Finito un anno, se ne fa uno nuovo.

2006.

Sono diventata maggiorenne, è nato il cuginetto. Sono stata a Pentecoste. Ho votato per la prima volta.

La Juve è andata in B. Il Toro ha fatto 100 anni. Rocca ha inforcato nelle prime porte.

Berlusconi ha perso le elezioni, Napolitano è diventato il Presidente della Repubblica. Prodi ha fatto l’indulto.

E’ morto Tommaso, Torino ha ospitato i XX Giochi Invernali. I farmacisti hanno scioperato. Torino ha la sua metrò. L’Italia ha vinto i mondiali.

E tante, tantissime altre cose mi, ci ha portato questo anno.

Conserverò, però, con molta "gelosia" la data del 22 ottobre, l’aver sperimentato ancora una volta l’importanza di dire le cose, anche quelle che fanno più male, di compromettersi.

Quella sensazione di essere voluta bene, al di là di tutto, anche da chi a volte ti sembra lontano dalla tua vita anche se vorresti invece il contrario.

Così, N., semplicemente grazie per quel momento che sarà per me il .. 2006.

Buon 2007 a tutti!

C’è modo e modo di fare gli auguri

"auguro un buon natale a te e a tutti gli altri indirizzi della mia rubrica"

Semplicemente geniale!
Da mandare a tutti quelli che mandano gli auguri in copia ad amici e conoscenti. Anche se forse non tutti possono cogliere il sarcasmo.

Sull’onda della discussione che si è aperta sul blog di Dave, mi viene una riflessione.

Ma dico. Costa troppo perdere un minuto della propria vita per mandare auguri "personali" alle persone con cui condividiamo le cose?

Che poi, nemmeno significa scrivere per forza un messaggio diverso per ogni persona della propria rubrica (del cellulare o dei contatti mail), ma, personalmente, significa dare spazio a quel qualcosa di personale che mi lega con quella persona.

Prendete i miei auguri di Natale di quest’anno: ho scritto una breve citazione, una breve riflessione  personale e poi ho lasciato che il vero augurio fosse seguito da una frase personale verso quella persona.

Perchè gli auguri non devono servire alle persone che li mandano, che si mettono a posto la coscienza ("anche quest’anno gli auguri li ho fatti"), ma devono essere "utili" per chi li riceve.

Di norma, gli auguri fotocopia restano nella mia casella email o sullo schermo del cellulare giusto il tempo della lettura. Poi finiscono nel cestino.

Non li posso proprio sopportare.
Che poi, basterebbe per iniziare mettere il nome della persona a cui si mandano gli auguri … E c’è già chi ci vuole attrezzare per aumatizzare il meccanismo.

Vi lascio questa riflessione, pescata tra i commenti della discussione sul blog di Dave, di broono, che spiega anche quello che io non sono riuscita ad esprimere.

In realtà la chiave di tutto è proprio in questa tua frase qui: “…per dire la stesa cosa, gira e rigira, non mi pare il caso” E’ proprio questo, il fatto.
Chi manda questi messaggi a catena, non ha nessuna voglia di regalare un pensiero a TE che lo ricevi, ma ha solo bisogno di togliere a SE’ STESSO il dubbio di non esser stato “bravo amico che ci pensa”.
E lo dimostra il fatto che a 10 persone diverse…gira e rigira…auguri la stessa cosa, cioè in sostanza nulla di personale.
Magari quelle dieci persone durante l’anno ti hanno raccontato ognuna un suo progetto, un suo problema, un suo sogno. A me potrebbe stare a cuore un progetto di lavoro e il pensiero per me potrebbe essere l’augurio di portarlo in porto; una tua amica potrebbe desiderare un figlio e l’augurio a lei potrebbe essere quello di riuscire ad averlo. Quando da un amico ti senti augurare “Ogni cosa bella” e capisci che la stessa cosa l’ha scritta a 10 altri amici, ti chiedi che senso abbia passarci le serate a chiacchierare, se poi nel momento in cui questo amico dedica del tempo ad augurarti qualcosa, in realtà non te lo dedica affatto perché quando si è trattato di decidere se “consumarsi le dita” (mamma mia che immagine terrificante…poi magari per conquistare qualcuno mandate seicento sms al giorno) o se liquidare tutti con un generico “Auguri di tutto il bello” ha preferito la seconda, manco quei dieci secondi in più gli sarebbero costati chissà cosa. E’ questo il punto. Che tu quei 15 centesimi a testa li hai spesi lo stesso e allora uno si chiede visto che li spendi cosa mai sia così insopportabile nell’idea di farlo dedicandoci anche un pensiero personale. E qui torniamo a bomba, quei messaggi a catena servono a chi li scrive per sentirsi “bravi amici” non a chi li riceve, quasi il fare gli auguri fosse un compito da svolgere e come tale da svolgere nel modo più indolore possibile. E allora viene da chiedersi perché mai una debba spendere due euro per dirsi da sola una roba che potrebbe dirsi dandosi 10 auto-pacche sulle spalle. Perché chi li riceve, davvero tutto pensa tranne di aver ricevuto un pensiero dedicato e quindi un gesto di affetto, anzi, spesso ci si sente come un disturbo che chi ci ha mandato quell’augurio voleva levarsi velocemente e ci si chiede chi mai l’abbia chiesto, di essere un disturbo. Chi li manda invece è contento di averlo fatto perché si è messo la coscenza a posto senza essersi consumata le dita. Serve a te, non a chi li riceve. Che è l’esatto contrario del concetto di augurio. Ecco perchè sono tutto tranne che graditi.

Nota a margine:

Ho trovato davvero tanta difficoltà nell’inviare alcuni messaggini .. E mi sono accorta di non essere stata l’unica.
Ricevevo sempre un messaggio di errore .. insomma, la rete era abbastanza satura.
Strano, anche perchè la colpa non si può certo imputare alle promozioni di "sms gratuitui", visto che tali promozoni ci sono state anche gli anni scorsi e tutto, o quasi, era filato liscio.
Chissà se per domani il problema sarà risolto (che fosse solo un problema di Vodafone, il mio gestore?) o anche domani sarà la stessa storia?
Nel caso, io mi premunisco .. incomincio da stasera!

Buon Natale!

Presepe di Natale della tradizione africana

Natale.
L’Invisibile si è reso visibile.
Il Verbo si è fatto carne.
La luce ha brillato tra le tenebre.
Se Dio è disceso in terra per noi, non c’è dubbio che ci ama!
Se Dio ci ama tutto è più leggibile:
dietro i tratti oscuri dell’esistenza si può scoprire la mano amorosa di Lui,
un perché spesso a noi ignoto ma un perché d’amore.

Chiara Lubich

Buon compleanno, Toro

Domani sarà il 100° compleanno del Torino, seconda squadra (solo per anno di nascita) di Torino.

Sono juventina, ma ci tengo anche ad essere una tifosa di calcio un po’ anomala.

A Torino, come a Milano, Roma, Genova, etc, la rivalità tra le "due" squadre cittadine è molto viva e pultroppo certe volte si manifesta non con semplici sfottò (che ci stanno), ma in modi ben peggiori.

Ecco. Cerco di dare il buon esempio.
Di come si può essere tifosi senza perdere quel senso di rispetto che si deve a chi la pensa in modo diverso da noi. In tutti gli ambiti, quindi anche nel calcio.

Cento anni di storia sono tanti.
Una storia, quella del Torino, costellata da momenti di gloria (l’innarrestabile Grande Torino), ma anche di dolore (Superga), di delusione (il fallimento dello scorso anno) e di rinascita.

Una società importante, che ha comunque fatto la storia del calcio italiano e che merita il rispetto di tutti, juventini compresi.

E allora, buon compleanno, Torino.
Con l’augurio di altri cento anni, magari con qualche soddisfazione in più, perchè i tuoi tifosi ti amano, soffrono con te, a volte ti contestano, ma lo fanno perchè ti vogliono bene.

E speriamo presto di poter tornare a giocare un derby in serie A.
Sarebbe bello se finisse senza botte, senza cori offensivi, solo con quel sano sfottò del lunedì mattina  in ufficio, a scuola, nei bar.

Chissà. Forse sogno tanto.

Per intanto Buon Compleanno Toro.

Buon compleanno, Juve!

Oggi è il 109° compleanno della Juventus!

Il 1 novembre del 1897, infatti, alcuni studenti del Liceo Classico D’Azeglio di Torino decidevano di fondare una squadra di calcio, la Juventus.

Ora la storia ci porta alla serie B, spofondati dopo un’estate bruttissima.

Il "regalo" per oggi è la nascita del Juve Channel, sperando di festeggiare con una vittoria contro il Brescia!

Auguri, Vecchia Signora, nonostante tutto amata ancora in nel mondo.