Giappone: storie di ordinario altruismo dopo il terremoto [6]

Mi sono commosso. Un mio collega, per aiutare anche solo una persona in più, Si è recato alla stazione affollata con un cartello con scritto "Disponibile a dare un passaggio in moto" e ha accompagnato un ragazzo che lavora in un cantiere. Allora questo mondo non  è da buttare. Lo rispetto tantissimo! Per la prima volta in vita mia ho pensato che anche io voglio essere utile agli altri.

Camminavo da ore, e a ogni palazzo o locale che passavo qualcuno mi chiedeva se avevo bisogno di usare il bagno o volevo fare una pausa. Sono commosso. In un palazzo c'erano delle persone che facevano volontariato, che gridavano cose come "La linea *** ha riaperto!" o "Se volete potete riposarvi qui!". A vederli mi veniva da piangere, davvero.

Qui alla stazione della linea Toueidaieido-sen c'è una folla incredibile. Dalle banchine fino a fuori dai tornelli, la gente si è messa in fila diligentemente, senza nessuno che rompa le linee, tenendo aperti i passaggi e seguendo attentamente le istruzioni degli addetti. Eppure non ci sono corde che delimitino gli spazi.Questo senso di ordine in mezzo al caos è davvero commovente.

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Le storie che avete letto le ho trovate su una nota su Facebook (o qui se non siete iscritti a Facebook, grazie a Ricir per la segnalazione)

Giappone: storie di ordinario altruismo dopo il terremoto [5]

Le macchinette distributrici della Suntory che distribuiscono le bevande gratuitamente, il libero accesso al Wi-Fi della Softbank, gli sforzi della gente che ce la mette tutta commuovono e l'estero e lo spingono a collaborare. Il giappone sta diventando sempre più forte. Impegnamoci al massimo!

Ieri mi sono commossa vedendo il mio vicino di casa che deve andare in prima liceo. Al momento del terremoto era solo in casa, e subito ha preso la bicicletta e ha cominciato a girare per il quartiere gridando "State tutti bene??", e alla gente che era scappata in strada rivolgeva la parola. A quell'ora in casa c'erano solo anziani e madri con bambini, quindi credo si siano tranquillizzati molto sentendosi chiamare. Grazie.

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Giappone: storie di ordinario altruismo dopo il terremoto [4]

Al pianoterra di casa mia, c'era mio padre che di solito lascia TV, luci e riscaldamento accesi. Quando ha saputo che la regione del Chuubu sta fornendo energia elettrica al Kanto, si è alzato e ha staccato la corrente. Un po' mi sono commosso.

Sono riuscita a fare la spesa! Però i clienti del supermercato, pensando agli altri, non compravano che il minimo necessario per non svuotare completamente gli scaffali. Mi sono commossa.

[ Photo credit – Nella foto il ciclista Takeshi Miyazawa commosso alla partenza del classico Milano – Sanremo]

Giappone: storie di ordinario altruismo dopo il terremoto [3]

Dopo la scossa, al supermercato la gente ha raccolto in silenzio la merce caduta dagli scaffali e si è messa in fila alla cassa per pagare. Alla ripresa dei treni e delle metropolitane, anche se pressati all'interno dei vagoni, gli anziani cedevano il posto alle donne incinta. Guardando queste scene gli stranieri sono rimasti senza parole. Chissà se tutto questo è vero. Sei incredibile, Giappone.

Ieri notte, mentre tornavo a casa a piedi dall'università (ndt. con i treni bloccati, la gente ha camminato per ore e ore solo per tornare a casa), la vecchietta di una panetteria stava distribuendo pane gratis all'ora della chiusura. Anche se nel bel mezzo del caos, ha trovato qualcosa che potesse fare per aiutare gli altri e ciò mi ha commosso. Mi ha scaldato il cuore. Anche Tokyo allora non è da buttare!

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Giappone: storie di ordinario altruismo dopo il terremoto [2]

Il traffico è così congestionato che al verde di un semaforo non può passare che una macchina alla volta. Vedere gli automobilisti così disponibili a scendere a compromessi è commovente. Ci sono momenti in cui agli incroci più intricati una macchina può impiegare più di 5 minuti solo per disimpegnare l'incrocio, ma nell'arco di 10 ore non si è ancora sentito un clacson suonare. Insieme ai momenti di terrore ci sono anche momenti che scaldano il cuore. Il giappone comincia a piacermi sempre di più.

Dei senzatetto, vedendoci infreddoliti e stanchi di aspettare da ore il treno, ci hanno regalato dei cartoni che usano per difendersi dal freddo. E pensare che noi li abbiamo sempre guardati solo con la coda dell'occhio…

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Giappone: storie di ordinario altruismo dopo il terremoto [1]

Tokyo Disneyland ha distribuito i dolci e altri oggetti in vendita nei suoi negozi ai bambini nei rifugi. Delle studentesse liceali un po' appariscenti, quando ne hanno ricevuto un numero così superiore alle loro necessità, sono rimaste per un attimo perplesse, ma successivamente vederle donare i dolci ai bambini nei rifugi è stata una scena toccante.

Le Nazioni Unite hanno dichiarato che il Giappone fino ad ora è uno dei paesi che hanno distribuito  più aiuti ai paesi in difficoltà, e questa volta saranno le Nazioni Unite ad aiutare il Giappone con tutte le proprie forze. Se si fa una buona azione, si genera sempre quacosa di buono. Questo è un buon esempio.

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