8 * 8

Oggi un po’ di sano studio per la simulazione di 3a prova di lunedì, in cui prevedo una grande partecipazione, a differenza dell’altra volta. Provo a fare l’indovina per le materie: Calcolo, Elettronica, Matematica e Sistemi.

Ieri ho preso 7 di interrogazione di elettronica (e ancora mi chiedo come ho fatto!).
Ad un certo punto il prof mi fa: "8 x 8" (si parlava di velocità di trasmissione)? 64, ho risposto io. Mi ha guardato e mi ha detto: "Signorina, dovrei mandarla a posto e metterle 2". C’è mancato poco che sbiancassi.  E ha continuato "Ma come .. ci eravamo messi d’accordo per il club del 48 e lei ci abbandona così?".

E infatti un mio compagno ha prontamente risposto: "Prof, fa quarantotto". Oddio. Ok essere un po’ tesi per l’interrogazione, però caspiterina .. che 8 * 8 faccia 64 mi sembrava assodato.

La storia è che il professore, stanco di sentirsi rispondere, ogni qual volta chiedesse il risultato di una moltiplicazione n x 8, appunto quarantotto .. ha deciso di metterla sul ridere e di fondare quel club (ultimamente ne sto, stiamo "fondando" tanti di club .. questo però mancava!) del "48".

Svelato, anzi, rinfrescato l’arcano sono stata più tranquilla che il prof stava solo scherzando. Meno male!

In guardia!

Torinesi: guardatevi bene in giro quando camminate per strada, perchè potreste fare brutti incontri!
O almeno: in questi giorni le cronache cittadine mettono in risalto questi avvenimenti (e ci ha perso la vita una bimba Faccina triste) un po’ .. come dire .. strani .. Ma questi cani "cattivi" si sono "svegliati tutti adesso"?

E soprattutto .. non correte!

Ho un brutto ricordo di infanzia, quando passeggiando nella via sotto casa un cane che era scappato da una casa vicina si è messo a rincorrermi. Ma quella volta avevo fatto in tempo a superare il cancelletto di casa e chiuderglielo quasi in faccia! Zac!

E’ difficile

E’ in corso una lotta interiore. Che forse non riuscirò ad esprimere in modo completo. Ma pazienza.

Mi è sempre stato insegnato ad amare il nemico, qualunque esso sia.

Ma presa dal circo mediatico in questi giorni allestito intorno alla vicenda di Piergiorgio Welby, al sua morte, omicidio o suicidio che sia, al rifiuto categorico (e anche un po’ troppo sbrigativo e freddo) da parte del vicario di Roma, Cardinale Ruini, del funerale religioso, non riesco davvero a capire dove potrebbe essere la verità.

Da una parte l’uso distorto fatto dalla politca di questa persona, desiderosa di morire.
Welby poteva suicidarsi come pultroppo fanno tante persone nel silenzio. Ed invece ha (o hanno) deciso di "immolarsi" per la causa radicale sulla "libertà individuale" di decidere quando e come morire. Voleva fare audience.

Dall’altra la Cattolicità con i suoi Codici di Diritto da far rispettare.
Non ci sarà funerale religioso. Non sta a me dire se è un bene o un male.

Perchè se da una parte l’uomo non si può sostituire a Dio per decidere la fine di una vita, dall’altra gli stessi uomini non si possono sostituire a Dio per decidere se Egli l’ha accolto nella sua infinita misericordia oppure no.
Ma forse qualcuno del Vicariato romano ha pensato che celebrare un funerale religioso sarebbe potuto essere interpretato come un’arresa o una legittimzione di fronte alla scelta estrema di Welby.

Mi piacerebbe, dall’altra parte, però chiedere ai Cattolici che oggi impugnano condanne, Diritti Canonici e quant’altro che cosa abbiamo fatto perchè questo non accadesse.
Per cosa abbiamo fatto non intendo quante ore abbiamo passato in un forum o sul blog a chiederci se l’eutanasia è giusta, se è o non è accanimento terapeutico, a parlar male dei radicali.

No. Per "cosa abbiamo fatto", io intendo se per caso qualche Cattolico si è preso la briga di andare a trovare Welby in ospedale, fargli sentire il proprio calore, il proprio Amore, quello disinteressato, nonostante Welby fosse, appunto, il "nemico".
Abbiamo forse cercato di fargli cambiare idea? Non proponendogli polpettoni del Catechismo, ma con "l’azione"? Che io sappia nessuno l’ha fatto.

Buona parte dei cattolici è rimasta "spiazzata", bisogna ammetterlo. Difficile spiegare la posizione della Chiesa. Anche un po’ imbarazzante, se si pensa che ad altri personaggi (l’ultimo in ordine di tempo, Pinochet) non meno "peccatori" il funerale religioso sia stato concesso.

E poi difficile spiegare a parole ad un non credente perchè l’uomo non possa disporre della sua vita a proprio piacimento, e perchè sono contraria ad ogni forma di eutanasia, perchè credo nella vita, anche e soprattutto nel Dolore, quello di un Dio che a breve si rifarà uomo e che grida "perchè mi hai abbandonato?". Difficile. Potrei indirizzarlo verso figure che ci hanno tentato con la loro stessa vita. Ma forse non basterebbe. E non mi sentirei di giudicarli se non capirebbero: la loro idea è importante quanto la mia.

E se Maria fa ohh

Quando i bambini fanno "oh" c’è un topolino
Mentre i bambini fanno "oh" c’è un cagnolino
Se c’è una cosa che ora so’
ma che mai più io rivedrò
è un lupo nero che da un bacino (smack)
a un agnellino
tutti i bambini fanno "oh"
dammi la mano perchè mi lasci solo,
sai che da soli non si può,
senza qualcuno, nessuno può diventare un uomo

Per una bambola o un robot bot bot
magari litigano un po’ ma col ditino ad alta voce,
almeno loro (eh) fanno la pace
Così ogni cosa è nuova è una sorpresa
e proprio quando piove i bambini fanno "oh" guarda la pioggia

Quando i bambini fanno "oh"
che meraviglia, che meraviglia!
ma che scemo vedi però,
però che mi vergogno un po’
perchè non so più fare "oh"
e fare tutto come mi piglia,
perchè i bambini non hanno peli
ne sulla pancia ne sulla lingua

I bambini sono molto indiscreti
ma hanno tanti segreti come i poeti
nei bambini vola la fantasia e anche
qualche bugia oh mamma mia, bada!
ma ogni cosa è chiara e trasparente
che quando un grande piange i bambini fanno "oh"
ti sei fatto la bua è colpa tua

Quando i bambini fanno "oh"
che meraviglia, che meraviglia!
ma che scemo vedi però,
però che mi vergogno un po’
perchè non so più fare "oh"
non so più andare sull’altalena
di un fil di lana
non so più fare una collana

finchè i cretini fanno
finchè i cretini fanno
finchè i cretini fanno "boo"
tutto il resto è uguale
ma se i bambini fanno "oh"
basta la vocale

io mi vergogno un po’
invece i grandi fanno "no"
io chiedo asilo io chiedo asilo
come i leoni io voglio andare a gattoni…
e ognuno è perfetto uguale è il colore
evviva i pazzi che hanno capito cos’è l’amore
è tutto un fumetto di strane parole che io non ho letto
voglio tornare a fare "oh" voglio tornare a fare "oh"
perchè i bambini non hanno peli ne sulla pancia ne sulla lingua…

Tutti abbiamo cantato questa canzone di Povia.
Risentendola oggi mi è tornata in mente l’assurda storia di Maria, la bimba bielorussa contesa tra l’Italia e la Bierolussia. Mi sono permessa di grassetttare alcuni passaggi chiave della canzone.
Avevo scritto un post articolato, ma si è cancellato. Poco male.

Mi spiace vedere le associazioni delle famiglie che ospitano questi bambini, mettersi contro i genitori italiani affidatari della bambina solo per la paura di non rivedere più i propri. Una guerra comune non avrebbe che potuto giovare a tutti. Ai genitori di Maria, desiderosi di tenere con loro la bambina che ha denunciato maltrattamenti nell’orfanotrofio di provenienza in Bielorussia. E anche a loro, che avrebbero potuto ottenere maggiori rassicurazioni su come effettivamente i bambini vengono trattati nel loro paese.
Ed invece è prevalso l’egoismo, lasciando i genitori della piccola Maria a lottare contro i mulini a vento delle istituzioni e dei cavilli giuridici.

Io sto dalla parte dei due cognugi genovesi che stanno cercando di dare una certa stabilità familiare ad una dei tanti bambini che diventano pultroppo spesso "merce di scambio", inconsapevolmente.

D’altronde la bambina è grande e sentire la sua voce in capitolo (voce per altro già espressa) sarebbe una cosa leggittima.

Vogliamo fare le cose per il suo bene .. o i nostri interessi?

Spegniamo la TV!

Immaginate il sabato mattina. Ultima ora di lezione, religione.

Esodo di massa, in classe si resta in pochi. Cosa fare? Parlare del più e del meno.

Di Juve (il prof è juventino), Toro, Inter, Telecom.
Delle mete per la visita di istruzione (o meglio, la gita), di Berlino.

Poi non so come, il discorso si è trasferito su un "programma" di cui in parte ignoravo l’esistenza (o meglio, avevo intravisto alcuni post su blog come Tvblog.it e letto qualche mini-articolo su Leggo): Pupe e Secchioni.

Si è aperta una discussione su questo reality-show. Tutti – guardandolo – avevano qualcosa da dire. Io, non avendone visto neanche un minuto, all’inizio non sapevo nemmeno di cosa stessero parlando.
Mi sono fatta spiegare da una mia compagna come funzioni.

In pillole, quello che ho capito è che da una parte ci sono tipe ignoranti, ma belle. Dall’altra tipi colti ma brutti e "sfigati". Le tipe devono conquistare i tipi. I tipi devono acculturare le tipe.

Da quello che ho capito, queste tipe non sono solo un po’ ignoranti. Proprio vivono in un altro mondo.
Non sanno che faccia abbia Hitler, Charlie Chapin, Totò e tanti altri. E non sanno che in Italia c’è una regione chiamata Abruzzo.
Verrebbe da chiedersi se non lo facciano apposta, se non faccia parte del gioco.

Lo devo dire. Non pensavo si potesse arrivare a tanto nel mondo delle televisione.
Mi sembrava che I vari Grandi Fratelli, Fattorie e chi più ne ha più ne metta, fossero il punto più basso. Eppure mi sbagliavo.

Sono rimasta allibita. Il messaggio che passa è che non importa avere un po’ di cultura, essere delle persone "integre". Per il successo basta essere belli.

E non è un problema di come appaiono le donne (ignoranti, ma l’importante è che siano belle).

La mia compagna diceva che il problema sta a come ci si pone nei confronti del programma: prendendo "esempio" o in posizione più critica. Vero. Ma bisogna ricordare che di solito, chi guarda questi "programmi" ha già fatto il pieno di Grandi Fratelli, Isole dei famosi, Talpe etc. Può assumere una posizione critica chi assorbe passivamente montagne di cretinate come queste?

Non sarebbe ora di dire basta a questi reality, a questi programmi-spazzatura che inculcano ai più giovani che la cosa più importante è l’ "apparire"?
C’è una generazione che cresce con questi modelli. Chi realizza questi "programmi" si rende conto del danno che sta creando? Che i giovani non sono più disposti al sacrificio? Che l’aspirazione è diventata quella di andare a fare la vfelina o un reality?

Ormai la televisione è una pattumiera. Non l’accendo nemmeno più. Tanto le notizie le guardo su Internet. E cerco su Internet anche intrattenimenti più positivi, tra cui posso scegliere quello che mi aggrada di più.

Io spengo la TV. Ma come fare per far capire a questa massa di adolescenti (e non solo) il male che fa loro questa roba?

Musica gratis?

Si va cercando una soluzione per combattere la pirateria musicale.

Ci sono più controlli, negozi virtuali come iTunes, ma vi vanno sperimentando altre strade.
Come ad esempio, permettere il download gratuito dei brani, previa visione o ascolto di buone dosi di pubblicità e l’impossibilità di copiare e condividere i file. Senza contante che i files saranno in formato Windows Media Audio.

Per ora la cosa sarà sperimentata in America e in Canada.

Può davvero essere una soluzione al problema "pirateria musicale"?

E’ un cicinin morbidoso questo post

Avrei voluto vedere la faccia della mia ex professoressa di italiano quando ha letto questo articolo stamattina.

Entrano nel vocabolario italiano parole come comodoso (??), smucinare (??), maxiemendamento, quote rosa, sudoku, bingo, cicinino, lampadati, morbidoso.

Al di là di alcune new-entry "giustificate" (penso a maxiemendamento, quote rosa) che fanno ormai parte della nostra vita quotidiana, passi per il sudoku e il bingo. Qualcuno mi spiega che bisogno c’era di mettere queste parole "tamarre" che i giovani si inventano per non sforzare il proprio cervellino per trovare un sinonimo approppriato?

Dante si starà rivoltando nella tomba!