Poli 1 – UniTo 0

Come dicevo nel post precedente, il prefetto di Torino ha chiuso TUTTE le scuole e sopratutto ha consigliato di muoversi in meno possibile in città.

I due poli Universitari di Torino come si sono comportati di fronte a tale appello? Una con senso civico, l’altra con senso "non-definibile".

Il Poli ha pubblicato una news in cui annuncia la sospensione per la giornata di domani di tutte le attività didattiche per venire in contro alla richiesta del prefetto.

L’Università degli Studi (UniTo) che fa, invece? Conferma le lezioni, ovvio! Si deve in qualche modo contraddistinguere, no?

L’Università ha invece annunciato che le lezioni non saranno sospese.

[da torino.repubblica.it]

E tanto presumo si troveranno le aule deserte.

Da noi in Dipartimento di Informatica è stato messo un avviso sul sito, nel quale si consiglia di controllare la situazione dei ponti e della circolazione prima di andare a lezione. Ma tante stanno man mano "saltando".

Anzi, l’ultima news è che sarà tutto chiuso! Grande il DI! 😉

Non che io avessi qualche intenzione ad avventurarmi per Torino domani con il serio rischio di non riuscire a tornare a casa, ma per lo meno, visto che così ha chiesto il Prefetto, mi sembra la soluzione più sensata per tutti … tranne che per UniTo.

How To: Installare Lettore USB e attivare Smart-Card UniTo

Dal 21 gennaio è in atto, all’Università di Torino, la consegna delle nuove Smart Card (in via sperimentale solo alle matricole dell’anno 2007/2008) che andrà a sostituire le precedenti tessere conosciute come come "Athena Card" e la Smart Card Edisu per la ristorazione e che potrà essere riconosciuta come titolo di viaggio GTT (là dove lo studente ha già l’abbonamento).

Il tutto è gestito dalla InfoCert.

La distribuzione avviene per facoltà e la mia (Scienze MFN) è stata tra le prime.

Per ritirare la carta bisogna iscriversi nella propria pagina del portale UniTo prendendo un appuntamento.

Al momento del ritiro della nuova Smart Card dovranno essere consegnate l’Athena Card e la carta dell’Edisu, se se n’è in possesso.

Oltre alla nuova Smart Card (che ha un chip elettronico e la banda magnetica sul retro), verranno consegnati alcuni fogli informativi, il lettore USB da collegare al proprio computer, un cd-rom con le istruzioni per la sua installazione e un codice PIN e PUK per il certificato digitale di autenticazione e di firma digitale che diventeranno un vero e proprio documento di identità digitale, utile all’accesso a servizi web della pubblica amministrazione e degli atenei piemontesi (oltre all’Università degli Studi, il progetto comprende anche il Politecnico di Torino e l’Università Orientale del Piemonte).

Ecco il lettore USB e la Smart-Card.

Ho provato ad installare il lettore USB e avendo trovato qualche difficoltà nell’operazione, che non è così "user-friendly" e intuitiva per chi non è "avvezzo" a questo genere di cose, anche con il supporto di alcuni files "nascosti" dentro le cartelle che compongo in cd-rom, ho pensato di mettere per scritto questa mini-guida (per chi utilizza come sistema operativo Windows) che spero possa essere utile a qualcuno.

Primo passo.
Inserire il cd-rom nel proprio computer.
Dovrebbe aprirsi una finestra che spiega che cos’è il progetto Smart-Card.
Cliccare sulla X in basso per chiudere la finestra.

Secondo passo.
1) Aprire RISORSE DEL COMPUTER, fare click con il tasto di destra sull’unità del cd-rom "ilProgettoSC".
2) Cliccare su APRI.
3) Aprire la cartella INSTALLAZIONE.
4) Aprire la cartella LETTORE USB.
5) Aprire la cartella WINDOWS.
6) All’interno della cartella è presente il file DriverWindows.zip.
7) Aprirlo ed estrarre il suo contenuto in un punto del computer (non è importante dove) facendo attenzione  che vengano create, nell’operazione di estrazione, anche le sottocartelle presenti.
8) Aprire la cartella in cui si sono salvati i files e lanciare Setup.exe
9) Cliccare su INSTALL e poi su YES. Attendere qualche minuto che vengano copiati i files e alla fine dell’operazione cliccare su FINISH
10) Tornare al contenuto del cd-rom, risalire le cartelle fino ad arrivare alla cartella INSTALLAZIONE
11) Aprire la cartella DikeUtil.
12) Lanciare il file DiKe Util 1.0.0.exe
13) Al termine dell’installazione verrà chiesto di riavviare il computer (visto che anche l’installazione successiva richiede il riavvio del computer, potete cliccare su NO e riavviare in un solo colpo alla fine di tutte le operazioni).
14) Ripetere il passo 10)
15) Aprire la cartella WindowsCSP
16) Lanciare il file bit4id_ipki_1.1.7.1.exe
17) Completare l’installazione e riavviare il computer

A questo punto tutti i componenti per l’utilizzo della Smart-Card sono stati installati. 

Terzo passo
.
1) Collegare il lettore USB al computer, inserire nel lettore la Smart-Card in modo che il chip elettronico sia dentro il lettore e lanciare il programma DiKe Util appena installato (si trova un’icona sul desktop)
2) Una volta aperto il programma, cliccare su SCELTA LETTORE e scegliere l’unico disponibile nel menù a tendina; cliccare su OK.
3) Cliccare su VERIFICA SMART CARD
4) Inserire il PIN che è indicato nella "busta" che trovate attaccata alla copertina interna dell’opuscolo grigio e dare OK.
5) Se il codice inserito è corretto, verrà visualizzato un messaggio di avvenuta verifica.
6) A questo punto è necessario attivare la Smart-Card. Cliccare su ATTIVAZIONE SMART-CARD.
7) Inserire nei due campi il codice PIN/PUK (è lo stesso per tutti e due i campi ed è quello che si è inserito nel passaggio precedente).

A questo punto, se tutto si è svolto correttamente, la vostra Smart-Card è attiva e può essere utilizzata.
Per cosa esattamente non ho ancora capito, a parte i normali utilizzi che aveva già l’Athena Card come l’accesso alle biblioteche, ai vari "tornelli".

Ma intanto … sperimentiamo.

Credo di aver deciso

Lunedì pomeriggio sono andata a vedere quella che probabilmente sarà l’università che frequenterò il prossimo anno.

Mi spiace per il gruppo di ingegneri e futuri ingegneri che mi hanno più di una volta consigliato di andare al Politecnico. L’ultima parola non è ancora detta .. ma sarà difficile che cambi idea.

E se nessuno di loro (o nessuno che ha parenti ingegneri, "categoria" che comunque stimo molto) se la prende, questa è stata la battuta di uno studente di Informatica con cui abbiamo avuto il piacere di conversare per capire un po’ di più alcune cose sul corso di Informatica:

A Ingegneria studiano tanta elettronica, automazione … e presto dimostreranno come mai la Terra è quadrata.

Orientamento al Poli

Brancardo chiedeva (giustamente) come è andata al Poli sabato.

E’ andata bene, nel senso che questa esperienza potrà sicuramente tornare utile in sede poi di decisione finale.

Essendo di sabato, non c’erano gli studenti del Poli e quindi per un giorno il Poli è stato "nostro".

C’erano tante scuole di Torino per questa prima lezione dell’orientamento.
In pratica sono state quattro ore (2 di fisica e 2 di matematica) di vera e propria "lezione".

Al Poli di Torino certo l’organizzazione non manca. Nell’aula dove ero io (la n.4) c’erano sei lavagne, di cui quattro sono "scorrevoli", per essere alzate o abbassate per scrivere. Oltre alla normale cattedra c’è una che assomiglia alla borsetta di Mery Poppins: contiene il microfono che usano i prof per parlare (era un’aula da approssimativamente 370 posti), un computer che all’eveninenza "viene su" e altre "diavolerie" che non sono state usate.

Certo la differenza tra università e scuola superiore è grande, ma fatta anche da cose piccole, come il fatto che non esiste nessuna campanella che avvisa della fine della lezione.

Dovendo essere proprio sincera, mi sono sentita un po’ disorientata all’inizio.. poi piano piano mi sono un po’ di più ambientata.

Come prima impressione, però, è stata buona.

Adesso il corso prevede altre 18 ore di mate e fisica nella mia scuola e un test finale che se superato varrà come test d’ingresso del Poli. Mica male!! .. anche se comunque non è una scelta definitiva e mi lascio tutte le porte aperte.