Sanremo? Lo specchio dell’Italia

Non ho seguito quasi per niente il festival, ho solo ascolticchiato le canzoni qua e là.

Ieri sera ero a letto e ho detto dai, ascoltiamo un pezzo del Festival. Ho acceso la radio proprio nel momento in cui c’era la proclamazione del podio. Mi sono gustata la scena e poi ho spento perché oltre non ce la facevo proprio ad andare. Meglio dormire.

Ora, è il secondo anno di fila che vince l’uomo di "Amici". Non so se mi spiego. Della serie, vai in televisione per un anno e poi presentati a Sanremo. Le possibilità di vincere incominciano ad aumentare veriginosamente. E non importa se c’è gente che merita più di te (Irene Grandi, Malika, Irene Fornaciari, Cristicchi tanto per fare dei nomi). Li scavalcherai allegramente e la statuina sarà tua.

Mi sembrano assurde le modalità di voto: lo sapevano anche i sassi che con il televoto chi meritava sarebbe finito giù dalla torre mentre gli altri sarebbero stati votati in massa dalle ragazzine che già all’epoca li votarono in massa nei "talent" (??)-show.

E dopo il verdetto che ha di fatto ribaltato il giudizio dell’orchestra (gente che giusto ci mangia con la musica e direi che un minimo ci capisce) successe una cosa di cui io non ho memoria: l’orchestra, sentiti gli esclusi dal podio, incomincia a buttare all’aria e a stracciare gli spartiti, il pubblico inferocito che fischia, anche la conduttrice, Antonella Clerici, si lascia scappare più di una volta "No!" e anche un "Dissento" che rimarrà nella storia della televisione italiana e del Festival penso. Robe mai viste nel salotto per bene di Sanremo ma, io dico … finalmente qualcuno che si ribella.

Sentendo quello che è successo ieri sera all’Ariston … mi viene una considerazione: che Sanremo di fatto, è davvero lo specchio dell’Italia attuale. Purtroppo. Purtroppo perché ancora una volta si dimostra come al popolo italiano piaccia la mediocrità, l’importante è che abbia una bella faccia, sia ciovane e carino e ma si, che tenero, votiamo lui. Il merito non paga più. Io per il prossimo anno propongo una nuova categoria: quella dei Giovani, quella dei Big … e anche quella dei Talent-show. Altrimenti, chiamiamo AmiciSanremo che così nessuno si fa più delle illusioni. Che peccato e … povera Musica! 

[Photo credits]

5 thoughts on “Sanremo? Lo specchio dell’Italia

  1. carino anche quando la Clerici nomina il vincitore, comincia con un: "posso dire a sorpresa?" e poi dice il nome del vincitore!

    comunque basta, l’anno prossimo lo seguo sanremo, che poi su youtube non si trova niente e invece ogni tanto regalano qualche perla, e quest’anno di gente con belle canzoni c’era! (la mia preferita rimane in ogni caso Cristicchi, ma anche Noemi o Malika non sono niente male direi, brava Irene Grandi, ma ne ha cantate di più belle)

  2. Eh, Daniela, penso che tu sia molto, fin troppo buona, in questa disamina schematica.

    Se continuano a spendere tutti questi soldi nella organizzazione, invitando oltretutto gente che non ha nulla a che vedere con la scena musicale, significa che siamo arrivati ad un punto dove "Sanremo ha il pubblico che merita". A chi lo guarda per intero, evidentemente, va bene questa mescolanza di piani, che priva di senso anche le votazioni.
    Una vera protesta, nei confronti della RAI, sarebbe non pagare il canone. Se io stessi da solo lo farei, non potendo mi limito a non guardarlo, se non di striscio.

    La votazione riflette, come dici, la sciatteria e la confusione che domina il pensiero odierno: ci trovo una grande confusione di piani, mescolanza informe di proposte, non necessariamente musicali, in una misura che risulta "invalutabile". Oltre ai sistemi di votazione, non più rappresentativi di tutto il pubblico da non so quanti anni, nemmeno le singole realtà sono proposte secondo un criterio che consentirebbe il voto.
    Non mi si venga a dire che Marco Carta o chi per esso è rappresentativo della musica italiana. Se abbiamo Sanremo, è perché c’è ancora gente che gli presta attenzione.

    Il male a me sembra, come dici "uno specchio", ma specchi a parte, la scelta sarebbe semplice: non è obbligatorio guardare la televisione.
    Eppure la gente non ci pensa, pare.

  3. utente anonimo says:

    Cara Dani! Come va?
    Io devo dire che più o meno ho seguito tutto il festival e, sinceramente, fino alla penultima serata, con le votazioni della giuria demoscopica (che aveva eliminato Toto Cutugno, stonatissimo, Nino D’Angelo, il fantomatico trio, Scanu e i Sonhora) mi ci sono anche ritrovato… Anche le canzoni secondo me quest’anno sono state addirittura sopra la media degli anni passati: Malika Ayane (decisamente troppo culturale per Sanremo), Noemi, Cristicchi (che basterebbe accostare alla canzone del trio per capire tutto dell’Italia), ma anche la Grandi, Irene Fornaciari e lo stesso Marco Mengoni non erano spazzatura… certo nulla di storico ma comunque guardabile!
    Le solite cadute di stile e ipocrisie (che sono davvero lo specchio dell’Italia) che purtroppo ormai sono insite nella non-cultura made in italy (lo spogliarello del bourlesque -o come si scrive-, la squalifica a Morgan -solo perchè è stato talmente stupido da dire quello che fanno tutti lì dentro-, un po’ di classica demagogia usando gli operai di Termini, tanto per far fare il comizio al ministro di turno in piena par codicio, tanto da dover far intervenire la Clerici da dietro le quinte per interrompere Costanzo e Scajola, etc etc)…
    Ma, in fondo (forse molto in fondo), lo spettacolo non è stato disastroso… insomma c’è di peggio!
    Io però, essendo il secondo anno di fila che vince un merluzzo (da qui la sua canzone dove fà l’amore "coperto sotto al mare, in tutti i modi, in tutti i luoghi, in tutti i laghi") nato da Amici, l’anno scorso con la De Filippi, quest’anno col marito, comincio a sperare nei complotti e negli acquisti dei call center per il televoto… perchè vorrebbe dire che gli italiani non hanno votato per Scanu e per il Principupo…
    e sarebbe un bel sollievo!

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