Una storiella attuale

C’era una volta una coppia con un figlio di 12 anni e un asino.
Decisero di viaggiare, di lavorare e di conoscere il mondo.
Così partirono tutti e tre con il loro asino.

Arrivati nel primo paese, la gente commentava:
"Guardate quel ragazzo quanto è maleducato…
lui sull’asino e i poveri genitori, già anziani, che lo tirano".
Allora la moglie disse a suo marito:
"Non permettiamo che la gente parli male di nostro figlio".
Il marito lo fece scendere e salì sull’asino.

Arrivati al secondo paese, la gente mormorava:
"Guardate che svergognato quel tipo…
lascia che il ragazzo e la povera mogli e tirino l’asino,
mentre lui vi sta comodamente in groppa".
Allora, presero la decisione di far salire la moglie,
mentre padre e figlio tenevano le redini per tirare l’asino.

Arrivati al terzo paese, la gente commentava:
"Pover’uomo!!! Dopo aver lavorato tutto il giorno,
lascia che la moglie salga sull’asino…
e povero figlio, chissà cosa gli spetta,
con una madre del genere!!!".
Allora si misero d’accordo e decisero di sedersi tutti e tre
sull’asino per cominciare nuovamente il pellegrinaggio.

Arrivati al paese successivo, ascoltarono cosa diceva la gente del paese:
"Sono delle bestie, più bestie dell’asino che li porta,
gli spaccheranno la schiena!!!".
Alla fine, decisero di scendere tutti e camminare insieme all’asino.

Ma, passando per il paese seguente,
non potevano credere a ciò che le voci dicevano ridendo:
"Guarda quei tre idioti: camminano, anche se hanno
un asino che potrebbe portarli!!!".

Conclusione:
Ti criticheranno sempre,
parleranno male di te
e sarà difficile che incontri qualcuno
al quale tu possa andare bene come sei.

Quindi
Vivi come credi.
Fai cosa ti dice il cuore e ciò che vuoi,
una vita è un’opera di teatro
che non ha prove iniziali.
Canta, ridi, balla, ama
e vivi intensamente ogni momento della tua vita,
prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi.
(Charlie Chaplin)


Mi è tornata in mente questa storiella (che ogni tanto mi arriva per mail) leggendo alcune reazioni all’omaggio che oggi Giorgio Napolitano ha reso a Imre Nagy e ai caduti della rivoluzione ungherese (volevo fare un post apposito, perchè 60 anni fa Budapest segnò anche la nascita di "uomini nuovi" – ma ci sarà tempo per approfondire il tema) che in ottobre ricorderà il suo 60°.

Napolitano, all’epoca giovane del Pci, approvò l’intervento sovietico.
E proprio questo gli viene contestato: la sua non coerenza con i suoi pensieri giovanili.
Anche oggi, Napolitano ha chiesto scusa per la posizione che prese in quell’occasione. Lo trovo un gesto sincero e di coraggio, perchè non è facile riconoscere i propri sbagli, anche dopo tanto tempo.

E per questo mi è venuta in mente la storiella iniziale: se non avesse chiesto scusa gli avrebbero dato del comunista. Ora che invece ha chiesto scusa lo sia accusa di non-coerenza.

Chiudo con una frase di Charlie Chaplin (è la stessa di sopra):

Fai cosa ti dice il cuore