La vita. Che strana

 

             

Rotterdam. Europeo 2000. Trezeguet segna il goal decisivo per battere l’Italia e diventare campione d’europa.

Berlino. Mondiale 2006. Trezeguet sbaglia il rigore che permette all’Italia di vincere il campionato del mondo.

La vita. Le sue stranezze. Succede.

Notte magica

Zidane lascia il campo

Si potrebbe aprire e chiudere così. Zidane che lascia il campo dopo essersi fatto espellere per un intervento da codice penale. Testata in pancia a Materazzi. Sarà anche stato provocato. Ma un Campione, quello con la C maiuscola, non può rispondere così.

Non l’ho mai nascosto. Zidane è un mio mito. Che però ieri sera mi ha lasciato a bocca aperta. E non nascondo che in presa diretta gliene ho dette tante.

L’Italia si è laureata campione del mondo.

Una partita tesissima, fino ai rigori. E il destino ha voluto che proprio colui che nel 2000 ci castigò, questa volta abbia sbagliato il rigore.

Per una volta ho abbandonato la mia comoda poltrona per farmi trascinare dall’entusiasmo che solo il vedere una partita insieme può dare. Armate di bandiera, piccolo investimento di metà giugno che ha dato i suoi frutti, mi sono incamminata verso il campetto vicino a casa dove c’era il maxischermo. Ero insieme a mia sorella, che ha gridato più di me. L’effetto-Italia è anche questo. A lei del calcio poco interessa. Ma la Nazionale l’ha contagiata.

Che sofferenza. Che sofferenza. Si comincia male, ma si può urlare, far esplodere le trombette che hanno tentato di rendermi sorda. Finisce il primo tempo. Nel secondo, ogni pallone recuperato dagli azzurri viene festeggiato come un goal. La testimonianza di una sofferenza palpabile.

Ogni tanto si alzano tutti in piedi: l’Italia attacca. Tutti si risiedono. Nulla di fatto.

Si arriva ai supplementari. E si arriva al blackout mentale di Zizou. Non so se si è reso conto dopo di quanto ha fatto. Quando per la prima volta la tv ha mostrato le immagini.. l’ho mandato – e non velatamente – a quel paese. Mi hai deluso Zizou. Da te non l’aspettavo. E vero, l’avevi fatto altre volte. Ma pensavo che per un calciatore come te fosse bastata la lezione. Invece pultroppo non è così. Non so cosa sia successo. E non lo voglio nemmeno sapere.

Trovo SCANDALOSO che il premio come miglior giocatore sia stato dato a Zidane. Assurdo in ogni logica. Un giocatore che dovrebbe essere "accusato", viene premiato. E poi si dice che la Mafia è l’Italia. Ognuno guardi a casa sua, che è meglio!

E trovo scandaloso che il Ct francese lo difenda, dicendo che Materazzi ha fatto solo scena (c’è qualche volontario che vuol fare provare l’ebrezza al signor Domenech di qualcuno che gli tira una testata in pancia?). Sarebbe stato più elegante da parte loro, un popolo che cerca sempre l’eleganza, ammettere lo sbaglio. Zidane, ad esempio, non ha ancora parlato. E non credo troverà mai il coraggio di farlo, dopo quello che ha combinato.

I tempi supplementari non bastano. Si va ai rigori. Non avevo dubbi che avremmo vinto. L’unica paura è stato il rigore di Del Piero. Non perchè non abbia fiducia il lui. Ne ho da vendere. Avevo timore che se avesse sbagliato l’avrebbe crocifisso. Per tanti è lo sport predeiletto. Ed invece no, Ale. Hai fatto anche tu il tuo dovere.

Grosso, tiro. Gol. L’Italia è campione del mondo!!!

Corsa pazza per il campetto, tutti abbracciavano tutti. Una gioia indescivibile.

E chissà cosa ha provato il grande, mitico Canna nell’alzare la Coppa. Che si porta dietro anche un giallo. Blatter dov’era? Secondo il protocollo era lui a dover consegnare la coppa. Non si è fatto vedere nemmeno alla premiazione dei francesi. Ho un sospetto. Se avessimo aperto la porta dello spogliatoio francese l’avremmo trovato a consolare Zidane?

Porto in cuore una speranza. Quella di veder presto gli italiani riappropriarsi del loro grido di battaglia più consono: "Forza Italia". Si, perchè è arrivato il momento di riprenderci quello che da troppi anni ormai, più della metà degli italiani si vergognano di dire. L’occasione è propizia. Mai, infatti, da quando questo grido fu tolto agli italiani, l’Italia aveva vinto qualcosa di importante a livello calcistico, l’ambito in cui certamente più potrebbe essere usato. Ora ci siamo arrivati. Italiani. Riprendiamoci il "Forza Italia".

Un saluto al giornalista ANSA che per 120 minuti ha coccolato la sua folta chioma. Ogni promessa è un debito. Il parrucchiere lo sta aspettando.

Il pallone c’è

Come forse saprete, la particolarità dei palloni di questo mondiale è quella che sullo stesso sono riportati i nomi delle squadre in campo, in nome della città e l’ora della partita. Insomma. Ogni partita ha il suo pallone personalizzato.

Ovviamente tutto questo discorso vale anche per la finale. Con la differenza che il colore delle "macchie" è oro, invece che argento.

A presentarlo sono stati Marco Tardelli per l’Italia e non so chi per la Francia.

E’ interessante notare la maglietta che porta Tardelli. Azzurra, con il simbolo dell’Adidas, sponsor ufficiale e produttore dei palloni. L’avevate mai vista prima? Il tizio francese porta invece la classica maglietta da gioco della Francia. Perchè Tardelli non fa lo stesso?

Semplice. La casacca italiana è firmata Puma. E l’Adidas non potrebbe mai permettere che uno sponsor rivale finisca nella foto di lancio di un proprio prodotto. I Mondiali sono anche questo.

La loro partita

Ore di attesa. Attesa spasmodica per un evento che in pochi in Italia avevamo previsto (alzi la mano chi lo aveva previsto).

Ed invece eccoci. A giocarci la finale della Coppa del Mondo contro la Francia, nostra tradizionale bestia nera. Sei anni fa, in quel dell’Olanda, perdemmo ai supplementari. Ed è simpatico pensare che a questo appuntamento ci ha portato anche Alex (Del Piero) con un goal molto simile a quello sbagliato in quella partita. Scherzi del destino calcistico.

In quell’occasione la Francia giocava in blu, noi in bianco. Questa volta si giocherà a colori invertiti. Che anche il risultato lo sarà?

Noi aspettiamo ancora il miglior Totti, che da voci di corridoio dicono intenzionato a lasciare la Nazionale dopo questa partita, qualunque sia il risultato. Serata di addii, quindi. Di Lippi si sa.

Dall’altra parte a lasciare sicuramente sono l’immenso Zidane, – che se io fossi un dirigente Juve, lo ripeto, gli chiederei di rimanere un altro anno per aiutare la Juve a risalire la china – Thuram e Barthez.

Sarà la loro finale, comunque vada. Loro che, uno da una parte e l’altro dall’altra, nel caso dovesse andare male sarebbero i più scontenti. Loro che non sono Zidane e Totti, Viera o Del Piero. Loro sono Inzaghi e Trezeguet, finiti ai margini delle rispettive nazionali. A dire il vero, il Pippo italiano la sua occasione l’ha avuta. E con un pizzico di fortuna (l’immagine della manona di Cech che si avvicina al pallone quanto sarebbe bastato per toglierlo dai piedi di Inzaghi è ancora viva) è riuscito a fruttarla in modo positivo. Se non altro il suo nome rimarrà nella classifica marcatori di questo Mondiale. Il Trezegol francese, invece, non ha avuto neanche questa gioia. Ma nonostante l’attimo di gloria, anche il Pippo nazionale, come il rivale francese, ha imparato, suo malgrado a conoscere bene le panchine degli stadi tedeschi. E stassera si ritroveranno di fronte per una partita diversa. Tutti e due con le pettorine colorate a corricchiare per il bordo campo sperando di entrare. Tutti e due costretti ad assistere all’ultimo atto da semplici spettatori non paganti.

Sarebbe bello vivere questa partita in un paesino di montagna qui del Piemonte al confine con la Francia con una TV che va avanti solo grazie ad una vecchia antenna. Dove da sempre l’italiano e il francese si mescolano, dove da sempre due popoli vivono uno insieme all’altro. Dove quando ti saluti, nonostante tu sia in territorio italiano, tutti salutano in francese. Ed esultare e gioire, piangere e rammaricarsi insieme. Anche questo è una finale mondiale.

Alè Italia!

Teteschi .. a casa!

Che poi, fortunati come sono, non hanno nemmeno bisogno dell’aereo!

E’ stata una partita soffertissima. Io ormai ero rassegnata ai calci di rigore.

Ed invece è arrivato il gran goal di Grosso a sbloccare tutto. Alex non ha dovuto far altro che mettere la sua firma su questa impresa. Sono molto contenta per lui, perchè è un grande giocatore, non solo in campo.

Sentivo a Notti Mondiali, programma post partita della RAI, che in uno studio tetesco i giornalisti si sono messi a mangiare la pizza! Almeno hanno un po’ il senso dell’auto-ironia.

"I tedeschi volevano andare a ballack ma han trovato klose" (dal forum di html.it).

Che bello vedere piangere Grosso, Cannavaro, sentire senza voce Delpi. La faccia del calcio che più ci piace vedere!

Ieri ci sono state le richieste per Calciopoli. E per la mia Juve è stata chiesta la C1.

Dovrebbe, a mio modo di vedere, far riflettere il fatto che se ancora possiamo festeggiare l’approdo alla finale, lo dobbiamo anche a giocatori come Buffon, Cannavaro (è stato fino a qui maestoso!), Zambrotta. Quasi a voler dimostrare – e questo fa ancora più rabbia – che si, Moggi aveva creato un sistema. Ma chi vinceva lo faceva anche e sopratutto perchè FORTE.

E’ per questo che io Moggi lo vorrei vedere in una prigione. A scontare una pena quasi come quella degli assassini. Perchè ha ucciso il nostro sogno, quello di veder vincere una squadra forte solo per meriti propri.

Ma se ne riparlerà. Intanto .. godiamoci la festa!