Un treno in corsa

Ridendo e scherzando (come direbbe qualcuno di mia conoscenza) mi sono appena accorta che quella di ieri dovrebbe essere stata (mettiamo il condizionale, va!) la mia ultima lezione in università, per lo meno della triennale. Passata così, senza nemmeno pensarci e senza nessuna sorta di "rito", forse da un certo punto di vista va anche meglio così. 

Solo che mi stavo dicendo: di già? Mi sembra ieri che sono entrata in quelle aule (non quelle delle foto – credits) – dove per altro tornerò per gli esami a brevissimo, ma ovviamente sarà un'altra cosa.  Mancheranno le risate della nostra seconda/terza fila, mancheranno i commenti sotto voce, mancheranno tante cose. 
Ma ci saranno tanti rapporti costruiti, con chi di più e con chi di meno, ma costruiti, in tante cose, nella quotidianità universitaria fatta di scambi di appunti, di domande&risposte, fatta di tante piccole cose.  Mai nulla di eclatante, ma la voglia di aiutarsi, di darsi una mano senza pretendere nulla in cambio.  E' questo sono sicura resterà.

"Il tempo è come un treno in corsa; noi come i passeggeri. E' inutile che ci diamo da fare andando su e giù sul treno per arrivare prima. Il tempo, come il treno, cammina da sè. A noi vivere con interezza il presente"  (Chiara Lubich)

ps. questa metafora del treno in corsa mi è tanto cara in questo ultimo periodo … a settembre ne saprete di più!

Le cose importanti della vita

Per la serie, le cose importanti della vita: Sarkozy, presidente francese, convoca una riunione sulla sconfitta della squadra transalpina al mondiale sudafricano. 

Deduco che in Francia tutti hanno un lavoro, la crisi non esiste, la scuola non ha problemi, le persone siano soddisfatte dall'operato del proprio governo … che dire, beati loro che possono dedicarsi a queste quisquiglie!

Che sia il momento propizio?

In questi giorni si fa un gran parlare di Facebook e privacy, sembra che tutto d'un tratto gli utenti del famossissimo social network si siano accorti del pericolo per la loro privacy che deriva dall'uso, spesso inconsapevolmente errato, che si fa di Facebook.

La Stampa titola "A.A.A cercasi alternativa a Facebook". Appena l'ho letto ho pensato:  Non e' difficile: basta spegnere il computer e riprendere i contatti umani con il nostro vicino di banco, di scrivania, con il nostro vicino. Quei rapporti fatti di gesti, parole, sguardi, abbracci, sorrisi, lacrime, pacche sulle spalle … rapporti fatti di persone vere, in carne ed ossa.  Che l'alternativa a Facebook sia sotto i nostri occhi? Apriamoli! Il momento e' propizio: ci siamo fatti portare in reti di rapporti che di sociale hanno poco: siamo ancora in tempo per tornare indietro!

ps, senza impegno, ma mi piacerebbe approfondire un po' l'argomento perche' merita.

Mucche … volanti!

Della serie: sono ancora viva. Non ho mai più avuto modo di aggiornare questo spazio in modo decente, sebbene le cose da raccontare sarebbero tante.

Da queste parti si stanno seguendo le lezioni, incominciando a preparare per tempo gli esami, facendo una tesi. Più ovviamente tutte le varie attività che già di solito porto avanti e in cui sono coinvolta, che non ho abbandonato e anzi, mi vedono più che mai coinvolta e attiva. 

Anzi, ultimamente è venuta fuori una discreta vena poetica/musicale e ho sfornato tre canzonincine. Così, tanto per non farsi mancare un po' di "lavoro".

E proprio per non farsi mancare niente sono anche alle prese con la patente.
E a questo è dedicata l'immagine qui a fianco. Quando voi avete preso la patente non avete incominciato a farvi delle domande? Del tipo: ma solo io mai e poi mai identificherei gli animali domestici con una mucca? "Ciao Maria, come sta la tua mucca Carolina?" "Benissimo sai, il mio problema è Asdrubala, ma mucca del mio vicino. Dovresti sentire come muggisce di notte!". Oppure che dire frlla simpatica limitazione temporale "da mezz'ora dopo il tramonto a mezz'ora prima del levare del sole". E certo, tutti i giorni io vado a controllare a che ora sorge il sole così da sapermi regolare…sai com'è non è che voglio rischiare una multa!

Va beh, qui la mettiamo sul ridere, ma spero presto avrò tra le mani un'arma infallibile!

Comunque sì, sono tante le cose che bollono in pentola … e non solo, perché la testa ultimamente ha avuto i suoi bei problemi a contenere tutti i pensieri che le sono girati dentro.

Della serie: "sto facendo tutto quello che non ho fatto fino ad ora". Ma con forza, coraggio. E perché no, cercando sempre un sorriso in tutto, anche dove le cose sembrano non andare come vorrei: come diceva qualcuno, una giornata senza sorriso, è una giornata persa. E allora forza con quel sorriso! = )

Viva viva i blog!

Sto riscoprendo la voglia e l’affetto verso questa mia discarica virtuale. Ok, il tempo non è tantissimo, ma non è neanche che bisogna scrivere i trattati sui massimi sistemi e nessuno mi corre dietro. Scrivo quando ho voglia, tempo, qualcosa da scrivere. Scrivo quando posso comunicare davvero qualcosa, quando mettendomi nei panni di chi apre queste pagina spero possa trovare qualcosa di utile. Scrivo quando posso dare.

Stasera mi rendevo conto di come Facebook non riesca a sostituire per neanche una virgola la bellezza di aprire questo editor, incominciare a pensare, incominciare a scrivere.

Non poi che passi il mio tempo su Facebook, di questi tempi sotto esame poi mi sto imponendo di aprirlo il meno possibile, magari alla sera quando proprio non studio più, per dare un’occhiata, magari scrivere qualcosa ma niente di più. Ma certo che sono (quasi) tutti lì, su Facebook. E quindi è ovvio che venga naturale usarlo come valvola dei miei pensieri.

Ma appunto, pensandoci bene, il mio blog rimane come qualcosa di insostituibile. E pur se paradossalmente è più accessibile a tanti, mi sembra come parlare nel salotto di casa mia, mi sento più a mio agio. E pazienza, non potete farmi il pollice sù per dire "Mi piace", non potete vedere le mie foto (che non si trovano nemmeno su Facebook comunque): ma potete "vedere" me, potete scoprire come ero quattro anni fa, potete scoprire come ero un anno fa, potete scoprire come ero ieri. E non vi sentite venire su quel certo senso di morbosità nel farlo. Provate a farlo su Facebook. Tutto inghiottito nella grande bocca della balena blu. E poi vai a recuperarlo.

Non so come spiegarlo, ma qui sul blog è diverso. E’ più bello. E’ "mio". Fosse anche solo una foto, una citazione.

Anche su Facebook sono io, nella mia vita cerco di non avere delle maschere pronte all’uso, casa, università, amici, Movimento dei Focolari, Facebook, blog … no, sono sempre io. Con i miei quindicimila difetti e pochi pregi, ma sono sempre io. Cambia chi mi sta attorno, cambia l’ambiente. Facebook mi sembra una grande cappa, mi soffoca.

Il blog invece è un foglio di carta scarabocchiato, magari anche appallottolato. E’ come una serie di quei promemoria gialli, a volte ne servono di più, a volte ci appiccico sopra solo una foto. E poi metto tutto in un cassetto, perché domani potrebbe venirmi voglia di andare a riguardarli. Magari riscoprirò cose che mi avevano già fatto del bene.

E poi mi fa un enorme piacere sapere che qualcuno durante la sua giornata ha digitato l’indirizzo del mio blog, si è ricordato di me, ha "cercato" me. Certo, il contatto è sempre tramite freddi bit, ma ho l’impressione che per l’approccio quelli dei blog siano un po’ più … tiepidi?

Nei blog c’è ancora una "reciprocità" che su Facebook non è mai esistita e forse non potrà mai esistere. Anche qui siamo "uno" a molti, tanti di quelli che passano da queste pagine nemmeno li conosco.

Qualche tempo fa mi è arrivata per mail questo da una lettrice del mio blog (posso Anna, vero? ;-)) con cui spesso si è discorso di questi argomenti:

Ormai se una cosa non viene scritta su facebook non esiste, e se non sei su facebook non esisti neanche tu. Luoghi di vacanza, nascite, matrimoni, battesimi, relazioni sentimentali sono solo "on face". Tutte queste notizie non vengono più comunicate di persona ma scritte in uno stato, inserite in un album, e poi, si taggano gli amici, un bel risparmio di tempo, di soldi, di relazioni..

Anna ha detto no! (non al colesterolo ma a facebook!)

Io nel mio piccolo non ho chiuso Facebook, ma l’ho riportato ad una dimensione più consona. E sto cercando tanti trucchetti per sfruttarlo in modo positivo. Spero di avere il tempo di mettere giù qualche riga perché questa "ricerca" possa essere utile a tanti per riscoprire come me la bellezza di fermarsi davanti ad una pagina vuota e scrivere. La bellezza di prendere un foglio di carta e scarabocchiarci sopra. Di riscoprire le persone accanto a me. Ri-imparare a chiedere "come stai?", imparare a non scrivere tutto quello che mi passa per la testa. Riscoprire di spegnere di più le relazioni "in the facebook" e rintizzare le relazioni "to face". Facebook può mica sostituire un abbraccio! Riscoprire che l’  "amicizia" è una cosa seria e che non si può "collezionare".

Che non troppo in fondo: "w i blog! lunga vita ai blog! ".

[Photo credit]

“E più si cerca di vivere l’amore, più l’Amore stesso si rivela”

In questi giorni passati a Castelgandolfo c’è stato modo di parlare di comunicazione, di come noi comunichiamo, che cosa vuol dire comunicare. E’ stato riscoprire una comunicazione che ha al centro la persona, che sfrutta i mezzi per difforendere il positivo – che alle volte non vediamo – che sta attorno a noi, una comunicazione dove non sono i mezzi ad usarci, ma noi ad usare loro, anche se il rischio di girare il senso alle volte è molto reale.

Mi piaceva tanto questa frase, perché sto scoprendo nella mia vita che è davvero così.

E così, mi è venuto in mente che era tanto che non mettevo su queste pagine qualche link a nuovi blog: quale più bella occasione per condividere alcuni "porti" in cui attraccare il proprio animo, dove trovare nuova spinta per non lasciarsi trascinare giù dal mondo che ci circonda? Sono tante le dinamiche che viviamo, e queste pagine che segnalo sono posti dove io trovo sempre degli spunti per andare avanti … chissà che non possa essere lo stesso anche per chi legge queste pagine o capita qui per caso! 

Ecco il magico quartetto!

Un viaggio senza fine nell’anima delle terre e nelle anime che abitano le terre.

Cercando quel che non muore.

In Viaggio – di Michele Zanzucchi

[Photo credits]

Ho sempre creduto che nella mia esistenza ci sia un “regista” invisibile. La vita mi ha convinto che lui mi conosce come nessun altro. Quando seguo le sue indicazioni mi ritrovo con le idee più chiare, sperimento la libertà.

Ascoltarlo è la mia occasione!

In…Visibile – di Tanino Minuta

[Photo credits]

La famiglia è un ingranaggio, uno scrigno, un mistero d’amore. E più si cerca di vivere l’amore, più l’Amore stesso si rivela.

Il nostro rapporto ne guadagna: ci sentiamo più rinvigoriti, più innamorati…Vale solo per noi?

5 segreti in famiglia – di Anna e Alberto Friso

[Photo credits]

‘Dialogo’ parola chiave nella pagina di storia che l’umanità vive in questi giorni ed in questi anni. Anch’io, tu…. tutti noi ci troviamo di fronte alla sfida del dialogo, quello fra culture, religioni, etnie. Perchè non dare il nostro contributo?

Forse, non sarà decisivo, ma importante sì!

In dialogo – di Roberto Catalano

[Photo credits]