Come un’ape

A leggere e sentire certe cose mi viene proprio una voglia di prendere una cittadinanza diversa da quella italiana. Sono sconcertata.

Non so a voi, ma a me sembra un po’ come, non so se avete presente la scena, gli ultimi rantoli di un’ape colpita ma non ancora del tutto morta, che non sapendo più che a che santo appigliarsi continua lo stesso a  dimenarsi all’impazzata.

Però sono veramente senza parole e anche un po’ affranta, eh!

Non oso immaginare le risate che si fanno all’estero alle nostre spalle.

ps. qualche giorno fa ho ricevuto la visita su questo blog dalla rete del Ministero della Giustizia … visto come girano le cose, se per caso non mi vedeste più in giro e non aveste mie notizie sapete dove venirmi a cercare … e mi raccomando, la visita ai carcerati fa acquisire punti per il Paradiso!

[Photo credits]

One thought on “Come un’ape

  1. Oltre a querelare le domande di Repubblica (ahahahah!, c’è da rivoltarsi per le risate), il Nostro vuole querelare anche la stampa straniera. Solo che l’elenco delle testate estere, colpevoli di aver scritto la verità sul suo conto, sono parecchie.

    Come farà l’avvocato Mavalà a districarsi? 😛

    E poi non sanno di non poter imbavagliare i giornali liberi di nazioni più evolute della nostra? Credono davvero di poterli intimidire?

    Siamo al cabaret puro. Peccato però che sia un cabaret tragico.

    Romina

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