Lo sapevo che prima o poi sarebbe successo!

Sto lavorando ad un sito, una sorta di intranet, con area di amministrazione a più livelli e parte di "front-end", quella visualizzata dagli utenti più "semplici".  All'atto dell'iscrizione degli utenti viene mandata una mail con un link per la conferma dell'iscrizione – procedimento abbastanza usuale ai sistemi di iscrizioni sul web – con questo testo: "Prima di poter accedere devi confermare l'iscrizione COPIANDO e INCOLLANDO nel tuo browser il seguente link" e segue il link con un bel codice casuale generato dal sistema. Facile, no?

Da un mesetto abbiamo aperto la sperimentazione su scala mondiale ad uno dei livelli degli utenti del sito. Stamattina apro l'indirizzo email dove ricevo le notifiche e le varie richieste e trovo questa mail di risposta a quella generata automaticamente dal sistema:

"Grazie mille e ho ricevuto il vostro email. Confermo quello che mi avete mandato".

La mia curiosità è stuzzicata da quel "confermo". Apro il database e vado a cercare quell'utente: zac, lo sapevo, lo stato è ancora impostato su disabilitato, mi sta mandando una conferma manuale!

… se non avessi deciso di abilitarlo io manualmente a quel punto, domani avrei ricevuto una mail di richiesta del perché non riusciva ad accedere al sito, non sarebbe stata la prima! Ma ormai ho già la risposta pronta!

Incendi al tempo del web2.0

E' tutto il pomeriggio che sopra la nostra testa continuano a girare molto bassi elicotteri e canader, sintomo inequivocabile di un incendio in corso.

Seguite questa sequenza di passi:

1) ho aperto Google Reader e controllato il feed del sito Castellinews.it a cui mi sono iscritta per avere notizie del territorio in cui sto vivendo in questo periodo: c'era una news dal titolo: "Rogo a Castel Gandolfo: all'opera la Protezione civile".  Eccolo, è lui!

2) condivido tramite l'apposito bottone la notizia su Facebook e incominciano i commenti da parte di chi a Castel Gandolfo, come normalmente anche la sottoscritta, passa almeno una volta l'anno

3) nell'articolo è indicata la via: apro Google Maps per controllare la distanza dal luogo dell'incendio dal posto che solitamente frequentiamo a Castel Gandolfo.

Incomincio a ragionare sui passi che ho fatto e penso:  o_O

Bisogna proprio dirlo: un incendio al tempo del web2.0!

Accorcia i tuoi link con Virou.gr

Devi accorciare un link per condividerlo su Twitter? O per non mandare in giro agli amici link chilometrici e con sequenze alfanumeriche troppo originali? 

Ho scoperto in questi giorni un nuovo servizio che accorcia link molto originale ma soprattutto molto utile: http://virou.gr/home

Qual è la caratteristica che rende Virou.Grama degno di essere utilizzato? Semplice: pare sia un'iniziativa di Carrefour Brasile: per ogni URL abbreviato, per ogni carattere è diminuito con Virou.gr, Carrefour donerà 1 grammo (0,03 once) di cibo per il progetto brasiliano caritatevole Brazilian Red Cross.

Merita di essere condiviso. Passaparola!

Viva viva i blog!

Sto riscoprendo la voglia e l’affetto verso questa mia discarica virtuale. Ok, il tempo non è tantissimo, ma non è neanche che bisogna scrivere i trattati sui massimi sistemi e nessuno mi corre dietro. Scrivo quando ho voglia, tempo, qualcosa da scrivere. Scrivo quando posso comunicare davvero qualcosa, quando mettendomi nei panni di chi apre queste pagina spero possa trovare qualcosa di utile. Scrivo quando posso dare.

Stasera mi rendevo conto di come Facebook non riesca a sostituire per neanche una virgola la bellezza di aprire questo editor, incominciare a pensare, incominciare a scrivere.

Non poi che passi il mio tempo su Facebook, di questi tempi sotto esame poi mi sto imponendo di aprirlo il meno possibile, magari alla sera quando proprio non studio più, per dare un’occhiata, magari scrivere qualcosa ma niente di più. Ma certo che sono (quasi) tutti lì, su Facebook. E quindi è ovvio che venga naturale usarlo come valvola dei miei pensieri.

Ma appunto, pensandoci bene, il mio blog rimane come qualcosa di insostituibile. E pur se paradossalmente è più accessibile a tanti, mi sembra come parlare nel salotto di casa mia, mi sento più a mio agio. E pazienza, non potete farmi il pollice sù per dire "Mi piace", non potete vedere le mie foto (che non si trovano nemmeno su Facebook comunque): ma potete "vedere" me, potete scoprire come ero quattro anni fa, potete scoprire come ero un anno fa, potete scoprire come ero ieri. E non vi sentite venire su quel certo senso di morbosità nel farlo. Provate a farlo su Facebook. Tutto inghiottito nella grande bocca della balena blu. E poi vai a recuperarlo.

Non so come spiegarlo, ma qui sul blog è diverso. E’ più bello. E’ "mio". Fosse anche solo una foto, una citazione.

Anche su Facebook sono io, nella mia vita cerco di non avere delle maschere pronte all’uso, casa, università, amici, Movimento dei Focolari, Facebook, blog … no, sono sempre io. Con i miei quindicimila difetti e pochi pregi, ma sono sempre io. Cambia chi mi sta attorno, cambia l’ambiente. Facebook mi sembra una grande cappa, mi soffoca.

Il blog invece è un foglio di carta scarabocchiato, magari anche appallottolato. E’ come una serie di quei promemoria gialli, a volte ne servono di più, a volte ci appiccico sopra solo una foto. E poi metto tutto in un cassetto, perché domani potrebbe venirmi voglia di andare a riguardarli. Magari riscoprirò cose che mi avevano già fatto del bene.

E poi mi fa un enorme piacere sapere che qualcuno durante la sua giornata ha digitato l’indirizzo del mio blog, si è ricordato di me, ha "cercato" me. Certo, il contatto è sempre tramite freddi bit, ma ho l’impressione che per l’approccio quelli dei blog siano un po’ più … tiepidi?

Nei blog c’è ancora una "reciprocità" che su Facebook non è mai esistita e forse non potrà mai esistere. Anche qui siamo "uno" a molti, tanti di quelli che passano da queste pagine nemmeno li conosco.

Qualche tempo fa mi è arrivata per mail questo da una lettrice del mio blog (posso Anna, vero? ;-)) con cui spesso si è discorso di questi argomenti:

Ormai se una cosa non viene scritta su facebook non esiste, e se non sei su facebook non esisti neanche tu. Luoghi di vacanza, nascite, matrimoni, battesimi, relazioni sentimentali sono solo "on face". Tutte queste notizie non vengono più comunicate di persona ma scritte in uno stato, inserite in un album, e poi, si taggano gli amici, un bel risparmio di tempo, di soldi, di relazioni..

Anna ha detto no! (non al colesterolo ma a facebook!)

Io nel mio piccolo non ho chiuso Facebook, ma l’ho riportato ad una dimensione più consona. E sto cercando tanti trucchetti per sfruttarlo in modo positivo. Spero di avere il tempo di mettere giù qualche riga perché questa "ricerca" possa essere utile a tanti per riscoprire come me la bellezza di fermarsi davanti ad una pagina vuota e scrivere. La bellezza di prendere un foglio di carta e scarabocchiarci sopra. Di riscoprire le persone accanto a me. Ri-imparare a chiedere "come stai?", imparare a non scrivere tutto quello che mi passa per la testa. Riscoprire di spegnere di più le relazioni "in the facebook" e rintizzare le relazioni "to face". Facebook può mica sostituire un abbraccio! Riscoprire che l’  "amicizia" è una cosa seria e che non si può "collezionare".

Che non troppo in fondo: "w i blog! lunga vita ai blog! ".

[Photo credit]

Confiker Worm

Pay attention.

Pare che sia circolato in questi giorni un virus, Confiker (per pc Windows).
Direte, niente di strano, ce ne sono a migliaia tutti i giorni.

Questo però è particolare e mi sembrava meritasse una nota. Ha infettato tanti computer di ignari utenti … ma se ne è stato buono buono e zitto zitto fino ad adesso perché è programmato per uscire allo scoperto domani 1 aprile.

Se il proprio computer viene infettato dal Conficker verranno bloccati gli aggiornamenti del sistema operativo, ma anche quelli delle principali software house antimalware e vi impedirà di accedere ai più noti siti di sicurezza. Inoltre il worm è in grado di alterare il registro di sistema, cancellando anche i punti di Ripristino. [via]

Pare che ci fossero degli aggiornamenti  Microsoft in questi giorni da installare per cautelarsi nei suoi confronti … ma comunque non è niente di trascendentale, non è che un normale virus come tutti gli altri, se non fosse per questa peculiarità di "svegliarsi" in un momento preciso su tutti i computer (infetti) del mondo.
Quindi valgono sempre le solite regole, un buon antivirus da tenere aggiornato e attenzione in quello che gira con la mail, le chiavette USB, etc …

So che sono poche regole e tutti voi le seguite alla lettera … ma ho spesso a che fare con gente con computer immancabilmente infettati e il primo modo per non infettarsi, banalmente, è cercare di prevenire. E allora l’occasione di questo virus così "particolare" può essere lo spunto per tornare ciclicamente sulla questione.

ps. se siete arrivati qui perché vi siete beccati il virus: qui ci sono utili tool per cancellarlo.

Mi auto-publicizzo

Mi perdonerete se faccio un po’ di sana "auto-promozione".

Da lunedì è incominciata, sul sito di Web4Unity, la pubblicazione a puntate di una mia "mini-guida", revisione di ciò che scrissi, sempre per Web4Unity nel lontano 2004, sull’uso della posta elettronica e su certi "comportamenti" da tenere in Rete.

Le pubblicazioni saranno, nel limite del possibile, settimanali.
Cliccando sul bottone qui sotto potete accedere all’indice principale delle mini-guide.

Ovviamente sono ben accetti qualsiasi tipo di commenti, anche negativi. Qui o sul sito di Web4Unity.

Catene, Messenger e affini

Apro Messenger.

Vedo che una tale Giorgia mi ha aggiunto alla sua lista dei contatti.
Penso a quali Giorgia conosco che possano avere il mio contatto. Non me ne viene in mente nessuna persona, ma accetto per capire di chi si tratta (magari alle volte qualcuno usa l’indirizzo di Messenger della sorella e quindi non è subito identificabile).

Appena ho accettato apro una chat

danix scrive: – ciao, chi sei?
Giorgia scrive: – giorgia tu? (nda: ma come, mi hai aggiunto tu!!!)
danix scrive: – daniela. scusa la domanda … ma come hai il mio contatto?
Giorgia scrive: – catene.. scusa dv andare ciao (faccia di Danix:  )

A parte che si scrive DEVO e non "dv" (lo posso capire negli sms … ma in chat no! Non si paga mica in base al numero di caratteri digitati!!!)
Danix non ci pensa due volte.
Tasto destro –> Blocca contatto
Tasto destro –> Cancella contatto

Non sopporto le catene (a parte qualche rara eccezione).
Non sopporto queste maledettissime sbrodolate di 15698755132 indirizzi in chiaro, inoltrati in mail con altrettanti indirizzi.

Vi prego, usate la copia conoscenza nascosta (CCN o BCC) per mandare in giro queste maledettissime catene (anzi, e già che ci siete prima controllate l’attendibilità, visto che poi non è così tanto difficile!).

Premesso che anche io alle volte utilizzo gli indirizzi in chiaro, ma sono in quelle mail che so che sicuramente non verranno rigirate mille volte perchè facenti parte di un giro particolare.
Per tutte le altre, solo la copia conoscenza nascosta!

Sono giorni che continuano ad arrivarmi catene et simila da miei compagni di università sull’indirizzo di Messenger (che per fortuna è molto secondario rispetto al normale flusso della posta). Ovviamente non 154874 indirizzi in chiaro, nel corpo della mail e nel campo A (o TO).
Sono tre giorni che faccio presente il problema ai suddetti tipi ma niente … entra da una parte ed esce dall’altra.

So che molti dei miei lettori sono molto ligi su quest’argomento, ma se mai questa fantomatica Giorgia passasse di qua, che sappia che non capisco la necessità di aggiungere ai propri contatti un contatto che non si sa nemmeno a chi appartenga.
Ma ho assistito a scene di gente che faceva su un foglio la raccolta di tutti i contatti di Messenger perchè "sto facendo la gara con mio cugino a chi ha più contatti". Che gente!

Seminario Microsoft

Premessa: Chiedo già scusa in anticipo se quest post possa risultare per qualcuno un po’ troppo "tecnico".

Oggi sono stata ad un seminario che Microsoft ha tenuto nella mia università e che sta tenendo in varie università italiane.

Non sono una fan del mondo Microsoft, ma ciò nonostante ho ritenuto importante partecipare a questo evento perchè mi sembra che solo da una profonda conoscenza delle tecnologie presenti nel mondo informatico si possano scegliere di volta in volta quali meglio si adattano alle situazioni ed evitare delle "guerre" tra filosofie.
Perchè come in qualsiasi dialogo, una parte essenziale da cui non si può prescindere è sicuramente la conoscenza dell’altro.

Il seminario, tenuto da Mauro Minella, era incentrato in particolare sull’uso delle tecnologie .NET orientate al WEB.

Il programma prevedeva una presentazione teorica (con l’ausilio di alcune demo preparate sul momento) e al pomeriggio un momento di "prova sul campo" nei laboratori, a cui non ho partecipato per la contemporaneità con le lezioni. Alla fine della giornata è stata consegnata ad ogni partecipante una copia gratuita per l’uso personale di Vista, l’ultimo sistema operativo made in Microsoft e una copia dell’ambiente di sviluppo Visual Studio 200 Beta2. Quest’ultima, quando sono andata a recuperare i due cd, era già finita, per cui a casa mi sono portata solo la copia di Vista Business, che però non installerò.

I temi trattati hanno praticamente ripercorso quanto ho appreso da quest’estate fino ad oggi lavorando su un applicativo web abbastanza "tosto" (qualcosa simile ad un gestionale) che sto ancora ultimando, per cui non c’è stata nulla di nuovo, ma durante la presentazione alcuni passaggi mi sono serviti per raffinare alcuni ragionamenti sull’impostazione del lavoro.
Lavoro che non mi ha fatto cambiare idea sulla mia preferenza piuttosto sull’accoppiata PHP + MySQL, di cui cercherò di approfondire la conoscenza, ma che se non altro mi sta dando sicuramente delle buone conoscenze anche in campo degli strumenti Microsoft … perchè è bene "imparare l’arte e metterla da parte".