La “teologia” della bicicletta

To-BikeLo so, è un po' di tempo che non scrivo più su queste pagine, ma spero di riuscire a riprendere una certa frequenza nel farlo.

Oggi intanto primo uso del "TO-Bike", il bike-sharing di Torino. L'unica cosa, forse la prossima volta è bene evitare via Garibaldi, che non immaginavo così "piena" alle sei del pomeriggio…sarà per le scuole ancora chiuse?

Il titolo di questo post? Per due cose.

Per una storia che qualcuno chiamerebbe "centuplo". Nei miei mesi castellani una delle cose che ho sofferto di più è stato non poter usare una bici (e non per scelta mia), prendere, andare, "volare". E oggi alle prime pedalate ho ripensato che in fondo è vero: per 9 mesi ho "perso" la bici, ma ora quando sarò a Torino, piogge permettendo, sarà il mio mezzo di spostamento, con in più la comodità di non dover pensare al prima (forse soltanto incrociare le dita che nella stazione più vicino a te ci siano ancora bici!!), ma soprattutto al dopo della bici, visto che la prendi in una stazione, la lasci in un'altra stazione e il gioco è fatto.

E poi perché … sì, oggi mi veniva un po' da pensare che un giorno di questi potrei dire: "hai voluto la bicicletta? bene, ora pedala!"

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Ciao Riccardo e Alessio

Morire a 17 anni coltivando il sogno, un giorno, di calciare su qualche campo importante quei due palloni che dovevano recuperare.

E’ la triste storia di ieri in casa Juventus. Protagonisti due giovanissimi della squadra bianconera della categoria Berretti. Solo l’anno scorso un altro elemento della squadra aveva perso la vita in un incidente stradale.

 Avevano un anno in meno di me …

Non esistono tante parole in questi momenti .. e anche solo il dire "condoglianze" sembra poco.

E però bello vedere tifosi di altre squadre, ex-juventini, "anti-juventini", unirsi al dolore della famiglia e della squadra.

Il calcio deve essere anche questo. Perchè di fronte a tragedie come queste non esiste colore o bandiera.

Buon compleanno, Toro

Domani sarà il 100° compleanno del Torino, seconda squadra (solo per anno di nascita) di Torino.

Sono juventina, ma ci tengo anche ad essere una tifosa di calcio un po’ anomala.

A Torino, come a Milano, Roma, Genova, etc, la rivalità tra le "due" squadre cittadine è molto viva e pultroppo certe volte si manifesta non con semplici sfottò (che ci stanno), ma in modi ben peggiori.

Ecco. Cerco di dare il buon esempio.
Di come si può essere tifosi senza perdere quel senso di rispetto che si deve a chi la pensa in modo diverso da noi. In tutti gli ambiti, quindi anche nel calcio.

Cento anni di storia sono tanti.
Una storia, quella del Torino, costellata da momenti di gloria (l’innarrestabile Grande Torino), ma anche di dolore (Superga), di delusione (il fallimento dello scorso anno) e di rinascita.

Una società importante, che ha comunque fatto la storia del calcio italiano e che merita il rispetto di tutti, juventini compresi.

E allora, buon compleanno, Torino.
Con l’augurio di altri cento anni, magari con qualche soddisfazione in più, perchè i tuoi tifosi ti amano, soffrono con te, a volte ti contestano, ma lo fanno perchè ti vogliono bene.

E speriamo presto di poter tornare a giocare un derby in serie A.
Sarebbe bello se finisse senza botte, senza cori offensivi, solo con quel sano sfottò del lunedì mattina  in ufficio, a scuola, nei bar.

Chissà. Forse sogno tanto.

Per intanto Buon Compleanno Toro.