Maturità 2007: il primo si

Finalmente qualcosa si muove a livello parlamentare, dopo la prima approvazione nelle commissioni.

Le novità principali sulla Maturità:

  • scrutinio per essere ammessi con l’obbligo di aver saldato i debiti precedenti (questo dalla maturità 2008/2009)
  • si ritorna alle commissioni miste composte da un massimo di 6 insegnati, per metà appunto "esterni" (per gli istituti tecnici dovrebbero essere quelli NON di specializzazione: italiano, inglese, matematica etc) più il commissiario, anche lui esterno, a cui potranno essere affidate non più di due classi
  • introduzione della seconda prova "pratica" anche agli istituti tecnici su più giorni (ma ci terranno "isolati" dal resto del mondo per qualche giorno?)

Niente di nuovo, quindi.

Anche se la seconda prova su più giorni mi intriga parecchio. Toccherrà a noi sperimentare? (so già che viene fatta negli istituti artistici .. ma per gli istituti tecnici – penso a noi informatici – si pongono tanti problemi ).

Ovviamente c’è anche chi non perde tempo per cercare inutili polemiche:

È una riforma modesta, inadeguata e provvisoria», ha replicato Giuseppe Valditara (An). «Si è persa l’occasione per fare una riforma che garantisca una valutazione realmente oggettiva, omogenea e realmente meritocratica degli studenti

E in questi 5 anni voi, che avete fatto?

Sarebbe ora che almeno sui grandi temi (come appunto la scuola), ci fossero riforme condivise da entrambi gli schieramenti, perchè questo continuo "fai e disfa" in stile "Penelope" alla fine non è che un danno per i cittadini, che invece dovrebbero essere la parte tutelata.

News per la maturità 2007

Dopo averne parlato all’inizio dell’anno scolastico, si torna a parlare della Maturità 2007 con qualcosa di un po’ più certo.

E’ notizia di ieri il via libera della commissione del Senato all’Istruzione al testo di legge per la riforma degli Esami di Stato.

Se non altro è un primo passo e si ha l’impressione che a qualcuno interessi questa faccenda che per adesso sembrava finita nel più remoto dei dimenticatoi parlamentari …

Anche perchè a quanto si legge, i nostri parlamentari hanno questioni ben più importanti da risolvere.

A chiamarla privacy – Revolution

Un post a metà tra i blog-links e gli incontri ravvicinati. Ma lo ritengo più appropriato nella seconda categoria.

Un prof racconta la maturità della sua classe (è linkato solo l’ultimo post della "saga"). Con tanto di riferimento ai blog dei suoi alunni (ne segnalo uno a caso), che legge e commenta.

Un brivido mi pervade la schiena: e se i miei prof mi leggessero?

Post simili : A chiamarla privacy, A chiamarla privacy – Reloaded

Sempre parlando di scuola

Tra un mesetto scarso incomincerà la maturità. E sarà l’ultimo anno che starò alla finestra: il prossimo anno tocca a me!

Parlando con alcune amiche che affronteranno l’esame quest’anno ho capito una cosa: è solo una grande faticaccia, perchè tiene sotto pressione e tensione per un mese di più degli altri. Una faticaccia che però a mio parere è abbastanza inutile.

La commissione d’esame è composta dal consiglio di classe al completo, ovvero gli stessi professori che si sono sopportati (passatemi questo termine: sono ancora una studente!) per tre anni e che ormai ci conosco a mena dito, come noi conosciamo a mena dito loro.

Sembra solo, quindi, una proseguzione poco naturale dei già tormentati 9 mesi di scuola.

Ripeto. Secondo me, è solo una perdita di tempo. E anche l’occasione di giocarsi in 15 giorni tutto quello che si è costruito in 5 anni.

A dimostrazione di quello che dico, le Università Italiane non prendono più di tanto in considerazione i risultati della maturità, ma i propri test di ingresso.

C’è poi l’aspetto tecnlogico della questione. Oggi giorno, ormai, copiare è diventato sempre più facile, apparentemente. Cellulari, palmari, e per ultimo anche l’IPod sembrano agevolare la vita a chi vuole copiare. Piccoli, leggeri e quindi nascondibili facilmente, sono gli strumenti più utilizzati, anche alla maturità.

Una volta c’erano i biglietti, i bignami lasciati in bagno in caso di necessità, i dizionari pieni di bigliettini di ogni genere. Oggi sono cambiati i metodi, ma la sostanza no: gli studenti amano copiare!

Nella nostra classe resistono nonni bigliettini, da infilare dappertutto.

Se uno ha studiato, io credo che in qualche modo possa rinfrescarsi la memoria con l’ausilio di un bigliettino, che gli dia un input per poi fare un discorso preparato con lo studio, perchè a volte le cose da ricordare sono tante.

Discorso diverso per chi non studia: oltrettuto, è anche controproducente, perchè nella interrogazione il prof si accorge che manca la preparazione. E si arrabbia due volte.

Questa è la mia idea di studente..magari fra qualche anno cambierò idea!

Ah, dimenticavo. Uno studente furbo, comunque, non si fa beccare in questo modo!

E voi: avete mai copiato?