualcuno piacerebbe ‘sto corso, non lo metto in dubbio).

Domani si comincia con:
I. L’italiano dell’uso
I.a l’italiano dell’uso (cioèèèèèè?)
I.b il greco che ancora ci serve: i confissi (Danix said: i confissi cheeeehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh???)
I.c locuzioni latine più comuni ()
I.d errori più frequenti in chi usa il pc ()

Questo il preesame scritto:

Il preesame scritto sarà composto da due parti: nella prima il candidato dovrà rispondere a una domanda formulata sui testi utilizzati a lezione; nella seconda il candidato dovrà stendere una composizione, un riassunto, un elenco puntato o qualsiasi altra forma di esercitazione scritta di cui si sia discusso a lezione.

Ho l’impressione che questo corso farà tanto parlare di se, su questo blog!

Ah, e per chiudere in bellezza … all’orale dovremo "portare" un libro.
Scelta tra:

Un’idea me la sono già fatta (e penso si possa abbastanza intuire).
Ma si accettano consigli spassionati.