Permesso di soggiorno

Ricevo e ripubblico (ho solo adattato alcune parti per renderle comprensibili a tutti) questa ‘esperienza’ (massì, chiamiamola così) che S. mi ha mandato pensando che potesse stare tra queste pagine.
La ringrazio perché chi mi segue sa che mi piace pubblicare questi piccoli fatterelli che danno ancora speranza a questo nostro piccolo grande mondo.

E raccontarcele non vuol sempre dire ‘fare le sborone’ o essere poco modesti. Può dare la forza ad altri per provarci.

Pomeriggio libero dal tirocinio, vado a Frascati a comprare un manuale di fotografia e ritirare delle analisi e incontro Desy, la badante dei miei nonni. Viso tristissimo. Ha perso il permesso di soggiorno tornando a casa da Grottaferrata, dopo una lunga giornata di lavoro extra. L’ha cercato a lungo e stava per andare a fare la denuncia, ma l’ufficio è chiuso e non ne ha una copia. Pensa di doverlo rifare quindi, impiegando soldi che non ha.
Mi propongo allora di passare in rassegna, tornando a casa, tutti i negozi sul tragitto dove poteva averlo perso. Salutandola, mentre guidavo mi sono ritrovata a pregare: “Signore, tu hai detto Chiedete e vi sarà dato. Ti prego, fai che si riesca a ritrovarlo!!”. E vi giuro ragazze, mentre iniziava la questua, io ero CONVINTA che l’avrei ritrovato! Non so perchè ma ero certa al 100 %.. Entro allEurospin, niente. Farmacia. Estetista. Niente. Ultima spiaggia, cerco il numero dei carabinieri di Grottaferrata. Occupato per 5 minuti buoni, ma non si molla! Prendo la linea e chiedo. Il carabiniere mi fa: “Ne hanno portato uno in questo momento…”
Mi viene da ridere e quello mi avrà pure preso per pazza: gli volevo dire “Lei non idea che gran Signore è Dio!!”.
Non vi dico la gioia di questa ragazza appena gliel’ho detto.
A me ste cacchiate mi sconvolgono sempre, ma le voglio condividere, perchè con Dio al nostro fianco, i miracoli accadono, nelle cose più piccole.
(S.C)

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