Brutta storia

Tai Aguero è una pallavolista della squadra azzurra. Cubana di nascita, espatriata dal paese caraibico, è diventata "naturalizzata" italiana.

E’ uno delle punte della nostra nazionale in questi giorni impegnata a Pechino per le Olimpiadi.

Da ormai una settimana era alla ricerca del visto che rientrare nel suo paese d’origine dove la madre stava morendo.

Visto che, nonostante la grave situazione familiare della campionessa (che non stava certo rientrando a Cuba per farsi le vacanze) non le è stato concesso fino a questa mattina, dopo lunghi pellegrinaggi dal ritiro di Pechino in giro per l’Europa e mentre, ormai rassegnata, la Aguero era ritornata a Pechino per ricongiungersi con le sue compagne di squadra, tra l’altro in quel momento vincitrici dopo una bella partita contro la Russia.

Oltre il danno, la beffa: poche ore dopo aver ricevuto il visto la madre è morta, senza che la campionessa potesse "godere" del sacrosanto diritto di riabbracciarla prima che lasciasse questa terra.

"Ripicche" politiche? "Ripicche" sportive? Resta la figuraccia e la poca "sensibilità" dimostrata dalle autorità cubane in tutta questa vicenda.

Sarebbe bello poter dedicare una medaglia d’oro alla Aguero e alla sua mamma.

Bell o Meucci?

Continua la "guerra" su chi abbia inventato il telefono. Bell o Meucci?

Google ha preso "posizione", come potete vedere nell’immagine qui a fianco. A favore dello scienziato scozzese.

E la blogsfera italiana non è stata a guardare. E’ stato indetto per il 13 aprile (oh, finalmente qualcosa di utile da fare quel giorno!), in cui ricorrerà il 200esimo della nascita dello scienziato italiano, il "Meucci Day" per ricordare la paternità del nostro Meucci dell’invenzione del telefono, tra l’altro riconosciuta dal Congresso degli Stati Uniti.

In ogni caso … un’invenzione che ci ha cambiato la vita!

Sentita oggi (da mia sorella)

… e preghiamo per Incoronata La Morte

Certo che certi genitori si divertono a "voler male ai figli" mettendogli questi nomi che, abbinati ai cognomi fanno venire fuori delle combinazioni abbastanza inquietanti!

Di seguito un veloce mini-elenco degli abbinamenti più buffi trovato qui e "scremato" da quelli un po’ più volgarotti … da leggere, insieme alle altre quattro pagine (non è un link unico)

Primo FREDDO
FREDDO Amabile
NEVE Ardo
NEVE Bianca
COMUNE Felice
BASTA Natale
BASTA GENTILE Giovanna
NAPOLI Addolorata
SPAZZA Bruno
SPAZZINO Giuseppe
RIFIUTI Marzio
Florindo MUFFA
RIVOLTA Donata Vittoria
Crocifisso DI DIO
AVEMARIA Maria Consiglia
GELIDO Angelo Salvatore
LA MORTICELLA Croce
Felice ACQUISTAPACE
Secondo VESUVIO
Santa NAPOLI
Stella ROSSA
FORTEZZA Immacolata
Catena DELLA SVENTURA
Diodoro LUCIFERO
Santa DI DIO
CRISTI Santo
UCCISI Renato
STROZZO Dario
NEVE Candida
PAGNOTTA Pasquale
SODA Bianca
Patrizia BELLUOMO
Italo IGNORATO
ESTATE Addolorata
BEATRICE Dante
ACETO Astiladoro
Vittoria PETROLIO (abita in Via Serbatoio!)
PIERSIMONI Simonpiero
PIERSIMONI Pierdomenico
STREGA Salvatore
DOLCETTO SACCHETTO Orietta
DOLCETTO Vito
SCHERZO Argentina
Veneranda PAURA
Benedetto PELLEGRINO
Vita SGOBBA
LAVORO Santo
Donato RACCOMANDATO
MADONNA Angelica
Santo CELEBRE
RISO Fortunato
CELEBRE Prudenza
MURO Pietro
Ciro MORBILLO
INFLUENZA Addolorata
Clara BELLO
GATTO Marino
CERCASI Concetta
Pietro MARMO
POLITICO Elpidio
Guido PARTITI
Salvatore SALVO

Ratisbona 2, la vendetta!

Come in occasione delle polemiche dopo il 1° maggio scorso, anche questa volta stavo (volontariamente) "sorvolando" una delle questioni più "scottanti di questi giorni".

Ma mi sembra di dover dare giusto risalto a delle ottime riflessioni sulla questione, che condivido in ogni parola, virgola, spazio e ritorni a capo compresi, aggiungendo, se mi è permesso, qualche piccola considerazione, perchè io sono più "terra terra" nei miei ragionamenti anche se vorrei arrivare alla stessa conclusione

[…] però il discorso torna sempre lì: il rispetto. E’ l’unica strada possibile per il dialogo. Ma spiace vedere che (quasi) sempre i pregiudizi e le ideologie finiscono per prevalere, da una parte e dall’altra. […]

ps. si può citare, vero?

La questione è la seguente: Papa Benedetto è stato invitato all’inaugurazione dell’anno accademico all’Università "La Sapienza" di Roma; alcuni professori hanno fatto sapere che non è il benvenuto per sue fantomatiche parole durante un discorso quando era ancora Cardinale a Parma, nel lontano 1990.

Dunque dunque. Riordiniamo le idee.

Prima di tutto, il Papa non terrà, come era previsto, una "Lectio magistralis" (si scriverà così?), ma un semplice discorso.

Secondo punto, molto più importante.
La malafede o l’ignoranza, non so quale scegliere (e non so quale sperare) di professori universitari (sic!), giornalisti, che aprono Wikipedia (che ricordo, è tanto utile quanto da prendere con le pinze, essendo aperta alla modifica di tutti), leggono una citazione e NON ne verificano la fonte prendendola per oro colato e sganciandola dal suo contesto.

Finisce così che si decontestualizzi non una frase, ma addirittura una citazione fatta dall’allora Cardinale.

L’onesta intellettuale (che probabilmente non appartiene a chi ha sottoscritto il documento mandato al Magnifico Rettore dell’università romana) vorrebbe che, dopo aver letto la citazione, si andasse a riprendere quel discorso del 1990 per capire quando, come e perchè Ratzinger avesse citato quella frase.
E poi, solo in quel momento, trarre le dovute conclusioni.

Sul blog di Raffaella trovate il passaggio incriminato. Mi spiace che il blog sia "di parte" … ma non ho ancora trovato nessun blog che, pur "avendocela" con il Papa, riporti tale testo. Se qualcuno ha notizie al riguardo, cambio volentieri il link per dare voce anche a chi la pensa in modo diverso.

Notate l’ultima parte del discorso, riferita alla citazione appena sopra:

Sarebbe assurdo costruire sulla base di queste affermazioni una frettolosa apologetica

Notate i termini in grassetto: è evidente come Ratzinger prenda nettamente le distanze dal passo da lui citato (e che qualcuno spieghi a questi illuminati professori di fisica che le citazioni non sono sempre fatte condividendo ciò che si cita).

Sembra Ratisbona 2, la vendetta.
Non so quanto ci sia di voluto in questa storia, fatto sta che i 67 o quanti professori che hanno presentato questa lettera hanno fatto, a parere della sottoscritta, una figura a dir poco pessima.
Di credibilità, anche. Perchè da chi impugna il cosidetto "metodo scientifico", certe uscite come questa non ce le si aspetterebbe.

Poi, santa pazienza. Liberi di credere che quello che dice il Papa siano cretinate, liberi di credere quello che si vuole. Nessuno vuole imporre nulla. Ognuno secondo la sua coscienza. Però ecco, ritorniamo lì: il rispetto. Da entrambe le parti, ovviamente, perchè tante volte c’è il rischio di cadere in "integralismo" (passatemi il termine) opposto.
Hanno invitato il Papa all’inaugurazione dell’Università "La Sapienza" di Roma (fondata tra l’altro, da un Papa)? Bene. Ascoltiamo cosa dice e poi dopo possiamo discutere. Nel rispetto pieno delle proprie opinioni personali, che nessuno vuole cambiare. Ma non mistifichiamo la realtà.

Capite bene che quando si parte da questo presupposto di pregiudizio … è ben difficile attuare un dialogo. Perchè, come mi è parso di imparare in questi anni, dialogo vuol dire spogliarsi (non cancellare o disconoscere, attenzione!) delle proprie idee per accogliere quelle dell’altro. Che possiamo condividere o meno. Nel rispetto delle diversità, senza però perdere o nascondere la propria identità.
Ma prima di tutto in un dialogo è necessario l’ascolto libero da pregiudizi, da entrambe le parti.

E via con questa storia della Chiesa vs. Galileo.
Giovanni Paolo II, che forse aveva solo un modo più "comunicativo" di dire le cose, che però sono le stesse che ripete Papa Benedetto, ha chiesto scusa una volta per tutte. Non facciamo finta di niente.

Ieri ho sentito parlare uno psicologo molto in gamba. Ad un certo punto ha fatto una parentesi sulla fede.
Diceva questo:

La fede è la luce della ragione.

Mi ritrovo, per esperienza, nelle sue parole.

E a chi tirerà fuori la questione della "laicità" dello Stato, ragionevolmente, mi spieghi la differenza se all’università interviene il Dalai Lama (a cui viene data anche una laurea honoris causa) o il Papa. Perchè non trovo la differenza.

My 2 cents.

Qualche tempo fa avevo segnalato una bizzarra se non inquietante chiavetta USB.

Su Repubblica.it c’è una galleria dei gadget Usb più "folli".

Eccone qualcuno.

Pare che questo affarino, chiamato Tongu, collegato al PC canti gli mp3 prensenti nel nostro PC.

Io preferisco di gran lunga sentire la voce di qualcun’altro (a casoooo, eh! ) partire "a random" in qualsiasi momento: pranzo, cena, colazione…..
"Dimmi un’altra canzone!"

Non ho idea di come funzioni e a cosa serva … ma forse una chitarra così la comprerei! 😀
             

Questa scarpa, invece, collegata al PC dovrebbe "ballare" a ritmo della musica che si sta ascoltando.

Immancabile la lampada USB da attaccare al PC

Questo dovrebbe essere "un antifurto" che miagola se qualcuno si avvicina al PC

Arcobaleno singolare

Un arcobaleno circolare è apparso nel pomeriggio intorno al Sole. Si tratta del cosiddetto "parhelion", che si genera quando, in particolari condizioni, la luce attraversa minuscole gocce d’acqua in sospensione. Rispetto al comune arcobaleno, però, l’ordine dei colori è invertito: il rosso, che di solito si trova all’esterno, è invece all’interno.

Da Repubblica.it (sperando che non sia una delle solite "bufale")

In guardia!

Torinesi: guardatevi bene in giro quando camminate per strada, perchè potreste fare brutti incontri!
O almeno: in questi giorni le cronache cittadine mettono in risalto questi avvenimenti (e ci ha perso la vita una bimba Faccina triste) un po’ .. come dire .. strani .. Ma questi cani "cattivi" si sono "svegliati tutti adesso"?

E soprattutto .. non correte!

Ho un brutto ricordo di infanzia, quando passeggiando nella via sotto casa un cane che era scappato da una casa vicina si è messo a rincorrermi. Ma quella volta avevo fatto in tempo a superare il cancelletto di casa e chiuderglielo quasi in faccia! Zac!