Sul tram – Le caramelle

C’è un bimbo qui vicino a me. Avrà al massimo 3-4 anni.
Ha la faccia ancora un po’ assonnata e interrogativa, la mamma tiene in mano la sua piccola cartella della scuola mentre in mano lui tiene un pezzo di merendina.

Un signore lo guarda, mette le mani in tasca e tira fuori un cioccolatino e una caramella. Li nasconde nel palmo della mano, si avvicina al bimbo e gli spalanca la mano: “Vuoi?” gli dice con un bel sorriso.
Il bambino guarda la mamma con un volto interrogativo e lei annuisce.
Il bimbo allunga la mano. “E come si dice al signore così gentile?”.

Il bimbo ci pensa un po’, e guarda la madre con quell’aria di ‘vergogna’ supplicante che sia la madre a compiere quel gesto.

“Dai, come si dice al signore?”, insiste lei.
“Grazie signore”, dice alla fine il bimbo abbozzando un sorriso.

Bene, anche la mia giornata può cominciare con un sorriso 🙂

Postumi di un risveglio traumatico – La saga

Dopo le imprese precedenti di cui non ho però lasciato traccia su questi schermi (tentativo mattutino prima di mettere la caffettiera nel micronde e poi le fette biscottate in frigo) eccoci all’ ultima della saga degli effetti da “risveglio traumatico” stamattina: prendi lo spazzolino, e invece che il dentrificio lo metti sotto il beccuccio del sapone come fossero le mani.
Volevo i denti ben saponati, forse.