Un treno in corsa

Ridendo e scherzando (come direbbe qualcuno di mia conoscenza) mi sono appena accorta che quella di ieri dovrebbe essere stata (mettiamo il condizionale, va!) la mia ultima lezione in università, per lo meno della triennale. Passata così, senza nemmeno pensarci e senza nessuna sorta di "rito", forse da un certo punto di vista va anche meglio così. 

Solo che mi stavo dicendo: di già? Mi sembra ieri che sono entrata in quelle aule (non quelle delle foto – credits) – dove per altro tornerò per gli esami a brevissimo, ma ovviamente sarà un'altra cosa.  Mancheranno le risate della nostra seconda/terza fila, mancheranno i commenti sotto voce, mancheranno tante cose. 
Ma ci saranno tanti rapporti costruiti, con chi di più e con chi di meno, ma costruiti, in tante cose, nella quotidianità universitaria fatta di scambi di appunti, di domande&risposte, fatta di tante piccole cose.  Mai nulla di eclatante, ma la voglia di aiutarsi, di darsi una mano senza pretendere nulla in cambio.  E' questo sono sicura resterà.

"Il tempo è come un treno in corsa; noi come i passeggeri. E' inutile che ci diamo da fare andando su e giù sul treno per arrivare prima. Il tempo, come il treno, cammina da sè. A noi vivere con interezza il presente"  (Chiara Lubich)

ps. questa metafora del treno in corsa mi è tanto cara in questo ultimo periodo … a settembre ne saprete di più!

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