Ramadan karìm!

ramadan

Per i fedeli islamici il Ramadan costituisce un periodo eccezionale dell’anno, un’insieme di pratiche religiose, che di per sé sono testimonianza della fede, che hanno un forte impatto sulla vita sociale e civica. La mattina, presto, prima del sorgere del sole, una sirena sveglia la città. Si comincia a cucinare per quella che sarà ben più di una colazione. E così alle 4 del mattino l’aria si riempi di aromi forti; si tratta di pasti sostanziosi, capaci di forza per affrontare un’intera giornata. Poi una seconda sirena: comincia il digiuno. Durante la giornata nessuno mangia o beve e anche chi non fosse tenuto a tale obbligo per religione o perché dispensato per l’età o la condizione di salute, evita di farlo. I luoghi di ristoro sono chiusi. E’ un rispetto dovuto e condiviso.C’è serietà in tutto questo, forse per qualcuno è solo esteriorità, ma rivela comunque il valore della fede. Poi, più si avvicina il calar del sole, più la vita si fa frenetica e si respira agitazione. Non si resiste più, si corre per arrivare a casa. La velocità dei taxi e autobus diventa spericolata, non si rispettano i semafori, non esistono regole. E forse l’ora più pericolosa per chi si trova in strada.
Un’ulteriore sirena, e come d’incanto si ferma. Si chiudono i negozi, le strade sono deserte. Un dattero, quell’agognato sorso d’acqua, i primi boccani e, “aperto” il digiuno, lentamente la vita riprende, le strade si rianimano, ma in modo pacato. Sono trenta giorni interminabili.
(“Oltre il velo nel cuore del Pakistan“- Daniela Bignone )

Buon Ramadam a tutti gli amici musulmani.

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