Finalmente gli azzurri … in azzurro!

Sono arrivata a casa stasera giusto in tempo per vedere l’ultimo goal (bellissimo, soprattutto il meraviglioso passaggio di Pirlo per Beppe Rossi che speriamo davvero la Juve non se lo faccia sfuggire!) dell’Italia contro gli Stati Uniti nella prima partita degli azzurri nella Confederation Cup, diciamo il preludio ai mondiali del prossimo anno (e dire che sembra ieri che eravamo a festeggiare gli "eroi" di Berlino!) in Sud Africa.

Non ho visto la partita e quindi nessun commento … ma caspita, che bella la maglietta di quel colore: è stupenda! Forse ancora un po’ più chiaro sarebbe stato il top, ma sicuramente meglio delle maglie blu!
Peccato per l’abbinamento con il marrone dei pantaloncini, ma in effetti trovare un altro colore non troppo appariscente da abbinargli non è facile (ma un bel bianco no?) … tutti azzurri sarebbero sembrati con il pigiama pronti ad andare a dormire!

Per sorridere un po’

Mettendo in ordine la vecchia posta sto trovando cose davvero carine ..

Questa soprattutto, letta a posteriori di questa strana estate del mondo del calcio è davvero divertente!

GERMANIA 2006: UN MONDIALE PULITO
(dalla Gazzetta dello Sport del 30/6/2006)
di Giorgio Gherarducci (Gialappa’s band)

Giustizia è fatta!

Dopo i torti arbitrali subiti 4 anni fa in Corea, l’Italia si è presa la
tanto agognata rivincita ed è pronta a giocarsi la finale col Brasile.
Siamo ormai al termine di quello che, citando le parole del
vicepresidente della Fifa Luciano Moggi, verrà ricordato come

"il mondiale più pulito della storia".

Ripercorriamo il trionfale cammino degli azzurri:
alle prese con un girone eliminatorio "di ferro" (Arabia Saudita, Isole

Far Oer e Siberia orientale) e nonostante le maligne insinuazioni sul
fatto che il bambino bendato che ha sorteggiato i gironi si è scoperto
essere un nano di 42 anni di Forcella soprannominato "Peppino mani di
fata", l’Italia si è qualificata a punteggio pieno grazie a tre rotonde
vittorie per 1-0. La prima grazie a un sacrosanto rigore al 97′ (la
moviola ha svelato il netto fallo su Inzaghi al quale, proprio mentre stava
per calciare a rete, il difensore avversario ha urlato "buh!" sbilanciandolo),

la seconda con un gol più che regolare all’88’ (è vero che Vieri era in
fuorigioco di 8 metri, ma la leggera svista arbitrale andava a compensare
un evidente fallo laterale a centrocampo negato agli azzurri al 3′ del primo
tempo) e la terza con uno splendido colpo di testa in mischia di Cannavaro
(irrilevante la coltellata all’addome inferta da Gattuso al portiere avversario:
di falli così in area ce ne sono mille a partita).

Ironia della sorte, negli ottavi di finale l’Italia si è trovata di fronte la
Corea del Sud, ma grazie ad un arbitraggio impeccabile dello statunitense
John Gotti junior, la compagine asiatica è stata travolta per 3 a 0. Le inutili
ed infantili le recriminazioni dei coreani, che sono arrivati all’appuntamento
privi di ben 9 titolari, ritrovati peraltro 48 ore dopo impiccati sotto un ponte
di Londra, non possono certo essere considerati un alibi per la batosta subita.

Il duplice 2 a 0 con cui gli azzurri hanno eliminato poi Danimarca e
Inghilterra nei quarti e in semifinale, ci fanno ben sperare sull’esito
finale di questo mondiale, e ai soliti maligni che sottolineano come i
4 gol di queste 2 partite siano arrivati grazie a 4 papere dei portieri
definite "sospette", rispondiamo dicendo che i familiari degli estremi
difensori di Danimarca e Inghilterra, che erano stati rapiti alla vigilia

delle partite con l’Italia, sono stati liberati oggi e godono tutti di
ottima salute, orecchio più, orecchio meno.

A questo punto niente ci può fermare, il Brasile ci teme a tal punto
che stanotte i giocatori carioca non hanno chiuso occhio per la
tensione (e non certo perché l’albergo che li ospitava ha preso fuoco
per cause ancora da accertare).

A quella che si profila essere una vittoria annunciata assisteranno
oggi sia il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, sia il presidente

della repubblica ad interim Silvio Berlusconi.
Voci bene informate assicurano che dal Vaticano seguirà con
trepidazione l’incontro anche il Santo Padre Paolo Berlusconi I, meglio

noto in tutto il mondo come "il Papa scemo".

Siamo certi che anche lui insieme a tutti noi griderà lo slogan coniato
ndalla gazzetta nel lontano 1982:
"Italia facci sognare!".

Anno magico per lo sport italiano

Lo dicevo in un altro post.

Questo è un anno quasi d’oro per l’Italia sportiva. Quasi perchè ci sono le figure "magre" delle rappresentative di pallavolo (soprattutto), basket (un po’ meno) e atletica a "macchiare" questo anno che altrimenti sarebbe perfetto (aspettando domenica il gran premio che potrebbe portare il titolo costruttori alla Ferrari).

Alla vittoria ai mondiali tedeschi di calcio, alle tante medaglie vinte dal nuoto, alla più recente vittoria della 16 Vanessa Ferrari ai mondiali di ginnastica. Senza dimenticare l’acuto di Paolo Bettini ai mondiali di ciclismo e la Fed Cup conquistata dalle ragazze del tennis e le Olimpiadi Invernali di Torino.

Belle soddisfazioni che sarà bello riassaporare magari anche il prossimo anno.

Forza Azzurri!

Ciclismo d’oro

E’ giusto celebrare Paolo Bettini, che ieri ha riportato sul tetto del mondo l’Italia del ciclismo. Dopo Zolder, dove vinse Mario Cipollini, ieri è stato il turno di un altro toscano, il "Grillo", come simpaticamente viene chiamato il corridore di Livorno.

Lui che, ricordiamolo, porta al collo la medaglia d’oro vinta alle Olimpiadi 2004 di Atene.
Gara perfetta degli azzurri, che hanno portato il loro "capitano" a vincere in volata sul sempre presente Zabel e sul giovane spagnolo Valverde.

Bravo Grillo .. e brava Italia!


(nella foto tutta la soddisfazione di Bettini)

E fa bene allo sport, ma in modo particolare al ciclismo (che non attraversa certo un momento felice) la sportività dimostrata sul palco delle premiazioni da Zabel (che probabilmente il prossimo anno non ci sarà) e da Valverde.

Questo 2006 ci vuole dare delle grandi soddisfazioni mondiali (Mondiali di Calcio e di Ciclismo), anche se non mancano delle delusioni (dal basket e dalla pallavolo).

Una curisosità. Fra i corridori ce n’era uno anche a rappresentare i colori del Burkina Faso.

Piacevole sorpresa

In questi giorni è in corso di svolgimento il mondiale di basket in Giappone.

Ovviamente non ha la risonanza dei mondiali del calcio, e nessuno si affolla nelle piazze italiane con tanto di tricolore sulle spalle.

Però qualche piccola soddisfazione se la stanno prendendo anche gli azzurri.

Ci siamo presentati con una formazione giovane e abbastanza inesperta in campo internazionale, ma abbiamo tenuto testa nella partita di ieri ai mosti dell’NBA e oggi abbiamo conquistato gli ottavi al secondo posto battendo Portorico dopo una faticosa rimonta.

Una nota negativa per la RAI, che pur avendo acquistito i diritti di tutta la manifestazione, si ostina a proporre soltanto le partite degli azzurri.

In questo periodo di repliche televisive, una bella partita di basket non sfigurerebbe, e darebbe certo più visibilità ad uno sport, che in tempo di calciopoli, è in cerca di ribalta.

Forza Azzurri!

One

Trovo molto bella questa rivisitazione di One degli U2.

Tra le altre cose, la canzone è stata il sottofondo della clip mondiale mandata a più riprese a Notti Mondiali.

Sarà bello, ascoltandola più in là, ricordarsi di quel lontano 9 luglio 2006

Abbracciamoci forte. E vogliamoci tanto bene

Sono le parole pronunciate da Caressa, mitico conduttore di Sky alla fine della finalissima di domenica.

Si riferiva a noi italiani. E in effetti, l’affetto degli italiani è stato travolgente. Il pullman che riportava gli azzurri dall’aereoporto dove sono arrivati a Roma è stato preso d’assalto. E con ancora più travolgente la ressa sotto il pullman scoperto che ha fatto il giro di Roma. Una folla attendeva al Circo Massimo. Bella serata, forse un po’ esaltata dai media e dalla retorica. Sotto al palco campeggiava la scritta "ROMA RINGRAZIA GLI AZZURRI". Credo che fosse più giusto una scritta "L’ITALIA RINGRAZIA GLI AZZURRI". Perchè è stata una festa intera, di un paese intero che si è stretto intorno agli azzurri. La festa doveva essere di tutti, non solo dei romani.

Abbracciamoci forte. E vogliamoci tanto bene

Non è sicuramente il clima che si respira tra Italia e Francia in questo momento.

Gallas vuole la testa di Materazzi, la madre di Zidane i suoi testicoli. E’ un uomo ricercato, il nostro Marco nazionale. Cosa abbia fatto per meritarsi tutta questa attenzione tutti lo sanno. Si è preso una testata in diretta mondiale da Zidane dopo – pare – una provocazione. Quale sia stata non è data a sapere. Si dice che Zidane stassera alle 20 dia la sua versione. Attendiamo pazientemente.

Tutto quello che io non capisco è come si sia arrivato a tanto.

Marco ha provocato. Molto probabile. Ma, a parer mio, nessun insulto può scatenare una reazione così. Al massimo si risponde per le rime. Ma a voce. Non con gesti del genere.

Come si sa, a Zidane è stato dato il "Pallone d’oro" dei Mondiali. Non per fare la campanilistica, ma sicuramente lo meritava in modo molto maggiore il nostro Fabio Cannavaro, autore di un Mondiale su altissimi livelli, fin dalla prima partita con il Ghana. Sono troppo cattiva se dico che se qualcuno si prendesse la briga di andare a dare una verificata alle telefonate tra i funzionari FIFA ne uscirebbero delle belle. Altro che Italia. Questo non certo per sminuire la portata dello scandalo nostrano. Ma perchè, a mio modo di vedere, ci sono cose che non contano anche negli organi più alti.

Spiace solo che i francesi, invece di mettere alla "gogna" il loro tanto osannato idolo, se la prendono con gli Italiani. Qualcuno, per le PRESUNTE, al momento, provocazioni di Materazzi vuole toglierci la Coppa (questi ovviamente sono i teteschi). Non capisco quale sia il motivo di tanto astio nei confronti degli italiani. Giustificare il gesto di Zidane è tanto irresponsabile quanto incomprensibile.

A settembre le due nazionali si ritroveranno di fronte per la qualificazione al prossimo europeo. Se qualcuno non ci mette una pezza finirà a botte.