Dissaventure

Cara vecchia (si fa per dire) bici, volevo ringraziarti perché oggi mi hai lasciato a piedi. Come gli afezionados di questo blog sanno, prendere una bici e lasciarsi scivolare lungo le strade con il vento che riempe la maglietta è una delle cose che in assoluto più mi piace fare. E quale periodo migliore se non questo, con questi lunghi pomeriggi di sole da sfruttare?

In questi giorni ho rimesso in moto le ruote e oltre che al corpo ne sta bneficiando tanto anche la mia testolina matta.

Peccato solo che si, proprio tu, mia cara vecchia bici, abbia deciso di "abbandonarmi" un po’ dopo la metà strada, quando ormai ero quasi arrivata alla mia meta e quando ormai ero lontana da casa un quasi 10km. Poi in effetti tu, cara vecchia bici, non hai tanta colpa se quel maldestro pedale si è staccato all’improvviso e non ne abbia voluto sapere di rimettersi dopo mille tentativi.

E così io me ne sono tornata a casa mestamente a piedi spingendoti, all’inizio anche un po’ frustrata, ma poi mano mano che i chilometri scorrevano è tornato il sorriso. Sarà che mi è venuto in mente il film dell’altra sera, sarà che avevo comunque nelle orecchie buona musica, sarà che ho pensato che si, in fondo una bella passeggiata non mi avrebbe fatto male, sarà che passando in mezzo alla natura tutto si addolcisce, la testa si è svagata lo stesso anche con alcuni pensieri ricorrenti di questo periodo che però vedevo da una luce diversa, come fosse quella di quel quasi tramonto che pittura dei colori sempre molto vivaci e bellissimi.

E sono arrivata a casa contenta e non facendo pesare assolutamente quanto mi era successo e tutti quei tizi che per la strada ridevano guardandomi! Meno male che ho fatto divertire qualcuno!

Grazie allora bici per questo pomeriggio "alternativo", ne avevo proprio bisogno!

[Photo credits]

3 thoughts on “Dissaventure

  1. O forse una persona “sana di mente” avrebbe chiamato a casa e si sarebbe fatta venire a prendere, bici compresa! 😉

    Comunque sai che quella di pedalare con un solo pedale è stata la prima cosa che ho pensato e in effetti anche provato: solo che l’ho trovato enormemente scomodo e ho ripiegato sulla camminata. Però ad un certo punto del tragitto c’era un ponte … e nella parte in discesa mi sono rimessa in sella: una figata unica, e poi così per un po’, prima di riprendere a “spingere” la bici, ho potuto approfittare della spinta naturale del vento 😉

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