Evviva i pazzi

Estate, per il calcio tempo di calciomercato.

Succede che Caracciolo, giocatore del Brescia, riceva un'offerta dalla Dinamo Kiev, squadra ucraina di rango abbastanza alto. Una notizia senza tanto clamore, se non fosse per l'esito: il giocatore rifiuta il trasferimento.

Vale la pena di leggere due dichiarazioni, quella di Corioni, presidente del Brescia, e del giocatore stesso.

Corioni dice: "E' un grande giocatore, ma certe occasioni non si dovrebbero perdere. Ha tante richieste, anche una dalla Dinamo Kiev ma non ci vuole andare. Non basta esser grandi giocatori, per fare delle scelte serve anche il carattere. Noi non perdiamo niente, è lui che perde un triennale da 3mln".

Queste invece quelle di Caracciolo: “A novembre mia moglie Gloriana partorirà due gemelli. Il motivo è solo questo. Una decisione che abbiamo preso, io e Gloriana, dopo aver visitato Kiev e le strutture della Dinamo. Ho trovato una bellissima città e un centro sportivo all’avanguardia. Stiamo parlando di uno dei club più prestigiosi dell’Europa, che mi ha fatto un’offerta che solo un pazzo poteva rifiutare. Ma l’offerta degli ucraini è arrivata in un momento molto particolare, per questo non me la sono sentita di stare lontano da mia moglie in una fase così delicata. Dall’ottavo mese di gravidanza non avrebbe più potuto prendere l’aereo e i bambini, appena nati, non sarebbero potuti venire a Kiev. No, non avevo l’animo giusto per tentare un’avventura del genere, che sarebbe stata gratificante dal punto di vista economico e anche sotto il profilo professionale. Io non potevo perdermi la nascita dei miei figli, lasciando mia moglie da sola a Milano. Avessero già avuto qualche mese, era diverso. Ho anteposto il valore della famiglia ai soldi e nessuna cifra poteva farmi cambiare idea”.

Non so voi, io sto tutta la vita con il "personaggio" Caracciolo, così come l'ha definito Corioni. Ancora un briciolo di dignità in questo mondo così tormentato come quello del calcio.

"Evviva i pazzi che hanno capito cos'è l'amore (Povia)"

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