Lidia

Ieri ho saputo che una signora che conosco ci ha lasciati. Una notizia come tante forse, ma appena ho saputo questa cosa mi è tornato in mente un episodio successo qualche anno fa.

Era l'anno della maturità e nella mia spensieratezza giovanile avevo acconsentito di accompagnare un gruppetto di bambine al loro incontro annuale a Castelgandolfo. Questo 20 giorni prima di cominciare la maturità. Avevo portato con me i libri nella speranza di poter approfittare di qualche momento per poter ripassare qualcosa per la prima prova di italiano.

Se non fosse che l'ultima mattina avevo lasciato la mia valigia a una di loro perché la portasse sul pullman al mio posto, visto che ero stata chiamata per fare una cosa. Ma si sa, le cose simpatiche sono sempre dietro l'angolo e per un'incomprensione la mia valigia (con i libri dentro) è rimasta a Castelgandolfo e io mi sono accorta del "misfatto" soltanto una volta a Torino. Così era partito un giro di telefonate per recuperare la mia valigia – fortunatamente le cose lasciate a Castelgandolfo, dove si tengono questi incontri nella maggioranza dei casi si riescono a recuperare.  Ma i tempi di recupero non sono stati così rapidi e la valigia non è tornata che lo stesso giorno che ho fatto la prima prova. Niente di tremendo, fortunatamente ci si può abbastanza arrangiare per la prima prova.

Perché ho raccontato tutte queste cose? Perché chi mi ha riportato a casa la valigia è proprio Lidia, questa signora di cui dicevo all'inizio del post. 

E ieri sapendo della sua morte mi veniva da ricordare quanto si fosse fatta in quattro per fare in modo che la mia valigia non solo tornasse da Roma, ma anche poi mi arrivasse velocemente.

E pensavo a quanto è bello sentirsi sfiorare nella vita da persone così e che nel mio piccolo, sì, spero di riuscure ogni tanto ad essere anche io così, proiettata totalmente e gratuitamente negli altri.

2 thoughts on “Lidia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *